domenica 11 novembre 2012

L'ARINGA AFFUMICATA : COME SI PULISCE, COME SI PREPARA PER METTERLA SOTT'OLIO E CONSUMARLA UN PO' PER VOLTA E COME SERVIRLA


Il sette di novembre avevo segnalato su questo blog la  carenza di preparazione tecnica che spesso viene fuori da queste improvvisate cuoche che hanno avuto la fortuna di essere state inserite nel momento giusto nel canale giusto e quindi di poter così imperversare sul piccolo schermo con piatti che poi alla fine, quando ci sono presentati,  sono corretti, aggiustati, imbelliti e cucinati in realtà dietro le quinte, da chef veramente abili.

Quanto da me evidenziato non è una cosa nuova. Lo scenario di incomparabile bellezza era la spiaggia di Positano, una decina di anni fa ed io ricordo quando in qualità di giornalista gastronomo affiancavo su Rete 4 , facendo la spalla,  un simpatico comico e noto personaggio televisivo, il quale tirava fuori il nome di una pietanza che insieme avremmo cucinato. Poi ci veniva consegnato ad esempio uno stupendo pesce fresco da un abbronzato e rude pescatore,  lui me lo presentava (intendo dire il pesce) , me lo porgeva, io lo prendevo in mano e parlavo tecnicamente del pesce, delle sue qualità nutritive  e della ricetta che il personaggio  avrebbe preparato di lì a poco.
Chiarisco che avevamo di fronte a noi soltanto un tavolone che fungeva da espositore, con un arredo marinaro, a base di reti, nasse, cime, ancore e nessun attrezzo di cucina, nè fornello, nè lavello, nè forno. Quindi la finzione era chiarissima !! 
Poi , mentre distraevamo ad arte il piccolo gruppo di spettatori che si era nel frattempo radunato, il pesce  messo in una teglia, veniva portato via di corsa da un assistente di scena,  al ristorante che si trovava a pochi passi, e così mentre sul video gli spettatori avrebbero visto  un intervallo di pubblicità e si perdeva un pò di tempo, il pesce ben cotto e presentato ritornava sulla scena tirato fuori da sotto il tavolone e quindi mostrato al pubblico che divertito applaudiva.  E lo facevamo anche saggiare agli astanti !!   
 Era ben chiaro che tutto era una pura finzione, un divertente gioco, e che nessuno avrebbe mai creduto ai miracoli, ma comunque intratteneva l'uditorio e divertiva.

Ed ecco che ritorno al nostro tema : l'aringa, questa sconosciuta, che mai ha solcato i mari del Mediterraneo, ma soltanto quelli del gelido Nord!

Quindi le aringhe salate ed affumicate da noi si trovano nei negozi che vendono il baccalà, le alici salate, le olive, i peperoni sott'aceto, i capperi sotto sale. 

Allora andiamo ad acquistare ad esempio due aringhe affumicate qualsiasi: sono tutte uguali! Io le ho pagate nove Euro.

Si portano a casa e con santa pazienza, usando le mani, chi vuole può mettere i guanti sottili,  si comincia con aprirla.
Poi  aiutandosi con un coltellino si comincia a staccare la pelle, poi tutte le spine, la testa,  la lisca centrale  e si recupera così tutta la parte commestibile del pesce.

Si prende un bel barattolo da confettura pulito, si mettono dentro i piccoli pezzetti  buoni,e quando avrete finito dovete  riempire di olio il barattolo.
Io nel barattolo  ho aggiunto degli steli di erba cipollina, molto più delicata di una normale cipolla affettata.

Coperta di olio, la sua carne si ammorbidisce e si può conservare in frigo  per tempo indeterminato. 

La sue carni sono molto salate e dovete quindi mangiarla insieme a qualcosa che assorba il sale, ad esempio un'insalata di patate (lessate senza sale) a tocchetti, o una polenta precotta (senza aggiunta di sale) veloce da preparare, o delle tartine con spalmato su un bello strato di  ricotta normale  e sopra un  piccolo pezzetto di aringa.

Tagliata a tocchetti ancora più minuti, può andare in un'insalata di cavolfiore (lessato senza sale)  a piccole cimette, insieme a dei sottaceto e delle olive, sostituendo le alici salate.
Lo stesso vale per un'insalata di lattuga, rucola, lamelle di finocchio, pezzetti di aringa.
O ancor più in un insalata di spinaci crudi (ben lavati, foglia per foglia mi raccomando), carote rosse (barbabietole), carote gialle, e pomodorini a spicchietti.

L'importante è limitarsi  nel condirla, al solo olio ed aceto, perche a salarla ci pensano i tocchetti di aringa !


P.S.  Ah, dimenticavo ! Per togliere l'odore di affumicato dalle mani, prendete il fondo di caffè dalla vostra macchinetta e strofinate con forza le due mani. Poi lavatevi con qualche goccia di detersivo dei piatti e dopo con un sapone normale. Il forte odore andrà via del tutto.   Gli olii contenuti nei fondi di caffè hanno un forte potere assorbente.
Se non bevete caffè in casa, provate con il thè, ma non credo sia la stessa cosa !!!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho pulito stasera due aringhe. Volevo prima avere conferma sulla procedura ma... internet non mi funzionava. Memore di quanto avevo visto fare dalla nonna, ho preparato le aringhe. Sono contenta di aver trovato conferma sulla correttezza di quanto ho fatto. Posso solo aggiungere che a fine pulitura ho versato del latte ben caldo sull'aringa e appena raffreddato vi ho passato acqua tiepida, Il risultato è stato ottimo. Le aringhe sono risultate morbide e delicate. Domani, dopo aver risposato coperte da eccellente olio extra vergine di oliva, saranno certamente ancora più buone! Grazie!

Anonimo ha detto...

passare l'arina al forno per 15 miniuti a 180 gradi.
Nel frattempo far andare una o due cipolle in padella con a fuoco vivo; quando l'acqua evapora, aggiunngere un arancia o una mela ( pelate e mondate a tocchetti) abbondante olio d'oliva a far andare a fuoco lento.
Spellare l'aringa e spinarla (tenere le gonadi con la carne) e poi passare in padella con le cipolle e la frutta e poi tritare tutto al minipinner con un pi di olio crudo ( NON SALARE).
Mettere in frigo
ottimo su crostini patate al vapore polenta etc .
facile a buon mercato sanissima e buonissima

claudio manole ha detto...

Diritto in padella con un po' d'olio... mammamia ammazza sOno super salati😅 xk era la prima volta e non ho una minima idea come si fa. Da brava ecco il risultato 😂 almeno leggendo tutto questo qlcs ho imparato😘 grazie

Unknown ha detto...

Interessa

Unknown ha detto...

Spettacolari con le puntarelle al posto delle acciugh

Unknown ha detto...

Ciao, volevo chiedere: per conservarla metto olio d'oliva? O va bene anchenl'olio di semi? Se sì, quale? Semi di girasole va bene? Grazie. Ciao

Unknown ha detto...

Assolutamente olio evo e se possibile quello buono.se poi siete fortunati e trovate le uova all'interno del pesce potete conservarle a parte sempre in olio evo e spalmarle sulle tartine col burro al posto delle uova di lompo.....una vera prelibatezza...
Non devono mancare sulla tavola la sera della vigilia.Auguri