giovedì 6 aprile 2017

UNA RICETTA PER LA VITA!

Cari lettori, 
avrete notato che da qualche mese ho trascurato il blog. Se lo ho fatto è per una giusta causa, una ricetta di vita! Ho creato con i miei figli una Fondazione benefica intitolata a mai moglie Silvana.
Sarei felice se poteste leggere (ed eventualmente supportare) la storia del primo progetto che stiamo realizzando: un orfanotrofio - scuola - centro comunitario  in Congo: "Le Gazelle di Silvana". Tra qualche anno sarà possibile anche formare qualche valida cuoca o cuoco nei nostri laboratori. 
Vi bastano 5 minuti.. e magari pochi euro (alle ultime righe potrete scoprire come). 
A presto e grazie di cuore. 
Sergio Corbino


Ecco il Progetto della neonata Fondazione Cariello Corbino in Repubblica Democratica del Congo, in partnership con il Parco Nazionale del Virunga (Virunga Alliance) e la Fondazione Svizzera Dodobhati

L'area in cui opereremo nei pressi del Parco Nazionale del Virunga.
L’area in cui opereremo nei pressi del Parco Nazionale del Virunga.
Orfanotrofio Gazelle – RdCongo: il passato, il presente, il futuro (anche grazie a voi).
Dove si trova: Rugari (vedi mappa), Nord Kivu, regione est della Repubblica Democratica del Congo, Africa Equatoriale, al confine col Rwanda. La RdC ha tutto: oro, diamanti, coltan, petrolio, ma la gente vive di agricoltura di sussistenza a causa della corruzione dei governanti. Nel Nord Kivu c’è tanta acqua e terreno fertile, ma da oltre 20 anni c’è una sorta di guerra civile (negli ultimi 3 anni oltre 1500 vittime civili); e a me bianco non è stato consigliato (e di fatto permesso) di andare a trovare i bimbi senza scorta armata dei Rangers del Parco Nazionale di Virunga, dove ho alloggiato. Niente di eroico, comunque.
Cosa era in PASSATO: una studentessa di medicina di Goma (capoluogo regionale), Mahano Nifashe, per noi Passy  torna nella sua terra di origine a Rugeri (suo padre era ranger del Parco) dove pure era sopravvissuta ed era stata testimone degli orrori della guerra, per raccogliere gli orfani come nella bibbia aveva fatto Dorcas (che significa gazzella). Da qui il nome della sua “Organizazione Gazelle pour la vie de tous” (per la vita di tutti). COSA era l’orfanotrofio: una baracca in legno senza pavimento, con tre materassoni adagiati sulla lava dove lei dormiva con 32 bambini, chiedendo pochi soldi ai parenti più prossimi dei bimbi (quando esistevano).
In Jeep con i ranger e i cani del servizio antibracconaggio del Parco del Virunga
In Jeep con i ranger e i cani del servizio antibracconaggio del Parco del Virunga
Vivevano di niente, fino a quando Passy, stremata, contatta tramite fbk Marlene Zahner  della Dodobahati, veterinaria, addestratrice di cani da fiuto, e filantropa svizzera che nel 2011 aveva avviato e finanziato un progetto di cani anti bracconaggio nel Parco Nazionale del Virunga. E la storia cambia. Per fortuna. L’africana Passy è molto precisa nel rendicontare al centesimo le spese, e lascia più che soddisfatta la svizzera Marlene: 2 donne forti che si riconoscono e rispettano.
I bimbi disegnano fuori casaOGGI l’orfanotrofio ospita 30 femmine e 26 maschi dai pochi mesi ai 15 anni, tutti rispettosi e sorridenti: hanno Passy, 2 mami e 3 volontari che si occupano di loro, senza sosta. Nessuno è pagato, Marlene ha finanziato tutto da sola grandi cambiamenti: le baracche /casette sono due (con pavimento in cemento!). E i bimbi dormono in 5-8 su ogni letto. C’è la latrina maschi e quella femmine e Passy ha il suo letto separato nella baracca bambine che condivide con una bimba. C’è la baracca-cucina e qualche oca per i momenti speciali. Le mami dormono con i 3 piccoli. Tutto è molto pulito. Vanno a scuola (a pagamento, come tutti, 40 minuti a piedi). Mangiano il minimo indispensabile, hanno un grosso barilone d’acqua che riempiono andando al pozzo. Giocano con.. l’aria ma ridono. Marlene paga tutto ma non ce la può fare da sola. E i bimbi hanno bisogno di cure mediche (ospedale a 2 ore di strada sterrata, tutto a pagamento) e mangiare ogni tanto qualcosa in più.
Al Virunga Marlene incontra Helen Pope (mia amica dal 2007) e Helen me ne parla e io incontro Marlene e Christian (capo ranger) a Roma, a ottobre 2016. Decido di aiutarli, perchè mi fido di Helen (insegna a Roma, ma ha organizzato per 15 anni un campo di volontariato in Palestina, e che io lavevo supportata in Rwanda e Congo, prima) e capisco la serietà di Marlene e Christian e il 24 gennaio 2017, a notaio fresco, parto, perchè Marlene è là.
OLYMPUS DIGITAL CAMERAIL FUTURO. Rugari non è un luogo sicurissimo. Passy conosce i bianchi ed è stata anche minacciata di morte perchè magari ha con se i soldi per i bimbi: per dare i doni ci siamo nascosti nel giardino della chiesa vicina (vedi foto) e là le cose verranno tenute e date a mano a mano. Gli africani sono brava gente, la comunità è accogliente, ma la malerba c’è dappertutto, specie con la guerra civile.
L’OBIETTIVO é: spostare i bimbi 20 chilometri più a Nord, a RUMANGABO, acquistando una terra proprio di fronte all’entrata del Parco Virunga. E’ una zona più sicura e poi ci sono i rangers del Parco proprio di fronte.
Vogliamo costruire un orfanotrofio (fino a 100 ospiti) moderno e solido, in muratura, con scuola e laboratori di formazione, un pollaio e un orto, un centro di formazione per la comunità.
Prove di progetto della casa dei sogni...
Prove di progetto della casa dei sogni…
Insomma UN PROGETTO PILOTA, esempio per la Regione, che offra la possibilità ai bimbi non solo di sopravvivere ma di avere un futuro. L’idea è piaciuta al direttore del Parco, Emmanuel de Merode (già sparato anni fa da chi si opponeva al Parco), che ha promesso il co-finanziamento del progetto al 50% da parte della Virunga Allience, che destina il 30% dei proventi dal turismo ad attività sociali. Il mio sogno di coniugare solidarietà e sostenibilità si unisce al sogno dei bimbi. Il progetto sarà finanziato quindi al 25% da Fondazione di Marlene, al 25% da Fondazione Cariello Corbino, 50% dal Parco. E servono tanti soldi! Il paradosso di un paese in guerra è che si importa tutto e tutto costa di più, il cemento, gli infissi… Abbiamo rifiutato l’offerta di un partner un po’ invadente: non si tratta solo di soldi, ma di fare le cose per bene.
COSA POTETE FARE VOI? Grazie a chi ha donato integratori, vestiti, giocattoli. I bimbi, almeno per ora ne hanno a sufficienza. Servono SOLDI, perdonerete la brutalità. Ho pensato a una simbolica adozione a distanza (non di un bimbo, ma della comunità dei bimbi) di 250 euro. In realtà a un bimbo ne servono di più (circa 330 euro), ma non volevo spaventarvi. Un pollo da spennare e mangiare costa 4,6 euro, andare a scuola circa 65 euro /anno. C’è chi potrà dare molto di più o di più (grazie), almeno per quest’anno, chi potrà dare di meno (grazie), ogni euro conta. Io ho promesso e manterrò la mia parola a ogni costo. Non posso tradire le speranze dei bimbi, nè tradire in quello in cui io e la Fondazione crediamo.
FIDUCIA. E’ una catena di fiducia: potete solo fidarvi di me. Io ci tornerò tra qualche mese e un giorno sarà possibile anche per voi andare a dormire nel nuovo Centro, al sicuro. Marlene, precisissima, torna almeno 4 volte l’anno sul posto, il Parco e il capo Ranger Christian saranno parte integrante del Progetto, Passy è una persona precisa e vive di niente. Una catena di fiducia.
CHI VUOLE, CHI PUO’ ci può contattare a: FondazioneCarielloCorbino@gmail.com e saremo lieti di darvi ulteriori dettagli. Mettetevi d’accordo in famiglia (o in famiglia allargata), in ufficio, in condominio, in palestra, in azienda, a scuola. Organizzatemi incontri, pranzi e cene con i vostri amici, colleghi, parenti e io (non mangio manco) e sono pronto e felice di spiegarvi dettagli e farvi vedere foto, progetti ecc. Organizzatemi eventi di raccolta fondi, oppure possiamo mettere un salvadanaio nei vostri negozi, ristoranti. Fatevi regalare per i vostri compleanni l’adozione di un grandioso progetto di speranza. Partecipiamo, costruiamo insieme, a un’economia di vita.
NON c'è altro da dire se non grazie per questi 5 minuti e grazie in anticipo per quello che farete. Ogni centesimo sarà ben speso. Non tradiremo la vostra fiducia, nè la mia promessa personale: la vita, prima di tutto; nè quella di mamma Silvana: l’amore, prima di tutto. GRAZIE. Un abbraccio. Alberto Corbino, a nome della Fondazione Cariello Corbino.
Per supportare il Progetto:img_20170131_134301
Fondazione Cariello Corbino
IBAN: IT26R0501803400000000240153
BIC-SWIFT: CCRTIT2T84A
Banca Popolare Etica – filiale di Napoli
Causale: “Progetto Gazelles” – RDCongo

E’ inoltre possibile donare tramite PAYPAL: FondazioneCarielloCorbino@gmail.com