Nel corso di questi ultimi mesi ho più volte scritto a proposito di questo terribile parassita che si sviluppa nello stomaco dei mammiferi marini, negli uccelli e poi nei pesci, nei molluschi, nei gamberi e in tuttti i crostacei. Sono esenti soltanto i pesci allevati artificialmente in bacini dove non vi può essere il contatto con pesci del mare.
Finalmente nei giorni scorsi il famoso nutrizionista il Prof. Calabrese, che compare spesso sui nostri teleschermi ,ha evidenziato in una trasmissione il pericolo che può derivare dall'ingerire pesci crudi NON passati nell'abbattitore a meno 20 gradi per 48 ore almeno.
Solo così, ha affermato l'illustre scienziato, o cuocendo ad almeno 70 gradi, si può eliminare il pericolo che può derivare dall'infettarsi con l'Anisakis, con le sue uova e con le sue larve.
La moda del SUSHI di mangiare pesce crudo, seppure fresco, sta seminando infezioni che soltanto dopo mesi di terribili disturbi vengono identificate.
Nessuno va a pensare che quelle innocenti alici marinate o quel trancio di tonno affettato crudo sottilmente (chiamato il Carpaccio di tonno) mangiato una sera, possono causare uno scompiglio nell'intestino degli ignari.
Ho avuto l'occasione di incontrare in questi giorni una ragazza conoscente di mio figlio e mi ha raccontato delle cose indescrivibili che ha passato per tre mesi, fino a che non è stata operata allo stomaco, a caua di un'incauta cena a base di pesci crudi.
Riflettete su quanto vi sto scrivendo e documentatevi se non credete alle mie parole.
La larva dell'Anasakis, quando è penetrata nello stomaco di un essere umano cerca di fuggire e rimane incistata nello stomaco, continuando a sviluppandosi. Spesso viene identificata come "CARCINOMA" e quindi il malcapitato deve essere operato per il timore che possa trattarsi di qualcosa di peggio, forse di un tumore.
Quindi mangiate pesce crudo soltanto in quei luoghi dove potete essere sicuri che il pezzo di pesce sia stato realmente abbattuto. E' un'apparecchiatuta costosa, che non tutti i ristoranti possono permettersi, e quindi alcuni si vantano di averla, raccontando una penosa fandonia.
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