Il Politecnico di Milano ha appena pubblicato una ricerca su questo importante argomento, a firma dei professori Paola Garrone, Marco Melacini e Alessandra Perego, dalla quale si evince che la lotta allo spreco presenta i seguenti vantaggi: le aziende risparmiano, l'inquinamento ambientale si riduce, la catena dei rifiuti funziona meglio e le strutture caritative dispongono di maggiore quantità di merce.
Nell'intera filiera agro-alimentare italiana, dal produttore all'acquirente finale, si sprecano 6 milioni di tonnellate di cibo all'anno, pari al 16% dei consumi.
Questa enorme cifra si concentra in modo particolare nell'ultimo anello della catena, cioè nella Grande Distribuzione ed in misura minore nei piccoli esercizi commerciali, per lo più a gestione familiare.
Oltre ad essere un costo secco per le aziende costrette poi a smaltirlo è anche un elemento di inquinamento ambientale. Secondo l'indagine svolta, il 32 % dei prodotti alimentari sprecati, vengono poi smaltiti nelle discariche.
Per nostra fortuna, in Italia è molto diffuso il volontariato impegnato a favore dei poveri .
Soltanto nel 2011 , il Banco Alimentare, è riuscito a recuperare 65mila tonnellate di prodotti alimentari che sono stati distribuiti a 8.673 strutture caritative.
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