IL MISTERIOSO PLUM-CAKE: non sono in molti a prepararlo, forse perché non a tutti sono graditi i canditi e l'uvetta passita sultanina. Infatti da un poco di anni sta diffondendosi nel periodo natalizio il Panettone senza canditi e senza uvetta: ma che panettone è così, e allora perché non chiamarlo Brioche!!
Invece a me piace molto il classico Panettone, quello di un tempo che ricordo con tanta nostalgia, quando negli anni '50 a Milano si acquistava a tranci nei bar e nelle pasticcerie. Ma eravamo da poco scampati alle privazioni della guerra e mangiarne una fetta era come toccare il Paradiso.
E poi l'invasione delle merendine ci ha fatto disamorare delle cose dolci, per colpa dei grassi idrogenati, dei coloranti, dei ritardanti, degli accelleranti, degli aromi artificiali, dei lieviti, dei conservanti e così via.
I panettoni di tipo industriale che oggi mangiamo a Natale, sono di certo preparati già dalla Primavera e dopo Natale si conservano ancora per due o tre mesi. Ricordo che un tempo, nel giorno di San Biagio, i negozianti di dolciumi vendevano due panettoni al prezzo di uno, per liberare i magazzini di un prodotto che in breve si sarebbe indurito.
Ma forse allora ci mettevano davvero il burro di latte (e niente conservanti) che quindi si sarebbe irrancidito nel giro di pochi mesi.
Ma torniamo a noi! E' indiscutibile che ciò che si realizza con questa ricetta , non è da consigliare a chi soffre di problemi connessi con il colesterolo cattivo, perché contiene un bel pò di burro. Basterà limitarsi nel mangiarne una sola fettina evitando poi nella stessa giornata di ingerire ulteriori cibi a contenuto grasso.
Comunque io la ricetta ve la scrivo, poi se voi siete degli autolesionisti e volete mangiarne un bel pezzo, sono fatti vostri e della vostra coscienza. Ma avete mai visto un fumatore incallito che abbia smesso di fumare perchè la legge impone che sulle eleganti confezioni in grassetto sia ben visibile in nero la scritta: IL FUMO PORTA ALLA MORTE e tante altre terribili minacce?
Io non lo ho mai visto, ma comunque non fumo.
INGREDIENTI : farina gr 250; zucchero a velo gr 250; burro gr 250; uvetta sultanina e frutta candita a cubetti piccoli gr 150; uova intere 5; lievito per dolci 1 bustina; rhum 1/2 bicchiere; sale fino. (Se non avete in casa dello zucchero a velo potrete prepararlo nella seguente maniera: pesate gr 250 di zucchero, mettetelo nel bicchiere del frullatore ed azionate il motore per due minuti : è già bell'e pronto).
PROCEDIMENTO : mettere in una tazza l'uvetta e i canditi, versarvi dentro il rum e tenerla da parte. Mettere in una capiente ciotola il burro, già tenuto fuori del frigo e ridotto a pezzetti. Aggiungere lo zucchero a velo ed un buon pizzico di sale. Mescolare con le fruste dapprima molto lentamente, poi aumentando la velocità fino a che l'impasto non diventi cremoso. Lentamente amalgamarvi dentro le uova (tenute da tempo fuori del frigo) e poi la farina con la bustina di lievito. Mescolare il tutto.
Imburrare accuratamente lo stampo rettangolare e foderarlo con carta da forno opportunamente tagliata in maniera da poter coprire ogni lato dello stampo. (La presenza del burro aiuterà a far aderire la carta da forno alle pareti). Scolare con un passino la frutta candita e l'uvetta sultanina, quindi passarla in un piatto fondo nel quale avrete messo un buon cucchiaio di farina. Agitare il piatto in maniera tale che la farina riesca ad attaccarsi ad ogni pezzetto di candito. Si ridurrà così al massimo la quantità di frutta candita che si andrà ad adagiare sul fondo dello stampo durante il tempo di cottura (deve durare un'ora almeno a 190°).
Versare quindi nell'impasto la frutta infarinata e dopo una sommaria mescolatura versare il tutto nello stampo, pareggiandolo.
Mettere in forno già caldo a 190° e far cuocere per 60 minuti.
Sformarlo quando si è un pò raffreddato e tagliarlo a sottili fette.
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