Questa volta non si tratta di una nuova specialità gastronomica dal nome strano, ma di un fattarello realmente accaduto ieri l'altro, nella periferia di una città, ai confini con la campagna.
Da tempo la polizia cercava di arrestare uno spacciatore che si intratteneva in zona e che distribuiva le sue pozioni velenose alla clientela che arrivava in auto, consegnava il pattuito corrispettivo in danaro allo spacciatore e quindi si dileguava a luci spente.
Questa volta la coppia di poliziotti giunta in silenzio si era appostata tra i cespugli e subito dopo che era avvenuto il solito scambio aveva intimato l'alt all'auto che invece a luci spente era velocemente scappata, mentre il pusher era fuggito attraverso i campi.
Dall'ansimare dei due poliziotti, il fuggitivo aveva capito che ormai gli restava poco tempo per nascondersi e così si era infilato nel pagliaio di un casolare che era nei pressi. Alla luce della luna aveva visto che per terra vi erano gettati alla rinfusa degli spaventapasseri ed allora si era rapidamente tolto il giubbino lucido e lo aveva,nascosto sotto la paglia, la sua camicia era a quadroni simile a quella dei pupazzi ed allora si era velocemente infilato nelle maniche e nel collo dei ciuffi di paglia, quindi si era gettato per terra confondendosi con gli altri manichini.
Pochi istanti dopo i poliziotti con le loro torce erano già lì e dopo un sommario sguardo al locale stavano per andare via per cercarlo altrove, quando uno dei due, inciampando in uno spaventapasseri vero, era caduto proprio su di una gamba del fuggitivo che non riuscendo a trattenere il dolore aveva gridato "ahi!"
Un istante dopo gli erano sopra e lo avevano ammanettato, sequestrandogli i denari già incassati e le dosi che ancora aveva in tasca e che stupidamente non aveva gettato via.
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