sabato 22 maggio 2010

TAGLIATELLE ALL'UOVO ALLA CREMA DI CIPOLLE E FONTINA VALDOSTANA

Sembre facile, ma non lo è in realtà!! Dopo aver descritto tante ricette spesso si può cadere nel banale o nel già scritto ed allora diventa più difficile scoprire qualcosa di realmente stuzzicante e gustoso da assaggiare.
Quindi la mia ricerca di pietanze nuove a volte si dibatte in difficoltà di questo genere e quando mi accorgo di essere vicino a qualcosa di veramente buono, allora analizzo la pietanza, interrogo il cuoco e tento così di strappargli la ricetta vera, poi la sperimento cucinandola per i miei e poi (se nessuno ha avuto male di pancia) ...... la metto su carta.
Devo raccontarvi che la mia grande maestra degli anni '80, Jeanne Carola Francesconi, quando studiava una nuova pietanza la faceva provare ben quattro volte (io ero una delle sue cavie preferite: alle ore 17 del pomeriggio mi faceva testare ad esempio una piccola fetta di timballo di maccheroni, magari accompagnata da una tazza di tè o da un bicchiere di vino e poi mi chiedeva quali difetti avevo riscontrato), poi la quinta volta che la cucinava, con le opportune modifiche se ritenute necessarie, dettava la ricetta definitiva alla sua segretaria e da allora era "verbo" e veniva inserita nel suo libro!!

Comunque provate questa pietanza un poco fuori dal normale, allontanandoci dalla salsa di aglio, olio e pomodoro o dal sugo alla bolognese con cipolla, olio, pomodoro e carne, presenti quasi tutti i giorni sulle nostre tavole e seguitemi.

Ingredienti: (per 4/6 persone: il 4 o 6 dipende se si tratta di un unico primo piatto o di più primi, o se si vuole mascherare in tal caso se i commensali siano più o meno affamati!) tagliatelle all'uovo gr 400; cipolle gr 450; fontina Valdostana gr 200 (guardarsi dalle false imitazioni); olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; burro gr 100; farina 1 cucchiaio colmo; latte fresco intero cc 600; sale.

Procedimento: Lavare le cipolle, sbucciarle e tagliarle a velo mettendole in un ampio tegame. Aggiungere l'olio, una noce di burro e farle cuocere lentamente a fuoco dolce, con il coperchio, rimestandole un paio di volte. Dopo 10 minuti togliere il coperchio e fare cadere dentro con un passino la farina, poi cc 500 di latte tiepido, un cucchiaino di sale fino e continuare a fuoco lento, sempre con il coperchio per circa 30 minuti, rimestando ogni tanto (anche per controllare che non si asciughino eccessivamente: in tal caso aggiungere un bicchiere d'acqua.)

Nel frattempo avrete eliminato la scorza del formaggio, tagliandolo a sottili tocchetti, quindi adagiato in una terrina e coprendolo con i rimanenti cc 100 di latte, ad ammorbidirsi.
Quando le cipolle sono quasi del tutto disfatte unirvi la fontina con il latte, un poco per volta, poi il resto del burro, rimestando con un mestolo di legno e facendo sciogliere il formaggio, facendolo incorporare alla crema di cipolle per non più di 5 minuti, quindi togliere dal fuoco, ma tenendo al caldo il tegame.
Al momento di andare a tavola, cuocere le tagliatelle all'uovo in acqua salata, scolarle tenendo da parte una tazzina d'acqua, versarle nel piatto di portata e sopra va la crema di cipolla. Nel caso dovesse risultare troppo asciutta ai vostri occhi, potrete aggiungervi parte dell'acqua della tazzina.

Un piccolo tocco di riguardo per i vostri commensali: Sarebbe consigliabile di mettere per una decina di minuti il piatto (vuoto) di portata in forno a soli 100° per cinque minuti. In tal modo la pietanza manterrà la sua temperatura originaria per tutto il tempo necessario agli ospiti per servirsi ed anche nel caso di un secondo ripasso !! (Se la pietanza dovesse malauguratamente raffreddarsi, il formaggio potrebbe fare indurire insieme le tagliatelle!)

2 commenti:

Daniela ha detto...

Ottime. Buona domenica Daniela.

Anna M. ha detto...

Mi permetto di sottolineare che le ""TAGLIATELLE ALL'UOVO ALLA CREMA DI CIPOLLE E FONTINA VALDOSTANA" vengono sia prima sia nel corso delle spiegazioni definite più volte "pietanza" !!!Perchè?
Sicuro di conoscere la differenza fra primo piatto e secondo piatto (=generalmente pietanza), almeno per quanto riguarda la gastronomia italiana? Anna M.