Campofranco è un Comune in provincia di Caltanissetta, in Sicilia, dove nel 1300 circa vi furono aspre battaglie tra due opposte fazioni. Non credo che il nome sia stato dato a questa focaccia da qualcuno dei governanti di allora, oppure che non abbia niente a che fare con le battaglie! E poi a quell'epoca il pomodoro non era stato ancora importato in Italia. Dobbiamo attendere che dal 1492 (scoperta dell'America) si arrivi quasi al 1600 per far sì che la popolazione si abitui all'uso del pomodoro in cucina.
Comunque è una pietanza di ottimo effetto e buonissima. Bisogna mangiarla ancora calda .
A naso credo che sia stata inventata tra la fine del 1700 e l'inzio del 1800, comunque provatela e resterete contenti.
Bisogna soltanto seguire attentamente tutte le istruzioni.
INGREDIENTI per 4/6 persone : farina gr 250; burro gr 150; uova 5; lievito di birra gr 20 (un panetto) ; zucchero 1 cucchiaio; fiordilatte gr 300 (oppure mozzarella del giorno prima perchè contiene meno liquido all'interno); prosciutto crudo affettato sottile gr 150; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai; parmigiano grattugiato gr 100; pomodori pelati gr 480; basilico 10 foglie ; aglio 1 spicchio; sale.
PROCEDIMENTO : tenere fuori dal frigo il burro, mettere la farina a fontana sul tavolo da lavoro, al centro due uova intere, il burro, un pizzico di sale ed il lievito disciolto in una tazzina di acqua tiepida (che non sia troppo calda perchè danneggerebbe l'azione del lievito).
Cominciare ad impastare con un mano, raccogliendo mano a mano la farina. Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati aggiungere altre due uova, e cominciate a lavorare con forza la pasta, sollevandola e sbattendola contro il tavolo, fino a che divenuta elastica, si staccherà in un sol pezzo. A qusto punto unite lo zucchero e impastate ancora per un minuto.
Spolverate di farina una terrina abbastanza capiente e deponetevi dentro la pasta che lievitando crescerà più del doppio.
Coprire la terrina con un tovagliolo e fare lievitare in luogo caldo per due ore.
Mentre la pasta lievita, tagliare a striscioline il fiordilatte (o la mozzarella), e tagliare a striscioline anche tutto il prosciutto; grattugiare il parmigiano.
In una padella mettere l'olio, l'aglio schiacciato con il palmo della mano, i pelati ben sgocciolati dal liquido di governo ed aperti a metà, oltre ad un pizzico di sale. Fuoco forte ed evitare di rimestare la salsa per non danneggiare i filetti dei pelati che devono restare quasi interi. Cuoere in tutto per cinque minuti, quindi togliere dal fuoco ed eliminare l'aglio.
Trascorso il tempo della prima lievitazione, tirare fuori la pasta dalla terrina e adagiarla sul tavolo da lavoro dopo averla spolverata di farina per evitare che si attacchi. Stendere appena la pasta e dividerla in due parti: un terzo e due terzi.
Imburrare accuratamente ora una teglia da forno del diametro di circa cm 20 e stendervi dentro la pasta ( i 2/3) sul fondo e formando un robusto cordone sul bordo , spianandola con due mani. Otterrete così una specie di scodella.
Stendere ora sul fondo la metà delle fettine di mozzarella (o fiordilatte), sopra vanno i filetti di pomodoro cotti. Sopra va qualche foglia di basilico fresco: se non è stagione e non ce lo avete non fa niente !!
Sopra ancora vanno le listerelle di prosciutto e un secondo strato di fettine di mozzarella.
Sopra distribuire equamente il parmigiano grattugiato.
Riprendere il terzo di pasta rimasto e con il mattarello stendere un disco e ricoprite la pizza. Pigiate il bordo del disco con il bordo della base. pizzicandolo per ben saldare il tutto, e mettere di nuovo la pizza a lievitare il luogo tiepido.
Appena la pizza sarà di nuovo cresciuta , e ci passerà circa un'ora, sbattete l'uovo rimasto in una ciotolina e con il pennello dorate tutta la superficie, con delicatezza per evitare che la pressione del pennello la faccia sgonfiare.
Mettere in forno freddo con termostato a a 170° e fare cuocere per 30/35 minuti.
Quando sarà ben cotta e dorata tirarla fuori dal forno capovolgerla (se non avete la chiusura a cerniera) e metterla sul piatto di portata.
Servirla ancora ben calda.
P.S. Io raccomando sempre di utilizzare una teglia con chiusura a cerniera pr agevolare la sformaura ed evitare danni!
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