Una cinquantina di anni fa, ero molto giovane, avevo saggiato per la prima volta la famosa "pappa col pomodoro" nella trattoria di Firenze, frequentata dai turisti dal fantasioso nome "Dal coco lezzone" in via del Parione.
Questo piatto dalle antiche origini, (forse risale al 1700, ma non credo prima) , era già stato portato a conoscenza ad un folto pubblico di lettori del libro "Il Giornalino di Gian Burrasca" scritto prima della seconda guerra mondiale dal grande narratore Sergio Tofano, e poi rinverdito dalla giovane cantante torinese Rita Pavone nella commedia musicale trasmessa dalla TV di Stato negli anni '50.
In realtà questa pietanza, divenuta famosa per una serie di cirostanze, è una pietanza semplice, dove si ricicla il pane stantio, e che si cucina in una decina di minuti, aggiungendo degli ingredienti che si trovano in tutte le cucine.
Quindi se volete provarla seguite le istruzioni, senza arrivare fino a Firenze dal "coco lezzone". Vi costerà certo molto meno !
INGREDIENTI per 4 persone : pane casareccio stantio gr 250 /300; pomodori sammarzano molto maturi gr 500; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai colmi; sale; aglio 1 spicchio; pepe (se gradito) ; acqua cc 100.
PROCEDIMENTO : in una pentolina mettere il pane a pezzi, l'acqua, i pomodori tagliati a pezzi, metà dell'olio, l'aglio schiacciato in maniera tale da poterlo poi recuperare e gettare via, un pizzico di sale e fare cuocere su fuoco medio, rimestando per qualche minuto in maniera tale da trasformare il tutto in una crema. Ricordarsi di eliminare l'aglio !!
Servirla calda aggiungendo su ogni piatto un filo abbondante di olio a crudo ed una spruzzata di pepe se gradita.
P.S. Nei tempi moderni forse non ci starebbe male una cucchiata per piatto di parmigiano grattugiato.
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