E pensare che questa aziende spendono milioni in pubblicità per convincerci della bontà dei loro prodotti.
Avranno di certo dei macchinari modernissimi, grandi sistemi di controllo, ma quando si mette in mezzo l'elemento umano che magari vuole scalare la gerarchia e dimostrare che produce elevati redditi con il suo sistema, il grande macchinario e le grandi quantità di controlli non bastano.
E sempre se ciò non avvenga per una famosa mazzetta, dove si spacciano per pezzi di bovino cosce di cavalli (magari trottatori) che costano ben l'80% in meno !! Ciò vuol dire che 100 chili di manzo costano ad esempio euro 100 mentre 100 chili di cavallo ne costano soltanto 20 !
E poi un'altra considerazione che potrebbe avere ancora più gravi conseguenze!
Se si trattasse di cavalli che sono stati utilizzati fino ad allora per correre al trotto o al galoppo, animali giunti al termine della loro carriera, perché gli ippodromi non sono più interessanti al popolo degli scommettitori, si mangerebbe della carne che negli anni è stata riempita di sostanze dopanti.
E' vecchia la storia delle corse di cavalli negli ippodromi: secondo gli ordini dei bookmakers i cavalli venivano drogati (ora si dice dopati) sia per correre più degli altri, sia per correre meno degli altri. E ciò avveniva già qualche secolo fa.
Ma ora torniamo al nostro grave episodio. Sembra insomma che inizialmente in Inghilterra si siano accorti che negli Amburger e nelle Lasagne della Findus, notoriamente prodotti con carne bovina, vi era della carne di cavallo e forse anche di mulo.
Poi le indagini si sono allargate e si è scoperta la stessa cosa nei tortellini e nei ravioli della Buitoni - Nestlé, cioè una delle più grandi multinazionali del mondo intero !
Secondo quello che apprendiamo dalla stampa, la carne veniva macellata in Romania, dove forse i cavalli abbondavano nei campi, poi trasferita in Olanda, stoccata nei magazzini a Cipro e poi venduta ai produttori di cibo da un grossista francese.
Nel mio blog, io di frequente avverto di leggere sempre le etichette di tutto ciò che quotidianamente si compra, sia nella piccola che nella grande distribuzione, ma tante cose vengono nascoste perché fino al 2016 le etichette non saranno obbligate a spiegare ogni cosa.
Vi ricordo di stare in guardia dal pomodoro che arriva dalla PRC Repubblica Popolare Cinese, la terribile passata di pomodoro che sconsiglio sempre di acquistare, sia pure da produttori italiani. Lo capisco che è più comoda dei pelati, ma fare il trucco con i pelati è più difficile e le tentazioni di truffare il prossimo e molto forte.
E poi non dimenticate mai a casa gli occhiali e leggete sempre tutto, non vi fidate sia del grande produttore che del piccolo.
E le mozzarelle azzurre, prodotte con latte in polvere proveniente dall'Asia e dall'EST-Europa. Ricordate le mozzarella che venivano dalla Germania ???? Anche quello era un bel regalo che veniva da produttori disonesti..
Il vero problema sta nelle sanzioni: secondo la nostra legge, l'azienda viene condannata ad una multa, più o meno salata,(ma tanto poi la scaricano dalle spese) ed il funzionario disonesto magari ha qualche mese di carcere che non sconta se è la prima volta che viene condannato.
In Cina invece esiste ancora la pena di morte e lì, in questi casi, si rischia davvero la testa.
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