domenica 30 settembre 2012

LA MIA ORMAI "FAMOSA" SALSA VERDE : OVVERO UN DIVERTENTE RACCONTINO GIA' PUBBLICATO IL 27 LUGLIO 2009 !!


Un importante cuoco e proprietario di un noto ristorante della Capitale, mi aveva interpellato ieri chiedendomi la ricetta "precisa" della mia salsa verde, che un comune amico già suo cliente, gli aveva decantato avendola saggiata una sera dello scorso agosto a casa mia a Massalubrense.

Mi stato accingendo a scriverla ed inviarla via e-mail all'amico romano, e così andando  sul mio motore di ricerca ( per chi non lo sapesse ancora è in alto a destra sulla prima pagina aprendo il mio blog ) ,  mi accorsi che prima della ricetta vera e propria vi era un mio breve racconto nel quale ( ed è tutto vero, realmente accaduto nel primo quinquennio del 1980  ) era descritto quanto accaduto in una delle mie prime lezioni di cucina (sempre come volontario NON retribuito, chiariamolo !)
tenute a giovani signorine, signore giovani, non più giovani  ed attempate, tutte alla affannosa  ricerca di un marito cui fare saggiare la pietanze apprese nel mio corso !

Insomma ho riletto velocemente il tutto e siccome non sono per niente modesto, ed ormai sono in tanti a saperlo, mi è venuta l'idea di suggerirvi di andare alla mia ricetta del lontano "LUNEDI' 27 LUGLIO 2009 - SALSA VERDE ETC....." per consentire anche a voi sia di leggere e poi se lo volete, utilizzare la ricetta,  e di dilettarvi con il raccontino che la precede.

VI RINGRAZIO PER L'ATTENZIONE !!

venerdì 28 settembre 2012

LA PAPPA COL POMODORO

Una cinquantina di anni fa, ero molto giovane, avevo saggiato per la prima volta la famosa "pappa col pomodoro" nella trattoria di Firenze, frequentata dai turisti dal fantasioso nome "Dal coco lezzone" in via del Parione.
Questo piatto dalle antiche origini, (forse risale al 1700, ma non credo prima) , era già stato portato a conoscenza ad un folto pubblico  di lettori del libro "Il Giornalino di Gian Burrasca" scritto prima della seconda guerra mondiale dal grande narratore  Sergio Tofano,  e poi rinverdito dalla giovane cantante torinese Rita Pavone nella commedia musicale trasmessa dalla TV di Stato negli anni '50.

In realtà questa pietanza, divenuta famosa  per una serie di cirostanze, è una pietanza semplice, dove si ricicla il pane stantio, e che si cucina in una decina di minuti, aggiungendo degli ingredienti che si trovano in tutte le cucine.
Quindi se volete provarla seguite le istruzioni, senza arrivare fino a Firenze dal "coco lezzone". Vi costerà certo molto meno !

INGREDIENTI  per 4 persone : pane casareccio stantio gr 250 /300; pomodori sammarzano molto maturi gr 500; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai colmi; sale; aglio 1 spicchio; pepe (se gradito) ; acqua cc 100.

PROCEDIMENTO : in una pentolina mettere il pane a pezzi, l'acqua, i pomodori tagliati a pezzi, metà dell'olio,  l'aglio schiacciato in maniera tale da poterlo poi recuperare e gettare via, un pizzico di sale e fare cuocere su fuoco medio, rimestando per qualche minuto in maniera tale da trasformare il tutto  in una crema. Ricordarsi di eliminare l'aglio !!
Servirla calda  aggiungendo su ogni piatto un filo abbondante di olio a crudo ed una spruzzata di pepe se gradita.

P.S. Nei tempi moderni forse non ci starebbe male una cucchiata per piatto di parmigiano grattugiato.

mercoledì 26 settembre 2012

PUREA DI PATATE : CONTORNO IDEALE PER PIATTI DI CARNE

Nella precedente ricetta avevo suggerito di mettere a fianco di ogni fetta di lonza di maiale alla birra, un cucchiaio di purea di patate. Ma mi è sorto un dubbio , sono andato sul motore di ricerca di questo mio blog e mi sono accorto che fino ad oggi non avevo mai messo la ricetta di una buona purea di patate.
Provvedo quindi alla dimenticanza.
Devo confessarvi che io. alla fine della preparazione, aggiungo poco più di gr 100 di parmigiano grattugiato.
Poi se voi lo volete che NON sappia di molto, cioè un pò più sciocco, come dicono i toscani, non ci mettete il formaggio.

INGREDIENTI   per 4 persone :  patate gr 600; burro gr 100; latte fresco intero cc 125; formaggio parmigiano grattugiato gr 125; sale fino 1 pizzico.

PROCEDIMENTO : lessare in acqua salata le patate e quando sono cotte (infilarvi dentro i rebbi di una forchetta: se entrano sono cotte, altrimenti non ancora) sbucciarle e passarle nello schiacciapatate o nel setaccio. Metterle in una pentola aggiungendo cc 125 di latte fresco intero, il burro e mescolare a lungo su fuoco dolce con un mestolo di legno.
Dopo circa 5 minuti di lavoro, aggiungetevi il parmigiano grattugiato e tenetelo in caldo fino al momento di portarlo in tavola. Poi va messo in un piatto di portata o a fianco della carne già affettata e portato in tavola.

LONZA DI MAIALE ALLA BIRRA CHIARA

Ho scopertodi recente questa vecchia ricetta scritta con una calligrafia che non sono riuscito a capire di chi fosse stata: di certo non mia.  Ricordo che una volta, una trentina di anni fa, avevo cucinato del maiale alla birra, era venuto bene, poi niente più.
Ora sono pungolato da questa nuova scoperta, che conto di realizzare in questi giorni, e quindi vi passo la mano, sperando di pungolare anche la vostra curiosità.

INGREDIENTI per 4 persone:  lonza di maiale gr 800; cipolle bianche gr 500; pancetta tesa a fette sottili gr 100; birra chiara 1 bottiglia  piccola;  prezzemolo 1 ciuffo; rosmarino 1 rametto; timo 1 rametto; 1 foglia di alloro; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai colmi; burro gr 20; sale.

PROCEDIMENTO :  tritare finemente le cipolle. Ricoprire il pezzo di carne con la pancetta e legarlo per evitare che vada via.  In una teglia, che poi andrà in forno, mettere l'olio ed il burro, adagiarvi la carne e farla rosolare su fuoco medio rigirandola con due mestoli di legno, per una decina di minuti.
Sollevare il pezzo di carne e metterlo in un piatto da parte. Nella teglia ora mettere le cipolle, gli aghi del rosmarino, le foglioline di timo, il prezzemolo tritato, l'alloro. Fare soffriggere su fuoco medio per 5 minuti rimestando, quindi aggiungere il pezzodi carne, versare dentro tutta la birra, coprire e mettere in forno già caldo a 180°, facendo cuocere per 90 minuti .
Dopo la prima mezzora tirare fuori del forno la teglia e bagnare la carne con il suo fondo di cottura, quindi riprendere la cottura.  Altra fermata ad un'ora e ripetere l'operazione eventualmente aggiungendo una tazza di acqua, nel caso il  liquido si fosse troppo asciugato. 
A cottura ultimata tirare su il pezzo di carne , eliminare lo spago da cucina ed affettarlo sottilmente, guarnendolo con il fondo di cottura.

Una buona purea di patate potrebbe essere il perfetto completamento della pietanza.

lunedì 24 settembre 2012

PALLINE DI RICOTTA E FORMAGGIO IN BRODO

Pensando all'inverno che è ormai alle porte, mi sono ricordato di un piatto che una sorella di mia madre preparava spesso la sera,  cuocendolo però in un brodo di dado, non di carne. Dopo tanti anni mi è ancora rimasto impresso il forte odore di dado che aleggiava e permaneva  nella sua cucina, ma ricordo di sicuro che le polpettine di ricotta erano molto buone.
 Era una benemerita della fabbrica di dadi (di cui non faccio il nome ), perché ne consumava un sacco, ogni sera.

Mi è rimasto ancora il suo quaderno, scritto con una stupenda calligrafia , che lei ha poi lasciato a mia madre che era molto più giovane ed ogni tanto andrò a spulciare qualche nuova idea, cosa molto difficile perché nel descrivere una ricetta era molto limitata nell'esposizione. Insomma era  "tirata " anche nelle  parole!  Spero che non si offenda da lassù, certamente mi starà guardando e criticando la mia cucina ! Ciao Zia Gigia !  

INGREDIENTI per 4 persone :  ricotta fresca gr 400; mollica di pane gr 150; parmigiano reggiano grattugiato gr 100; uova 2;  dado da brodo 1; latte fresco intero cc 50; farina 2 cucchiai colmi; prezzemolo 1 ciuffo tritato con le forbici.

PROCEDIMENTO :  in una ciotola mettere la mollica del pane, bagnarla con il latte, aggiungere le due uova, mescolare bene, aggiungere la ricotta ed il parmigiano e mescolare ancora per bene il tutto. Se disponete del prezzemolo tritatelo sottilmente ed aggiungetelo, quindi mescolate ancora . Se non lo avete non fa niente !

Mettere la farina in un piatto fondo; prelevare con un cucchiaino da the un poco di impasto e formare una pallina tra i palmi delle mani, metterla nel piatto con la farina e farla coprire sui lati agitando lentamente il piatto (senza farla cadere fuori, mi raccomando! )
Andare avanti così mettendo tutte le palline infarinate in un altro piatto piano, fino al momento di andare a tavola.
Preparare con un litro di acqua calda il brodo con il dado (se volete farlo di carne è a vostra scelta) e poco prima di fare sedere i convitati gettare tutte le palline nel brodo che bolle.
Dopo pochi minuti saliranno a galla, ed allora ripescatele con un mestolo e distribuitele nel piatti equamente.

Basta, è finita la ricetta !

domenica 23 settembre 2012

UNA RACCOMANDAZIONE PER CHI VA A FARE ACQUISTI ALIMENTARI NEI NEGOZI O NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE: PORTARE CON SE GLI OCCHIALI ED OSSERVARE SEMPRE LA DATA DI SCADENZA DEI PRODOTTI

 Io faccio la spesa ogni mattina e mi ritengo abbastanza attento a ciò che compro, leggendo sempre la scadenza di ogni prodotto, ma spesso vengo interpellato da qualcuno che mi chiede: "Mi scusi, ma oggi non ho portato gli occhiali, mi può leggere che scadenza ha questo prodotto ?"

A chiederlo sono di solito delle signore di mezza età che forse non portano sempre gli occhiali per un vezzo, o perché ritengono che possano con gli occhiali dimostrare una età diversa dalla reale.

Ed un giorno mi sono accorto che sullo scaffale dello Yogourt vi erano due barattolini con data scaduta da un paio di giorni. Li ho presi e portati ad una cassa; la cassiera ha chiamato il direttore il quale li ha visti ed ha aggiunto: "E' tornata di nuovo quella signora un pò smemorata, diciamo così, che si dimentica lo yogourt nel frigo a casa, poi quando lo trova e si accorge che è già scaduto, se lo nasconde nella borsa, viene qui. compra qualcosa,  e quando nessuno la vede fa rapidamente  la sostituzione." Ciò significa che anche se il personale addetto alla sistemazione dei prodotti negli scaffali è molto attento, può anche succedere di prendere in mano qualche prodotto scaduto, sostituito da qualche furbone..........

Comunque è bene chiarire che sui prodotti vi può essere la scritta che indica la "data di scadenza"  oppure la scritta "da consumarsi preferibilmente entro il......".

Chiariamo quindi che nel caso di prodotti che hanno la parola "preferibilmente....." non succede nulla se si supera di qualche giorno questa data indicata, mentre nel caso di latte o yogourt : entro il ...., uno o due giorni di più non pregiudicano per niente la bontà del prodotto contenuto, ma non bisogna esagerare. E' importante che dopo averlo aperto, il prodotto sia conservato sempre in frigo, che non superi i 4/5 gradi sopra lo zero, e che si stia attenti affinchè venga rimesso subito in frigo subito, ogni volta che sia stato usato.
Ciò specialmente nelle giornate molto calde o quando in inverno i termosifoni sono accesi.

E poi bisogma raccoimandare , specialmente ai più piccoli di non lasciare aperta la porta del frigo, ma di chiuderla subito.
Si ridurrà così il consumo di energia elettrica ed i cibi rimarranno buoni più a lungo.

UNA RICETTA INVERNALE, LA HO SAGGIATA STAMATTINA, MA VE LA SCRIVO LO STESSO PERCHE' ALTRIMENTI SI PUO' PERDERE: MARMELLATA DI ARANCE AMARE

Lo so, siamo ancora lontani dal tempo della marmellata di arance, ci vorranno ancora almeno tre mesi, ma io che non ho mai voluto fare una marmellata di SOLE  arance amare, perchè una volta (30 anni fa )  mi avevano fatto venire un terribile male di pancia, stamattina ho saggiato, con un notevole timore, questa marmellata del mio vicino Renato (non dico altro altrimenti tutti vorranno saggiarla).

E' davvero stupenda e non è molto difficile da preparare: io ve la spiego, poi voi ricordatevi al momento opportuno di cercarla sul mio motore di ricerca, il alto a destra sulla prima pagina del blog.

Io mi fido, ovviamente non ho potuto ancora prepararla, ma essendo lui uno scienziato dietologo, un particolare alimentarista, e poi siamo amici da 48 anni, vado tranquillo.

INGREDIENTI e PROCEDIMENTO:      arance amare possibilmente NON trattate.  Ipotizziamo di lavorare un chilo: Lavare bene ogni arancia, con uno spazzolino, poi con uno spillo punzecchiare in più punti  (in tanti punti)  la buccia e la polpa: sissignore anche la polpa, avete capito bene. Sembre che in questo caso l'acqua penetri e si scambi con l'amaro - almeno così dice lui - e nell'acqua devono stare per tre giorni, cambiandola due volte al giorno.

Poi si tirano su, si tagliano a pezzi piccolissimi, buccia e polpa e si eliminano i tanti semi che si trovano all'interno.
Si pesa il prodotto finale: consideriamo pesi gr 1000, ed allora mettere il tutto in una pentola con cc 250 di acqua.
Fare bollire per 30 minuti, poi schiumare la superficie: cioè sulla superficie si formerà una schiuma giallo-verdognola che dovete eliminare in più volte,  con un grosso cucchiaio ed un pò di pazienza.
Poi aggiungere un pari peso di zucchero ad es. un chilo di arance tagliate mettere un chilo di zucchero e fare cuocere per 30 minuti rimestando di continuo. Così la marmellata rimarrà di un colore giallino, quasi del colore del miele e non prenderà il colore più carico. Se si continua a cuocere diventa sempre più scura.

Pulire i barattoli, asciugarli (io li metto per 10 minuti aperti nel forno a 110° per eliminare eventuali microorganismi), riempirli fino all'orlo quando è ancora bollente, (attenti alle scottature) , quindi chiudere il coperchio con forza e passare sotto acqua fredda. Si formerà il vuoto e si eviterà così che si formino muffe.

Quando si è del tutto raffreddata lavare bene il barattolo ed attaccare un'etichetta con contenuto e data di preparazione.

VERMICELLI SPEZZATI CON PISELLINI PRIMAVERA E CREMA DI PATATE AL LATTE

I miei lettori sono sparsi un pò in tutto il mondo, lo leggo dalle statistiche  delle visite giornaliere e quindi non vi meravigliate, voi che vivete in luoghi ancora colpiti dai dardi del caldo sole che spesso vi da anche fastidio, ma mi devo anche riferire agli abitanti del Nord, e non intendo solo Milano , Torino e Bolzano, ma anche alle Nazioni dove le ciliege maturano a stento alla fine di luglio e subito dopo inizia il freddo un'altra volta.

Quindi un primo piatto caldo, dopo le ricette dei maccheroni e delle orecchiette fredde,  che vi riscalda e che è particolarmente gradito, perchè leggermente diverso dalla solita pasta con la salsa di pomodoro.

Allora se voi che già patite il freddo, la sera volete mettere in corpo qualcosa di caldo, seguite le mie istruzioni (gli anziani di un tempo, la sera cenavano con una sostanziosa zuppa di latte con dentro niente caffé - perché era un bene molto voluttuario - ma un poco di zucchero (altro prodotto ritenuto allora voluttuario)  e del pane rinsecchito e "spugnato" nel latte caldo.  In tal modo anche i pochi residui denti, presenti in numero scarso sulle gengive, non erano costretti a lavorare, ed il latte aiutava anche a conciliare il sonno.

INGREDIENTI  per 4 persone : pisellini  Primavera Findus surgelati 1 confezione da g 450; pancetta a dadini gr 50; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai colmi; vermicelli o linguine spezzate gr 250; cipolla tagliata a velo gr 50; latte cc 100; patate gr 150;  dado da brodo 1.

PROCEDIMENTO : in una pentolina mettere dell'acqua salata e fare cuocere le patate. Saranno cotte quando i rebbi di una forchetta potranno facilmente penetrarle.  Intanto in una pentola mettere l'olio, la pancetta a piccoli dadini  e mentre inizia a riscaldarsi tagliare a velo la cipolla e farla imbiondire.  Dopo cinque minuti mettere dentro i pisellini, ancora surgelati, aggiungere un bicchiere d'acqua da cc 100, il dado da brodo e cuocere a fuoco medio con il coperchio per 15 minuti.

Sbucciare le patate, ancora calde metterle nel bicchiere del frullatore ad immersione, aggiungere il latte freddo e dare un mezzo minuto di motore. Poi attendere che i pisellini siano ben cotti.  Prelevare allora con un mestolo un terzo dei pisellini e passarlo nel bicchiere. Un altro mezzo minuto di motore del frullatore, trasferire il composto nella pentola dei pisellini, quindi togliere dal fuoco, mescolare bene il tutto ed attendere il momento in cui si andrà a tavola.

Dieci minuti prima, accendere il fuoco sotto la pentola con i pisellini, spezzettare la pasta e quando bollono metterla dentro, tenendo pronta una tazza d'acqua da aggiungere alla pasta se sarà da voi ritenuto  necessario, per consentire che permanga la densità voluta nella minestra.

Aggiustare eventualmente di sale,  e quando la pasta vi sembra pronta, toglietela dal fuoco e servitela in piatti fondi.

Vi suggerisco di portare in tavola una formaggiera con del parmigiano grattugiato. Sarà di certo molto gradito !

sabato 22 settembre 2012

ORECCHIETTE CON INSALATA FREDDA DI TONNO, POMODORO E AROMI MEDITERRANEI A CRUDO

Siamo ancora in una stagione che può consentirci di mangiare un piatto di pasta condita a freddo (chiamata anche insalata di pasta), ed invece della solita pietanza , vi propongo qualcosa di più saporito.  E poi per un tocco di diversità consiglio di portare in tavola una bella formaggiera con del parmigiano grattugiato, che ingentilisce ed addolcisce i forti sapori mediterranei dove prevale  l'olio extra vergine d'oliva, sempre a crudo.

Per preparare il tutto basta il tempo di far cuocere  in acqua salata le orecchiette, scolate e messe nella zuppiera di portata con appena un paio di cucchiai di olio per evitare che si attacchino mentre si raffreddano, e poi un appena un minuto di lavoro di mixer.

Se vi siete incuriositi ed avete un barattolo di tonno sott'olio in casa , un paio di filetti di alici sotto sale e delle olive nere oltre ad un paio di pomodori molto maturi, seguite le mie istruzioni e così saggerete un piatto un pò diverso dal solito.

E' consigliabile gettare via l'olio contenuto nel barattolo del tonno, a meno che non sia stato confezionato da voi, perchè le industrie conserviere scrivono sull'etichetta olio di oliva, ma non sappiamo mai quale sia, se ottenuto dalle sanse o di origine greca  o spagnola o ancora peggio prodotto in qualche Paese del Nord Africa.

Quindi gettatelo via e fatelo scolare bene. Qualche centesimo di spesa in più vi salverà dal rovinare un'intera pietanza!!

INGREDIENTI  per 4 persone :  orecchiette gr 400; tonno sott'olio gr 120 ( il barattolino contiene un totale di gr 180, di cui gr 60 di olio da gettare via: è una bella fregatura perchè voi ritenete di comprare gr 180 di tonno ed invece......); olive nere denocciolate (oppure il nocciolo toglietelo voi) 12; filetti di alici (o acciughe salate) sott'olio 2; aglio 1 spicchio piccolo;  olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; pomodori maturi gr 300; prezzemolo 1 ciuffetto tritato con le forbici; limone 1 (ben lavato, serve solo la buccia); capperi 1 cucchiaio raso; parmigiano reggiano grattugiato gr 150.

PROCEDIMENTO : Lessare in acqua salata le orecchiette , scolarle e metterle in una zuppiera (che poi porterete in tavola), con un paio di cucchiai di olio. Rimestare per evitare che si attacchino tra di loro e tenere da parte.
 Dedicatevi ora al condimento:  nel bicchiere del mixer (o frullatore ad immersione) mettere il tonno , dopo averlo ben privato dell'olio, i filetti di alici, i capperi sciacquati per privarli del troppo sale, lo spicchio d'aglio sbucciato,  le olive denocciolate, la buccia del limone, il resto dell'olio. Frullare per un minuto quindi tenere da parte.  Lavare i pomodori, asciugarli, aprirli, eliminare i semi ed il liquido e tagliarli a piccoli quadratini .
Quando sarete pronti per andare a tavola  condire le orecchiette con la crema del mixer, rimestare bene e sopra distribuire tutti i cubetti di pomodoro, il prezzemolo tritato con le forbici  (da non dimenticare), quindi portare subito in tavola e servire le orecchette.

Portare in tavola la formaggiera con parmigiano grattugiato. Ci starà benissimo !!

N.B. Non so se avete notato che NON ho aggiunto sale, perché i capperi , le alici ed il tonno già contribuiscono a salare!

venerdì 21 settembre 2012

TAGLIOLINI ALL'UOVO ALLA CREMA DI PEPERONI

Ricordo che una ventina di anni fa questa pietanza, divenuta di moda,  era preparata di frequente, poi ad un tratto cadde nel dimenticatoio.  Forse perché non tutti digeriscono facilmente i peperoni fritti, comunque di recente la ho rispolverata ed ha avuto un buon successo dai miei commensali. Quindi ve la suggerisco, poi vedete voi!

INGREDIENTI per 4 persone : tagliolini all'uovo gr 400; peperoni 4 gialli o rossi, non importa; aglio 2 spicchi; cipolla gr 100; capperi 1/2 cucchiaio; panna di latte fresco cc 100; dado da brodo 1; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; parmigiano reggiano grattugiato gr 100.

PROCEDIMENTO :  Lavare i peperoni, eliminare torsolo e semi e tagliarli a listerelle. In una ampia padella mettere l'olio, l'aglio e la cipolla ridotti a sottili fettine, il dado da brodo, i peperoni ed i capperi appena lavati e su fuoco medio fare cuocere, rimestando qualche volta.(capperi e dado sono salati: perciò non aggiungo altro sale).
Ci vorrà circa una mezz'ora per completare la cottura.  Mettere il composto nel bicchiere del frullatore e frullare per un minuto.
Al momento di andare a tavola, una mezzora prima, mettere sul fuoco l'acqua salata e quando bolle immergervi dentro i tagliolini, scolarli ben cotti, passarli nella zuppiera di portata, aggiungere subito la panna, rimestare per evitare che si attacchino l'un l'altro, ed aggiungere il condimento di peperoni tenuto al caldo.
Mettere il parmigiano nelle formaggiera, portarlo in tavola ed offrirlo ai commensaali.

LINGUINE ALLE COZZE E ZUCCHINE

E' un piatto abbastanza semplice, veloce, di tutti i tempi perché ormai le zucchine sono presenti sempre sui nostri banchi di verdura e le cozze fresche (non quelle surgelate che non hanno alcun sapore) sono facilmente acquistabili a prezzi abbastanza contenuti. La cosa importante è di farle aprire in pentola con il coperchio, (sarebbe ancora meglio usare la pentola a pressione per ottenere una temperatura superiore ai 100°), ma è molto importante gettare via quelle che non si aprono spontanamente con il calore, perchè potrebbero contenere o un frutto già morto o del fango.

INGREDIENTI   per 4 persone :  linguine o vermicelli gr 400; cozze gr 800; zucchine gr 400; olio extra vergine d'oliva 5 cucchiai; 1 cipolla da gr 100; prezzemolo un ciuffetto; dado da brodo 1; basilico (se lo avete) qualche foglia.

PROCEDIMENTO :  lavare le cozze sotto acqua corrente. Con un buon coltello eliminare eventuali barbe e i parassiti attaccati sul guscio. Metterle in una casseruola, coprire e su fuoco forte farle aprire. Togliere dal fuoco e ad una ad una tirarle via, mettendo i gusci in una ciotolina. Gettare via quelle NON aperte e filtrare con un tovagliolino il liquido rimasto sul fondo e tenerlo da parte,
Lavare le zucchine, eliminare un pezzetto della due punte, (da un lato vi è l'attaccatura alla pianta e dall'altra l'attaccatura del fiore "femmina"  ) e tagliarle a fiammiferi.
In una padella capace poi di contenere anche tutta la pasta, mettere l'olio, la cipolla tagliata a velo, il dado da brodo sbriciolato, le zucchine ed a fuoco forte cuocere per 8/10 minuti rimestando.  Trascorso il tempo aggiungetevi la cozze con il loro liquido, cuocere insieme per 2 minuti e togliere dal fuoco.

Mettre l'acqua salata a bollire ed al momemto opportuno gettare dentro la pasta, quindi scolarla al dente e passarla nella padella con il condimento. Rimestare per 2 minuti e fuoco forte, togliere dal fuoco, sopra spargere il prezzemolo tritato ed il basilico e portare subito in tavola.
Se avete dei commensali di "riguardo" , e non volete far vedere la padella, trasferite la pietanza nel piatto di portata e poi portatela  in tavola ....

mercoledì 19 settembre 2012

UN ORIGINALE CONTORNO A BASE DI CIPOLLE E PATATE PER UN PIATTO DI SALSICCIE DI MAIALE COTTE IN PADELLA O IN FORNO ALLA GRIGLIA

Ci avviciniamo finalmente ai periodi più freddi e quindi il consumo di carni di maiale viene più accettato, (anche per motivi economici) e le salsiccie fresche ci consentono di realizzare un veloce secondo piatto, passandole in padella con un bicchiere o di vino bianco,  un cucchiaio di olio d'oliva e mezzo bicchiere d'acqua, cuocendole una quindicina di minuti a fuoco sostenuto.

Ma a tal proposito ho scoperto un simpatico contorno che arricchisce la pietanza e la completa, a base di cipolle e patate ,  che potrete anche preparare qualche ora prima di utilizzarlo e quindi riscaldare al momento opportuno.
Bisogna soltanto perdere una ventina di minuti per prepararlo, ma a parere mio ne vale la pena.
Se volete allora cimentarvi in questo piatto di certo di origine tedesco-austroungarica e preparare qualcosa di diverso dalla solita purea di patate,  provate a realizzarlo.

INGREDIENTI  per 4 persone :  patate gr 1500; cipolle gr 800; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai; burro gr 75; farina gr 30; zucchero 1 cucchiaino colmo; senape 1 cucchiaio; dado da brodo 1/2 (per preparare un brodo da cc 300); panna liquida di latte fresco cc 200 (il mio solito consiglio: NON usate mai la panna vegetale, rovina ogni pietanza); sale.

PREPARAZIONE :  lavare le patate, lessarle in acqua salata, poi scolarle e sbucciarle, (dopo aver controllato con i rebbi di una forchetta la loro cottura), passarle con lo schiacciapatate, mettendole in una terrina. Aggiungere subito gr 50 di burro, la panna liquida, il cucchiaio di senape e rimestare.

Mentre si lessano le patate, affettare sottilmente le cipolle, metterle in una padella con l'olio e 25 grammi di burroe farle imbiondire a fuoco dolce per 20 minuti, rimestandole ogni tanto. Aggiungere ora lo zucchero, farlo caramellare per un paio di minuti alzando la fiamma, quindi togliere la padella dal fuoco, aggiungere  la farina, il brodo di cc 300 e rimettere la padella sul fuoco rimestando velocemente per 3 minuti.
Togliere di nuovo dal fuoco ed unire il contenuto della padella alla purea di patate, rimestare e aggiustare di sale.

Poco prima di andare a tavola riscaldare il tutto e poi servirlo insieme alle salsiccie che avrete già preparato.

N.B.  Questo contorno può anche andare bene al fianco di un polpettone di carni diverse cotto al forno e servito a fette . Al momento non ricordo se tempo addietro vi ho già fornito la relativa ricetta, altrimento provvederò subito.    Va anche bene con polpette di carne fritte o cotte al forno. No, ho controllato, il polpettone di carni miste c'é già, cercatelo sul motore di ricerca!

sabato 15 settembre 2012

MELANZANE TONDE CON POMODORI E CIPOLLE AL FORNO

E' una maniera molto diversa della nostra solita di preparare le melanzane tonde. La ho sperimentata e mi ha convinto. Siamo purtroppo agli  ultimi mesi in cui le melanzane sono prodotte in campi aperti. Poi d'inverno saranno comunque presenti sui mercati, ma coltivate in serra al pari dei peperoni, dei pomodori  e delle fragole ed i sapori saranno profondamente diversi.

Vi ricordo tra l'altro che ormai NON è più necessario mettere le melanzane a spurgare il sapore amaro sotto sale.  Gli scienziati hanno già provveduto loro, nel corso di questi anni ad eliminarlo; hanno anche ridotto le dimensioni e le quantità dei semi.
I semi al contadino oggi  NON servono più. Se costui vuole mettere in terra altre piantine dovrà spendere qualcosina in più ed acquistare le semenze fertili e produttive dalle grandi multinazionali che operano in questo campo, imponendo le loro quotazioni.

Ma bando alle tristezze e quindi se volete sperimentare questa nuova ricetta che sembra sia di provenienza nientemeno che dell'Impero Ottomano ed era tra le pietanze preferite dagli Imam, dai Pascià  e dalle loro Odalische, decidetevi in tempo e mettetevi al lavoro. Poi se la cosa vi è riuscita bene, mandatemi un segnale con un messagio in calce alla ricetta.

INGREDIENTI   per 6 persone : melanzane tonde 3; cipolle gr 250; aglio 2 spicchi; pomodoro pelato o a pezzettoni (mai la passata di pomodoro, perché non saprete mai l'origine del frutto con cui sia stata realizzata, magari con pomodori Cinesi!) ; origano secco 1/2 cucchiaino; timo fresco 2 rametti o se secco 1/2 cucchiaino; concentrato di pomodoro (che sia Italiano) 1 cucchiaio colmo; prezzemolo un ciuffo; sale; zucchero 1/2 cucchiaino; olio extra vergine d'oliva q.b..

PROCEDIMENTO:  lavare le melanzane, asciugarle ed eliminare il picciuolo.  Tagliarle a fette rotonde alte cm 1,5 cadauna. Friggerle sui due lati in una padella con poco olio, toglierle mano a mano che si sono ben imbiondite,  quindi disporle in una teglia da forno, (senza sovrapporle), che poi porterete in tavola.
In un'altra padella mettere 4 cucchiai di olio e fare imbiondire le cipolle tagliate a velo, con un pizzico di sale.
Dopo cinque minuti di cottura a fuoco medio, aggiungere l'aglio tritato sottilmente, i pomodori ridotti a pezzi, il timo, l'origano e lo zucchero.
Coprire e cuocere per 15 minuti a fuoco dolce. Trascorso il tempo eliminare il coperchio, aggiungere un cucchiaino di sale, rimestare ed aggiungere il prezzemolo tritato sottilmente,

Distribuire su ogni fetta di melanzana uno o due cucchiai del composto.  Diluire il concentrato di pomodoro in un bicchiere (cc 150) di acqua calda e versarlo nella teglia, un cucchiaio su ogni  fetta di melanzana.

Accendere il forno e portarlo a 180°, quindi mettere dentro la pirofila. Fare cuocere per 10 minuti, poi tirare fuori , con cautela, la pirofila e con un cucchiaio riversare sulle fette di melanzane il fondo di cottura ed eventuali pezzi di pomodoro caduti sul fondo,  guarnendole,   quindi infornare di nuovo la teglia per altri 10 minuti e poi servirle.

Sono ottime anche tiepide ed a temperatura ambiente !!

venerdì 14 settembre 2012

FETTE DI RICCIOLA IN PADELLA CON GLI AROMI DEL LIMONE E DEL CAPPERO

Ero un poco restio a cucinare il pesce condendolo con succo di limone al posto del vino o dell'aceto e poi mi sono deciso a cambiare il mio atteggiamento nei confronti del succo di limone e la pietanza è riuscita egregiamente.
Avevo quindici invitati e avevo acquistato da Domenico, a Massalubrense, una ricciola di poco più di 4 chili.

Ero un poco preoccupato perché quando il pesce diventa grande, le sue carni sono sempre un poco asciutte.
Una volta sola, poco più di  20 anni fa, a Capri, in occasione del compleanno di Peppino ( di Capri) un amico pescatore che pensate un pò si chiamava Mario Pesce,  gli aveva regalato una ricciola di una dozzina di chili, pescata la mattina vicino ai Faraglioni.
La bravissima consorte di Peppino era riuscita a cucinarla in maniera sublime ed il pesce non era risultato per niente stopposo.
Ma il segreto di questa ricetta non mi fu dato, nonostante fossimo in ottimi rapporti.

Ora forse il segreto lo ho capito e la mia ricciola a fette è venuta proprio buona e quindi voglio che anche voi possiate goderne. Potete anche cucinare nella stessa maniera del pesce spada a fette e verrà lo stesso benissimo.

INGREDIENTI per 6 persone:    ricciola a fette 6 da gr 200/ cad. ; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai colmi; capperi 1 cucchiaio colmo; limoni 2 ben lavati (si usa sia il succo che la buccia, come ora vi dirò); menta fresca 3 rametti; prezzemolo un ciuffetto con i gambi; pangrattato 3 cucchiai; sale fino; aglio 1 spicchio.; farina 3 cucchiai colmi per infarinare le fette.

PROCEDIMENTO :  Ci vuole una padella nella quale possano entrare le sei fette di pesce, senza sovrapporsi. Si può anche portarla poi in tavola, per servire il pesce senza farlo raffreddare nè danneggiare le fette trasferendole in un piatto di portata. Comunque sceglite voi cosa fare..
Lavare le fette di pesce, asciugarle e passarle in un piatto nel quale avrete messo la farina e qualche pizzico di sale. Infarinare ogni fetta sui due lati, (schiacciando un pò la farina sul pesce con i polpastrelli delle dita) , quindi adagiarle nella padella appena bagnata da qualche goccia d'olio.
Preparare ora il battuto:  spremere il succo dai due limoni e tenerlo da parte. Tagliate tutta la buccia pulita e riducetela a piccolissimi pezzettini. Nel bicchiere del frullatore mettete l'aglio sbucciato, un cucchiaio d'olio, il pangrattato, i capperi (dopo averli puliti dal sale), le foglie di menta, il ciuffo di prezzemolo. Tritate per un minuto, poi unitevi i pezzetti di buccia di limone. Spargete questo composto sulle otto fette di pesce, sopra versate l'olio ed il succo dei limoni.
Quando siete vicini al momento di andare a tavola mettere la padella su fuoco forte e cuocere per dieci minuti, poi rigirare le fette di pesce e cuocere per altri 5 minuti l'altro lato, riversando sopra il fondo di cottura.
Portare in tavola la padella  (o trasferirlo nel piatto di portata con opportune cautele) e servirlo subito.

ROTOLINI DI PESCE SPATOLA SU LETTO DI PASSATINA DI CECI AROMATIZZATA

Il pesce Spatola o pesce Sciabola o pesce Bandiera (in Sicilia) è uno dei pesci azzurri che costano poco e che si trovano sempre freschi perchè dato il  loro prezzo di vendita abbastanza contenuto (da Euro 10 a 12 al Kg.), non viene conservato in frigo e quindi va venduto nella stessa giornata in cui viene pescato.

L'unica accortenza per un suo valido utilizzo è di chiedere al commesso del banco dei pesci di sfilettarvelo, gettando via testa, coda, interiora e scheletro, cioè la lisca centrale con le spine di sopra e di sotto collegate alle pinne natatorie.
Ed allora acquistando un chilo di pesce, dopo questa dieta dimagrante se ne ricavano circa grammi 500/600 netti e puliti.

Quindi comprandone un chilo o poco più, si riescono ad ottenere quattro porzioni di pesce abbondante.

Siccome non ha un particolare sapore, cucinandolo con un pocodi accortezza si riesce a realizzare una pietanza di un notevole interesse.

Allora se vi siete incuriositi ed avete qualche minuto in più da dedicarvi a questa pietanza, seguite le mie istruzioni e ne resterete molto contenti.

INGREDIENTI  per 4 persone :   pesce  spatola da gr 1000/1200; carote gr 100; sedano gr 80; erba cipollina 4 steli; dado da brodo 1/2; aglio 1 spicchio; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; per la guarnizione del  piatto di portata: ceci precedentemente lessati (in barattolo) gr 200; rosmarino qualche rametto; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; prezzemolo un mazzetto.

PROCEDIMENTO: in una padellina mettere l'olio, le carote tagliate a julienne (cioè a sottilissimi bastoncini), le coste di sedano a sottili fiammiferini, l'aglio a minuti cubettini, l'erba cipollina a pezzetti ed il mezzo dado da brodo. Fare cuocere con appena un pizzico di sale per 8 minuti a fuoco medio, rimestando, quindi togliere dal fuoco.

I filetti di pesce spatola devono essere da voi tagliati tutti, più o meno,  alla stessa lunghezza. Preparare la pellicola da cucina trasparente e tenerla pronta.
Mettere un mezzo cucchiaio di verdure soffritte al centro di ogni filetto, poi bagnarlo con qualche goccia di olio, arrotolarlo su se stesso e chiuderlo con la pellicola come se fosse una caramella. Andare avanti così fino a terminare tutti i pezzi di filetto.

Mettere tutti gli involtini in un colapasta e posizionarlo sopra una pentola con  dentro quattro dita di acqua bollente. Poi coprirlo con il suo coperchio ed accendere il fuoco.  Il vapore dopo alcuni minuti, salendo in alto cuocerà gli involtini e dopo 10 minuti di cottura potrete togliere il tutto dal fuoco.

Preparate ora la passatina di ceci, mettendo nel frullatore i ceci,  il prezzemolo, le foglioline del rosmarino, l'olio d'oliva e le verdurine eventualmente avanzate dalla prima fase. Frullare per due minuti.

Prendere ora una pirofila da forno delle dimensioni tali da poter mettere uno vicino all'altro i rotolini di pesce e che  poi porterete in tavola.
Disporre sul fondo la crema di ceci con aromi, sopra disponete i rotolini dopo aver eliminato la pellicola da ognuno di essi , ungeteli con qualche goccia appena di olio, e pochi minuti prima di andare a tavola, passare la pirofila in forno a 180 per cin
que minuti, quindi portarla in tavola.

RICORDATEVI !! MAI TENERE IN FRIGO LE PATATE

Sulla interessante rivista Altroconsumo, che è sempre al fianco del consumatore (ne sono abbonato da anni ), nel numero di giugno vi è questa importante notizia, scaturita da una domanda di un consumatore:
"Le patate non devono essere -MAI MESSE IN FRIGO, perchè la bassa temperatura favorisce  la formazione di zuccheri, da cui si forma l'acrilammide.

Quindi seguite anche questo consiglio:
prima di cuocerle, sbucciarle e tagliarle a pezzi e lasciarle in acqua in modo che gli zuccheri in esse contenuti si sciolgano: ci sarà minore formazione di acrilammide (provocata dalla alta temperatura di cottura) e risulteranno più croccanti.

E poi se quando pelate le patate  vi accorgete che parte di esse ha di già assunto un colorito verdastro, tagliate via tutto il pezzo colorato, perchè la parte colorata in verde contiene delle sostanze che possono dannose al nostro organismo.

Un ultimo consiglio, sempre ritrovato su Altroconsumo: " Per la frittura sono da preferire l'olio extra vergine d'oliva (io sempre parteggio per l'olio extra vergine d'oliva) e l'olio di arachide, perchè sono meno ricchi di acidigrassi polinsaturi, che possono essere soggetti a fenomeni ossidativi a causa dell'alta temperatura raggiunta.
Temperatura chein ogni caso NON dovrebbe superare i 180° "

I processi ossidativi comportano una progressiva alterazione degli olii, con conseguente scurimento, alterazione della viscosità, incremento della tendenza a formare schiuma, abbassamento del punto di fumo.

Al contrario NON vanno bene , perché ricchi di acidi grassi polinsaturi, gli olii di Soia, di semi di girasole o di vinaccioli.

giovedì 13 settembre 2012

FUSELLI DI POLLO CON LATTE DI COCCO E CURRY, SECONDO LA RICETTA DI LORETTA

Anche questa volta ho saggiato, a distanza di due giorni, un altro piatto cucinato alla Orientale da Loretta, i fuselli di pollo, che non piacciono a tutti.
E' comunque una carne bianca che ogni tanto dobbiamo inserire nei nostri organismi, (la carne rossa ad una certa età sembra faccia male), è anche economica e di veloce cottura. Eliminando la pelle prima di iniziare a cucinare, si evitano quei sapori ed odori di pollo, non molto gradevoli. Poi il curry fa il resto.

INGREDIENTI  per 4 persone:  fuselli di pollo 8; cipolla gr 100; curry 2 cucchiaini colmi; latte di cocco cc 100; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; sale fino.

PROCEDIMENTO :  eliminare la pelle dai fuselli,  lavarli ed asciugarli. Affettare a velo la cipolla, metterla in una capace padella con l'olio e farla imbiondire. Aggiungere i fuselli e farli rosolare rigirandoli per 5 minuti, mettere il curry, un cucchiaino di sale fino e coprire. Cuocere così  per 15 minuti, rigirando i fuselli. Poi aggiungere il latte di cocco e coprire di nuovo cuocendo per altri 20 minuti a fuoco sostenuto. Eliminare il coperchio e cuocere ancora per 10 minuti per fare asciugare il liquido di cottura.

Portare in tavola ben caldo, servendo insieme del riso normale (Arborio superfino) cotto in bianco in acqua appena salata (minuti 18/20),  da utilizzare al posto del pane.

RISO BASMATI CON VERDURINE SECONDO LA RICETTA DI LORETTA

Voglio scrivervi la ricetta di questo risotto alla Cantonese secondo Loretta, la mia colf filippina, la quale brava abbastanza nella cucina italiana mi ha fatto saggiare il suo risotto. E' buonissimo veramente, profondamente diverso dai nostri soliti risotti, molto leggero e di facile digestione. Dopo averlo mangiato avevo ancora più fame di prima !!

INGREDIENTI  per 4 persone poco affamate, altrimenti raddoppiate le quantità: riso Basmati gr 300; carote gr 250; pisellini finissimi surgelati gr 250; cipolla gr 100; prosciutto cotto a fette gr 100; uova 2; sale; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai colmi.

PROCEDIMENTO : mettere il riso in una pentolina con acqua salata e cuocere fino a metà cottura, quindi scolarlo e tenerlo da parte, conservando una tazza di acqua di cottura.
In una capace padella mettere l'olio, la cipolla tagliata a minuscoli pezzetti, farla imbiondire, aggiungere le carote tagliate anche a minuscoli pezzetti, i pisellini ancora surgelati, un pizzico di sale, una metà della tazza di acqua di cottura e cuocere per 8 minuti a fuoco medio.
Con la due uova, preparare una frittatina piana, sbattendole per un minuto, quindi metterle in una padellina antiaderente con una goccia di olio e cuocerla.  Con il coltello tagliare a minuti coriandoli la frittatina.
Tagliare anche a pezzettini le fette di prosciutto cotto.

Quando siete vicini al momento di mangiare, mettere in padella il riso, aggiungere la frittatina ed il prosciutto a pezzetti, il resto dell'acqua di cottura e cuocere rimestando il riso assieme agli ingredienti, a fuoco medio per 10 minuti, quindi servirlo.
E' comunque ottimo anche freddo. 

mercoledì 12 settembre 2012

TRIANGOLI DI CREMA AI FORMAGGI INDORATI E FRITTI

Potrebbe essere un'altra proposta per un antipasto , al fianco delle frittelle salate già descritte qualche ora fa.

Non sonoeccessivamente difficili da preparare ma in compenso hanno un sapore molto appetitoso.
Se la ricetta vi intriga...seguitela e provatela. A me sono piaciuti molto, ma non bisogna esagerare perchè i formaggi contengono molto ....colesterolo, quindi andiamoci piano.

INGREDIENTI  per 6 /8 persone: Per l'impasto: latte fresco intero cc 1000;  formaggio emmenthal gr 100; fontina valdostana gr 100; burro gr 75; farina gr 80 ;  tuorli d'uovo 2;  2 rametti di rosmarino e qualche foglia di salvia; sale fino 1/2 cucchiaino. Per la frittura: uova 2; farina 2 cucchiai colmi; pangrattato 2 cucchiai colmi; olio extra vergine d'oliva q.b.

PROCEDIMENTO:  tagliare a piccoli dadini i due formaggi; tritare con le forbici le foglioline del rosmarino e della salvia.
Scaldare appena il litro di latte senza farlo bollire. In una casseruola mettere il burro, unire la farina, mescolare velocemente, aggiungere a filo il latte caldo e mescolare velocemente. Aggiungere un pizzico di sale e mettere su fuoco dolce.  Incorporare i due tipi di formaggio e le foglioline tritate, mescolare togliendo la pentola dal fuoco e farla intiepidire.

Bagnare con acqua fredda  una pirofila rettangolare, fare sgocciolare l'acqua e quindi versarvi dentro il composto, livellandolo e facendolo raffreddare del tutto.
Quando si èraffreddato potete tagliarlo a triangolini o a piccoli rettangoli.

Quando sarete pronti a mangiarli, sbattere in un piatto le due uova, in altro piatto mettere la farina ed in altro il pangrattato.
Mettere sul fuoco l'olio e quando sfrigola passare i triangolini prima nella farina, poi nell'uovo ed infine nel pangrattato. Poi subito nell'olio bollente.
Quando si saranno ben imbionditi sui due lati toglieteli delicatamente con una schiumarola e  adagiateli su carta da cucina.

Poi trasferiteli in un piatto di portata e serviteli subito, ancora caldi.

E' UN AVVISO CHE INTERESSA PRINCIPALMENTE TUTTI I SINGLE

Mi trovavo ad aspettare il mio turno ieri dal dentista, ed avevo sulle ginocchia il computer portatile che ad agosto mi è stato regalato del mio figlio che vive a Milano, e così cliccando sul mio Blog Cucinaamica e usando il motore di ricerca che si trova in alto a destra sulla prima pagina, digitando "ricette per single" mi sono accorto di avere inserito nel corso di questi anni di lavoro, parecchie decine di ricette a loro dedicate.

Voglio perciò qui ricordarlo a loro  ed invitarli a scorrere le pagine passate perchè troveranno di certo delle cose interessanti,
I SINGLE crescono sempre più, ogni giorno, vivere insieme è talvolta difficile, e purtroppo spesso ci si separa con troppa faciltà.
Grazie dell'attenzione.

UNA BRIOCHE SALATA E FRITTA COME APERITIVO

 Anni or sono, si preparavano dei cibi utilizzando spesso delle patate da integrare alla farina di grano, anche per problemi connessi ai relativi costi ed alle difficoltà di reperire sempre della buona farina.
Da qui ritroviamo spesso nelle preparazioni di ricette di origine "paesana e contadina" la presenza della patata.

Ecco quindi questi piccoli panzarotti fritti, ottimi da utilizzare come merenda salata per i più piccoli o come aperitivo da accompagnare ad un buon bicchiere di vino, sia bianco che rosso.

Vi invito a provarli e poi concorderete con me sulla loro bontà.  E' una antica ricetta, un poco lavorata, ma ne varrà la pena!!

INGREDIENTI per 6/8 :  per la pasta :  farina gr 300; patate gr 300; burro gr 80; latte fresco intero cc 50; uova 3; lievito di birra gr 20; zucchero 1/2 cucchiaino; sale.  Per il ripieno: mortadella gr 100; fontina valdostana gr 150. Olio extra vergine d'oliva per friggere q.b.

PROCEDIMENTO: lavare le patate, metterle in una casseruola con acqua e un pizzico di sale e cuocerle. Provare se sono cotte infilandovi dentro i rebbi di una forchetta, quindi pelatele ancora ben calde e passatele nel passaverdura.
 Mettere sul piano da lavoro la farina disposta a fontana, al centro le patate, le tre uova, cominciare a mescolarle, unendo il lievito sciolto nei 50 cc di latte (appena intiepidito) , un mezzo cucchiaino di sale e di zucchero (che agevolerà la lievitazione), quindi tagliare a scaglie il burro e farlo amalgamare all'impasto lavorando con le due mani e principalmente con il palmo di una mano facendo allungare la pasta e sbattendola sul ripiano. Dopo una decina di minuti di lavoro dovrà risultare morbida e filante.
Tagliare intanto la mortadella già affettata, a minuti pezzettini e così la fontina, unendole insieme in una ciotolina.
Formare quindi delle palline, tutte uguali, di circa 3/4 cm di diametro, schiacciarle al centro ed inserire nel centro un poco di ripieno, quindi formare di nuovo una pallina senza farlo uscire fuori.

Disporre le palline su di un canovaccio ben infarinato e farle lievitare per due ore.

Friggerle mettendo l'olio NON in una padella piatta, ma in una pentolina dai bordi alti, ad esempio in un bollilatte, mettendo nell'olio bollente tre o quattro palline per volta, bagnandole subito di olio su tutta la superficie. Si agevolerà così la crescita durante la frittura.
Quando saranno ben imbiondite tiratele su con una schiumarola e ponetele su carta assorbente da cucina.
Servitele ancora calde .  

domenica 9 settembre 2012

UN GRANDE RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO CHE HANNO CONTINUATO A SEGUIRE LE PAGINE DELLA MIA RUBRICA, PUR IN ASSENZA DI NUOVE RICETTE !

Sono ritornato a Napoli, e da domani riprenderò a scrivere le mie nuove ricette.
Lo prometto !
Grazie ancora e a domani
Sergio