Si vede che la mia memoria ha un ritorno biennale: nei primi mesi di vita del mio blog, e più precisamente il 17 marzo del 2008, per "fare bella figura" , avevo subito inserito la ricetta del casatiello rustico, cioè salato, (perché esiste anche nell'antica cucina campana un casatiello dolce).
Insomma il casatiello è la pietanza che si mangia nella scampagnata di fuori porta in occasione del lunedì in albis.
Un richiamo a questa ricetta lo avevo di già fatto due anni fa, il 17 marzo del 2010. Potremmo dire che per un pic-nic è il piatto ideale che si taglia facilmente e si mangia tenendolo in mano, tuttìal più in un tovagliolino di carta.
E' poi si tratta di un pasto completo perché oltre alla pasta del pane fatta con farina di grano, vi è la sugna, quindi il grasso necessario a produrre calorie, poi il salame, poi il formaggio, sia dolce che piccante, e poi l'uovo sodo. Si tratta proprio di uova crude che vengono affondate nell'impasto ad intervalli regolari, per poter tagliare ad ogni convitato sia unpezzo di casatiello che un uovo. Bisogna soltanto tirarlo fuori dalla prigione di pasta, sbucciarlo e poi mangiare un boccone di impasto e dare un piccolo morso all'uovo, per non finirlo subito e poi restare delusi. Almeno noi da bambini così facevamo, anche perché un uovo sodo in un boccone solo, poteva farti anche affogare !
Quindi non siate pigri, andate a cercare questa ricetta, sperimentatissima e sicura, e siate certi che il casatiello si può mangiare sia nel periodo pasquale che in tutto l'anno.
Realizzato senza le uova intorno e tagliato a fette è un ottimo antipasto per accompagnare il primo bicchiere di benvenuto; va benissimo sia con un bianco fresco, che con il rosso a temperatura ambiente, che con il rosato fresco, anche se un pò spumante.
Insomma per dirla in breve è sempre ottimo a smorzare la fame degli invitati, in attesa che quella stupenda pasta al forno filante per la mozzarella e arricchita dalle melanzane fritte cosparse di tanto parmigiano grattugiato sia pronta e fumante venga fuori dal forno. Attenti a non scottarvi con il primo boccone !!
P.S. Le penne alla Norma : questa ricetta la trovate il 27 luglio del 2011. La norma non c'entra per nulla con l'opera del compositore Bellini di Catania. Alla Norma vorrebbe dire realizzate alla perfezione, cioè secondo la regola perfetta.
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