Allora se avete il padellone, gli ospiti, la possibilità di far vedere loro cosa combinate sul fornello, cioè è importante che vi sia un poco di spazio in cucina, potete organizzare questa cottura in piena vista di uno stupendo piatto di maccheroni, cucinato in 6 minuti.
Ah dimenticavo, preparare i piatti fondi e poi un forchettone ed un mestolo grande: serviranno per fare una arravogliata di pasta nel mestolone e poi trasferirla nel piatto, rifinendo questo piccolo tronco di cono fumante con un pizzico di prezzemolo.
Questo sistema di avvolgere (trad. arravogliare) i maccheroni risale ad un vecchio ricordo, quando ancora l'Autostrada del Sole era in costruzione e non vi erano sulle strade nazionali i Motel o gli Autogrill, ma soltando delle pompe di benzina e di gasolio (che allora si chiamava "nafta") e delle trattorie con dei modesti tavolini, le tovaglie a quadroni, il vino servito sfuso nei recipienti con il bollino di piombo a garanzia della misura (un quartino, un mezzo litro e così via) .
E così quando si percorrevano le strade e da lontano si vedevano fermi gli enormi camion chiamati TIR, ci si fermava a pranzare perchè si era sicuri che lì si mangiava bene, perché gli autisti si passavano la voce, magari con il CB (che è il radiotelefono con il quale si segnalavano la presenza della Polizia Stradale o della Finanza o un blocco dei Carabinieri). Orbene i bravissimi piloti di questi giganti della strada, dei buongustai principalmente del Nord Italia o ancorpiù stranieri, ordinavano pastasciutta , cioè vermicelli o tagliolini e siccome non erano avvezzi ad avvolgerli sulla forchetta, cosa che soltanto i napoletani ovviamente sapevano fare, si facevano portare dal cameriere forchetta e cucchiaio.
Quindi catturavano una parte di pasta con la forchetta, vi mettevano sotto il cucchiaio, la rigiravano e poi finalmente portavano alla bocca il sospirato boccone.
Ecco proprio questo movimento bisognerà fare quando il piatto sarà pronto e quindi l'addetto o l'addetta alla cottura si premurerà di distribuire una uguale forchettatona ad ogni commensale piazzandola al centro del piatto.
Allora se vi siete convinti e volete cimentarvi seguite attentamente ogni particolare e sarete poi ammirati /o ammirate da tutti.
INGREDIENTI per 4 persone : vermicelli sottili gr 500; alici salate 8 filetti; mandorle sbucciate gr 50; gherigli di noci 10; prezzemolo 1 ciuffetto; la buccia grattata di due limoni ben lavati ed asciugati; poco sale per l'acqua della pasta; olio extra vergine d'oliva 8 cucchiai colmi.
PROCEDIMENTO : nella pentola nella quale bollirete la pasta mettere una metà dose di sale grosso, cioè un cucchiaino soltanto. Tritare sottilmente il prezzemolo e tenerlo in un piattino. Mettere nel bicchiere del frullatore le mandorle e le noci e frullare per un mezzo minuto, quindi tenere da parte.
Nella padella mettere l'olio, le alici (ben lavate dal sale) e su fuoco dolce farle disciogliere usando i rebbi di una forchetta.
Quando siete quasi pronti per andare a tavola, (per la cottura finale ci vorranno poco più di sei minuti), mettere la pasta sottile nell'acqua bollente e fare cuocere per soli tre minuti. Intanto tenere da parte una ciotola con acqua calda ed un'altra con acqua della pasta. Scolare la pasta ancora dura e passarla subito nella padella, alzando la fiamma al massimo. Con un forchettone di legno, per non graffiare il fondo della padella, rimestare velocemente ed aggiungere una parte di acqua della pasta. Dopo un paio di minuti sarà stata assorbita ed allora aggiungere ancora acqua normale, NON salata. Rimestare sempre e provare la durezza della pasta. Aggiungere ora il tritato di mandorle e noci rimestando velocemente. Nel caso non fosse ancora pronta la pasta aggiungere poca acqua, quindi togliere la padella dal fuoco. Unire la buccia grattugiata dei limoni e rimestare. Cominciare ad avvolgere la prima grande forchettata nel mestolo e posizionarla sul piatto e così via.
Sopra spargere un poco di prezzemolo tritato e servire subito i piatti ai convitati.
P:S: La mandorla tritata conferisce un sapore dolce, il gheriglio di noce invece ha la pellicina amara. Mentre scrivevo questa ricetta, che ho già sperimentato, ho pensato di compensare questo amaro aggiungendo una cinquantina di grammi di uvetta sultanina, fatta rinvenire per qualche minuto in acqua calda e quindi asciugata ed aggiunta quando si unisce la buccia grattata del limone e si mescola bene il tutto.
La cottura della pasta,cioè la seconda metà di cottura, avviene sotto gli occhi di tutti ed è veloce perché il fuoco deve essere molto forte e la presenza dell'olio, unito all'acqua, fa salire ancora la temperatura.
Non è facile dosare quanta acqua sia necessaria, sia salata che NON salata. ma bisogna stare attenti perché le alici sono terribilmente salate e la pasta non deve rstare troppo bagnata!
Ma via sarete certi bravissimi e nessuno potrà criticarvi! Chi non risica non rosica !!
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