E' un antico e semplice piatto che di solito era cotto nel forno della fattoria, in attesa che si raggiungesse la temperatura per cuocere il pane e che veniva cucinato dalle famiglie contadine. Serviva da prima e da seconda pietanza, innaffiato alla fine da un buon bicchiere di vino della casa, sia rosso dal fondo dolciastro di fragola che bianco secco e freddo, appena tirato su dalla cantina. E subito dopo si riprendevano i lavori nei campi, di buona lena, mentre la padrona di casa, andati via tutti, iniziava a mettere dentro le pagnotte ora che il soffitto curvo del forno era finalmente diventato quasi bianco incandescente, dal forte calore.
Il piatto è di una semplicità unica, e certamente sarà gradito a tutti, e nell'assaporarlo vi sembrerà di sentire frinire le instancabili cicale che cantano dai rami del carrubo, mentre vi giungerà alle narici il sottile profumo del fieno appena tagliato e messo ad asciugare al sole, per nutrire poi nell'inverno gli animali ora al pascolo.
Ingredienti: (per 4 persone) patate gr 1000; cipolle gr 1000; pomodori maturi gr 1000; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; sale fino 2 cucchiaini; origano qualche abbondante pizzico.
Procedimento: Lavare le patate, sbucciarle e tagliarle a fette , tutte di uguale spessore. Pulire le cipolle e tagliarle a rondelle. Lavare i pomodori, tagliarli a fette senza togliere semi e buccia. In una pirofila o in una teglia da forno che poi porterete in tavola, mettere un filo d'olio. Sopra disporre su di un solo strato le patate, poi sopra ancora le cipolle ed in fine le fette di pomodori. Spargere sopra l'origano, il sale fino e l'altro olio. Mettere in forno a 180° e cuocere per 20 minuti, poi tirare fuori la pirofila e con un cucchiaio rimestare i vari strati con il condimento, aggiustare di sale, quindi rimettere di nuovo in forno per altri 45 minuti. E' una pietanza ottima anche tiepida o a temperatura ambiente, ma non da frigo.
Sergio Corbino
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