Sfogliando le ricette del mio libro edito dall'E.S.I. nel 2002, mi sono ricordato di questo secondo piatto che poi affiancato ad un buon riso pilaf può egregiamente servire da prima e da secondo.
In realtà quando realizzai questa ricetta dodici anni fa, non ci avevo pensato, poi stamattina - sono adesso le ore 7 - mi è sorta l'idea e quindi servendolo insieme ad un riso Basmati o Uncle Ben tenuto al caldo si risolve il pranzo o la cena.
Poi un dessert ben scelto chiuderà, senza appesantire eccessivamente i vostri ospiti, la conviviale.
Per le quantità del riso pilaf da cuocere considerate come misura una tazzina da caffè colma di riso (crudo) a testa.
In precedenza vi ho già spiegato perché preferisco i gamberoni surgelati Argentini a quelli chiamati "freschi" o talvolta malamente scongelati da tempo e rifilati all'ignaro acquirente come appena pescati.
Ma sapete come si possono facilmente riconoscere i gamberi in precedenza surgelati e poi spacciati per freschi ? I surgelati al momento della pesca, sul natante dotato di grossi frigoriferi, sono subito confezionati e chiusi in confezioni sigillate.
Da qui non si scappa. Invece quelli surgelati dopo un po' di tempo quando giungono a terra, sono ammassati alla rinfusa, e quando vengono scongelati clandestinamente dai mercanti truffaldini, e rifilati come freschi, hanno tutte le antenne spezzate, cioè non rimangono integre perché molto fragili quando surgelate.
Quindi poco prima della loro vendita, i disonesti prelevano acqua dal mare clandestinamente (è assolutamente proibito per legge ma non ho mai visto un finanziere che arresta uno dei tanti che la mattina va in riva al mare con una carriola, riempie tanti bidoni di plastica e poi va a vendere l'acqua ai negozianti) proprio per scongelare i pesci e crostacei e gli scongelati . hanno buona parte delle antenne recise. Quelli veramente freschi invece le hanno integre, anche se morti da un po' di tempo.
Ma pensate ai frutti di mare (CHE ALCUNI MANGIANO CRUDI) che per legge prima della vendita sono stati nelle vasche di stabulazione per depurarsi di eventuali microrganismi nocivi, e poi quando arrivano nel negozio del venditore di pesci, vengono immessi alla vendita ricoperti da questa acqua di mare (inquinata ovviamente) che provvede in pochi minuti ad infettare loro stessi nel giro di pochi minuti, per dimostrare al cliente che passa, che sono ancora vivi !
INGREDIENTI per 6 persone : gamberoni gr 1500 (3 confezioni da gr 500/cad); cipolla gr 100; carote gr 100; sedano 2 coste; zucchine gr 1000; bacche di ginepro 12; concentrato di pomodoro italiano 1 cucchiaio raso; farina 2 cucchiai colmi; burro gr 50; panna di latte fresco gr 200 (senza conservanti né UHT); dado per brodo vegetale 1; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; vino bianco secco 2 bicchieri; Curry 1 cucchiaino colmo; sale.
PROCEDIMENTO : tritare insieme finemente le cipolle, le carote, il sedano, le bacche di ginepro e mettere il tutto con l'olio a soffriggere per 5 minuti in una ampia padella, aggiungere un bicchiere di vino e togliere dal fuoco.
Scongelare in acqua corrente i gamberoni, asciugarli con carta da cucina e metterli in padella su fuoco alto a soffriggere per 5 minuti rigirandoli più volte.
Togliere dal fuoco, tirarli su con due forchette e metterli in un piatto a raffreddare, quindi sgusciarli ed eliminare il budellino nero del dorso. Tagliare i gamberoni in tre pezzi e tenerli da parte.
Rimettere nella padella con il soffritto i gusci e appena 5/6 teste (altrimenti danno un sapore amarognolo alla pietanza a causa del fegato contenuto nel carapace), aggiungere l'altro bicchiere di vino, uno di acqua e fare cuocere a fuoco forte per altri 10 minuti. Togliere dal fuoco e mettere gusci, verdure e fondo di cottura nel passaverdure e fare cadere il "passato" in un tegame pulito.
Aggiungere ora la panna, il concentrato di pomodoro, il dado sbriciolato, il Curry, disciogliere in un (100 cc) bicchiere di acqua la farina e su fuoco dolce fare cuocere il tutto per 5 minuti rimestando velocemente. Aggiungere i gamberoni già tagliati in tre pezzi e cuocere ancora per 2 minuti, quindi togliere dal fuoco ed aggiustare di sale.
Lavare le zucchine, spuntare le due punte, tagliarle a rondelle oblique, tutte di uguale spessore e scottatele in acqua salata soltanto per 2 minuti, quindi scolatele.
Imburrate il fondo ed il bordo di una pirofila che poi porterete in tavola, e disporre un primo strato di zucchine sul fondo e sul bordo, simmetricamente. al centro vanno i gamberoni con il loro fondo di cottura, disponetevi sopra le restanti rondelle di zucchine e distribuire su questo ultimo strato il burro a fiocchetti.
Poco prima di andare a tavola preparare il riso pilaf e poi accendere il forno a 200° e mettere la pirofila in forno quando ha raggiunto la temperatura per soli 10 minuti, quindi portare in tavola, servendo contemporaneamente riso e gamberoni.
Nessun commento:
Posta un commento