Anche questa pietanza risale ad un paio di secoli fa, perché il suo principale ingrediente è la patata, usata a quel tempo chiaramente per risparmiare e limitare nelle pietanze l’impiego della farina di frumento di gran lunga più costosa.
Infatti, come è noto, la patata, importata in Europa dalle Americhe del Sud verso la fine del 1500, soltanto dopo oltre un secolo cominciò ad essere apprezzata dalle scettiche popolazioni e dopo di allora fu impiegata spesso come surrogato della farina, sia nella produzione del pane che di alcune pietanze povere, come è infatti questa.
Ingredienti: (per 4 persone) per l’impasto: patate gr 500; farina: (quanto ne prende l’impasto); uovo 1; sale fino 1 cucchiaino, olio extra vergine d’oliva 1 cucchiaio. Per il condimento: pomodori pelati o a pezzettoni gr 480 (1 scatola); olio extra vergine d’oliva 5 cucchiai; aglio 2 spicchi; fiordilatte o treccia o scamorza gr 350/400.
Procedimento: lavare le patate e metterle a bollire in acqua salata. Saggiare il grado di cottura con i rebbi di una forchetta, perché non vi è un tempo stabilito, che varia a seconda della loro singola dimensione.
Sbucciarle ancora calde e passarle nell’apposito premi-patate, facendole cadere in una terrina. Aggiungervi l’uovo intero (aperto), l’olio, un paio di cucchiai di farina e mescolare insieme.
Aggiungere ancora della farina e mescolare ora con le mani, impastando il composto, unendo un poco per volta altra farina, fino a che con il grado di umidità raggiunta non ne riesce ad accettare dell’altra.
Sul piano da lavoro, lavorando una porzione di impasto per volta, formare dei bastoncini di uguale diametro (spessi come un dito mignolo) e tagliarli a pezzetti da due centimetri. Andare avanti fino a terminare tutto l’impasto. Oliare una pirofila che sarà poi portata in tavola.
In una pentolina mettere l’olio, l’aglio tagliato in due pezzi, la polpa di pomodoro (o i pelati) un pizzico di sale e fare cuocere per 10 minuti, rimestando un paio di volte e schiacciando con la forchetta i pelati. Tirare via l’aglio e tenere da parte la salsa.
Mettere sul fuoco una pentola con acqua salata e quando bolle gettarvi dentro gli gnocchi, cuocendoli per 4 o 5 minuti, fino a che non verranno a galla. Tirarli su con una schiumarola, metterli in una ciotola e condirli con una metà della salsa, rimestando delicatamente per evitare che si attacchino tra di loro.
Tagliare a cubetti il formaggio fresco, stendere sul fondo della pirofila uno strato di gnocchi, poi sopra un poco di cubetti di formaggio, poi ancora degli gnocchi, dei cubetti di formaggio e via così fino a terminare.
Sopra va distribuita la restante salsa e quindi la pirofila va infornata, poco prima di andare a tavola, a 160° per una decina di minuti.
Servire subito la pietanza ancora calda, offrendo a parte del parmigiano o del grana grattugiato a chi lo gradisce.
=*=*=*=*=
2 commenti:
Buongiorno Sergio,
Ti contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
Vorrei farti conoscere il servizio Paperblog, http://it.paperblog.com che ha la missione di individuare e valorizzare i migliori blog della rete. I tuoi articoli mi sembrano adatti a far parte di certe rubriche del nostro sito e mi piacerebbe che tu entrassi a far parte dei nostri autori.
Sperando di averti incuriosito, ti invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti, domande o suggerimenti,
Cordialmente,
Silvia
silvia@paperblog.com
http://it.paperblog.com/
Cara Silvia,
cliccando il mio nome su Yahoo search trovi notiqie e credo anche il mio indirizzo di email che comunque non è segreto:
sergiocorbino@gmail.com
A presto, mi hai incuriosito!!
Sergio Corbino
Posta un commento