Ieri, nell'accennare ad un dessert originale avevo appena descritto una specie di crostata con l'uva da tavola bianca, che abbonda nei nostri giorni.
Mi sono quindi ricordato che tanti e tanti anni fa - erano da poco trascorsi gli anni della guerra - la mamma di un mio caro amico, Fabio, preparava una focaccia con l'uva, anche nera. E ricordo che non toglieva i semini dai chicchi, ma li lasciava, perché con il calore del forno quasi si tostavano e diventavano commestibili.
Oggi i tempi sono cambiati e ci possiamo permettere il lusso di tagliare in due ogni chicco e di eliminare i semini. E mi sono anche ricordato che non si trattava di una vera crostata con la pasta frolla o brisé ma era preparata con la pasta del pane un pò salata con su appena un sottile filo d'olio - e non rabbrividite - una leggera spruzzata di zucchero.
Vorrei quindi invitarvi a preparare questa strana schiacciata o focaccia, lo farò anche io, e se non avete voglia di preparare la pasta potrete acquistarla da un panettiere che vende la pasta già pronta per le pizze rustiche.
INGREDIENTI : farina gr 300; lievito di birra 1/2 panetto; sale 1 pizzico; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai colmi; uva da tavola bianca gr 400; zucchero 1 cucchiaio da spargere su.
PROCEDIMENTO: sciogliere il lievito ed il sale in una tazzina di acqua tiepida, mettere sul piano da lavoro la farina a fontana, versare al centro l'olio, il lievito, iniziare a lavorare con la punta delle dita, poi con la mano ed impastare il tutto; formare un panetto e metterlo a lievitare in un piatto coperto da uno strofinaccio, possibilmente in luogo caldo.
Intanto tagliate in due ogni chicco di uva ed eliminate i semini.
Trascorsi 30 minuti il panetto si sarà ben gonfiato ed allora ungete d'olio una teglia, stendetevi dentro la pasta forzandola con le dita aperte e distribuite simmetricamente tutti i mezzi chicchi d'uva schiacciandoli un poco per farli aderire alla pasta.
Con il pennello appena bagnato d'olio ungete anche tutta la superficie ricoperta e non d'uva e poi sopra spolveratevi un cucchiaio di zucchero con il passino.
Lasciate lievitare ancora per 30 minuti la focaccia nel forno spento, quindi accendetelo a 160°
e fatela cuocere per 20 minuti circa. Comunque tiratela via quando vedete che si è imbiondita.
Spero che sia ancora buona come quella di una volta nei miei ricordi.
Io la preparerò domani e vi farò sapere come mi è venuta, lo giuro !!
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