sabato 14 gennaio 2012

RISOTTO AL VINO ROSSO = (CON UN BREVE COMMENTO ESTEMPORANEO SUL NAUFRAGIO DELLA "COSTA CROCIERE" SULL'ISOLA DEL GIGLIO)

Questa pietanza nasce in realtà in Piemonte, nel Cuneese, patria del famoso vino Barolo, ma non tutti possono avere in cantina una bottiglia preziosa di questo particolare nettare e quindi se volete cimentarvi nel preparare questo interessante ed anche ottimo risotto dovrete procurarvi una bottiglia di vino Barolo, sacrificandone due bicchieri per il risotto, oppure contentarvi con un altro vino che abbia più o meno le stesse caratteristiche: colore rosso granata con riflessi arancioni; profumo intenso con note di viola, goudron e vaniglia; sapore ampio, caldo e carezzevole; gradazione 13°.

E' vero che non è facile trovare un surrogato del Barolo, ma se vi contentate cercate un buon vino rosso che si avvicini alla caratteristiche prima descritte. Vi costerà certamente meno e così il metterne un paio di bicchieri nel risotto vi addolorerà di meno!
E poi preparate un buon brodo di carne, altrimenti acquistate un vasetto di concentrato Liebig di carne, che in frigo potrà sempre esservi utile. Un cucchiaino sciolto in un litro d'acqua calda .

Insomma, penserete voi, il vino non è Barolo, il brodo non è di carne ma di concentrato, ma allora questo risotto è tutto fasullo?? No, non è vero anche così viene molto buono, e poi vedete che il titolo che io ho messo è "Risotto al vino rosso".
Comunque io vi invito ad esercitarvi per bene, così quando vi sarete per bene spratichiti nel realizzare un risotto all'onda, in questo caso rossa, potrete poi un giorno cercare davvero una bottiglia come si deve e poi preparare un brodo di carne. Magari il pezzo di lesso che rimane
vi insegnerò come riutilizzarlo e farne delle morbide polpette con la besciamella ed il formaggio parmigiano .

Io vi assicuro che quando lo ho mangiato al noto ristorante "Gatto nero" a Torino, nel lontano 1970, lo ho trovato eccezionale.
Oggi non so più se il "Gatto nero" esiste ancora, ma se ancora è in esercizio andateci e chiedete il risotto al Barolo. Pagherete un conto credo salato...io a quel tempo ero stato invitato da un amico, poi non ci sono andato più !!
Allora se vi punge vaghezza di colorarvi la bocca di rosso, seguite le istruzioni e resterete contenti.
Continua la ricetta tra un paio di ore, per ora contentatevi di quanto vi ho scritto.
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Riprendo la ricetta, purtroppo di ore ne sono passate un poco troppe, perchè distratto dalla televisione per sentire di questa terribile disgrazia del naufragio della nave della Costa sull'isola dal Giglio.
E viene perciò da chiedersi : ma se la sera del sabato la polizia stradale, quando opera dei controlli fa gonfiare a chi è alla guida di un auto, il famoso palloncino per controllare lo stato di ebrezza e di alcolismo nel sangue. Ed a chi guida una nave con dentro da 4200 persone, non dovrebbe fare gonfiare un palloncino mattina e sera? E poi, nei film che si svolgono in crociera, si vedono comandanti che brindano ogni sera in compagnia di eleganti persone in abiti da sera, ed allora viene da chiedersi ma non dovrebbero astenersi dal bere coloro che sono addetti alla guida di un simile mastodonte, sia il comandante che l'ufficiale in plancia di comando???

Ma riprendiamo le nostre ricette perchè penso che i pensieri che hanno agitato il mio sonno siano di già passati per la mente ai magistrati che dovranno istruire il caso, cercando di fare luce su di un fatto cosi fatuo, stupido, che ha poi portato alla perdita di alcune decine di vite umane, il ferimento di tante altre e poi, cosa non trascurabile, la distruzione di centinaia di milioni di euro per danni alle persone, alle cose ed alla stessa compagnia di navigazione. Non parliamo poi dell'immagine della Costa, che non esce dall'episodio senza alcuna macchia ?
Secondo quanto apprendiamo dai giornali, si parla di marinai che non capivano nè l'italiano nè l'inglese e che avrebbero dovuto aiutare le persone a entrare nelle scialuppe e poi a farle scendere dal fianco della nave, di lampadine sulle cinture di salvataggio con la batteria scaduta, di cinture di salvataggio non sufficienti per tutti, e poi aspettare oltre un'ora dall'incidente per ordinare l'abbandono delle nave!

I grandi sistemi controllati dall'elettronica installati sulla nave, sia pure della generazione più moderna e sofisticata non bastano a nulla, quando il bottone deve essere premuto dall'essere umano che va in tilt, forse per qualche bicchiere di spumante di troppo !!!
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Ma ritorniamo davvero al nostro risotto, ed allora se non vi è passata la voglia, vi elenco gli ingredienti necessari:

INGREDIENTI per 4 persone: riso Arborio Superfino gr 400; burro gr 70; cipolla 1 piccola; parmigiano reggiano grattugiato gr 150; vino Barolo (oppure scegliete voi secondo quanto già spiegato inizialmente) cc 250; sale; brodo di carne cc 1500:(per il brodo di carne : carne di manzo gr 350; carota 1, cipolla 1; sedano 1 costa; sale fino 1 cucchiaino)- oppure (1 cucchiaino di Concentrato di carne Liebig oltre 1 dado da brodo, disciolti in cc 1500 di acqua tiepida).

PROCEDIMENTO : tritare finemente la cipolla, metterla in una ampia padella con la metà del burro e farla imbiondire a fuoco dolce; subito dopo aggiungere il riso e farlo tostare rimestando velocemente. Passati due minuti bagnare il riso con il vino e farlo evaporare. Continuare la cottura, sempre rimestando, aggiungendo un mestolo di brodo per volta. Quando (dopo 16/18minuti dall'inizio della cottura) avete saggiato un chicco e lo avete trovato cotto al dente, togliere dal fuoco ed aggiungere il resto del burro ed il parmigiano, rimestare velocemente, quindi trasferire il risotto nel piatto di portata e servirlo subito.

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