sabato 20 aprile 2013

LA CAPONATINA DI MELANZANE, PEPERONI, CIPOLLE, POMODORO, CAPPERI, OLIVE VERDI, ZUCCHERO E ACETO.

Il 7 marzo del 2011  ho messo qui la ricetta della Caponatina della Sicilia Orientale, uno dei piatti più gustosi, genuini e abbastanza semplici, sempre presente nei miei ricordi di fanciulletto, di adolescente ed ora di non più giovane.

Oggi ho preparato ben cinque chili di questo piatto di mezzo , che può anche considerarsi un secondo piatto, e che richiama anche una buona quantità di pane, data la sua particolare succulenza.

E' una pietanza" AGRODOLCE " , ricordo ancora della dominazione araba durata in Sicilia tanti decenni. E poi nella Sicila Occidentale è diversa, mi sembra che lì sia realizzata senza peperoni, se non ricordo male, ma comunque ottima anche quella.

Si conserva in frigo per diversi giorni, si mangia anche fredda, ed in alcuni casi la si conserva in barattoli di vetro colmi fino all'orlo e ben chiusi e poi bollita ed in seguito fatta raffreddare  per evitare che nel tempo abbia a danneggiarsi.

Vi consiglio viovamente di andare a leggere qusta ricetta e poi seguite il mio consiglio e preparatela, rifinendola con aceto e zucchero, dosato secondo il vostro gusto.

venerdì 19 aprile 2013

CAPELLINI ALLE ACCIUGHE , FONTINA E TUORLI D'UOVO. UN PRIMO PRONTO IN CINQUE MINUTI DAVVERO !!

Di continuo alla ricerca di una pietanza diversa dalla solita pasta col pomodoro , veloce e gustosa,  ecco a voi questi capellini che certamente incontreranno il vostro favore.
Basta il tempo che l'acqua bolla e che i capellini siano cotti al dente ed il piatto è pronto!!

INGREDIENTI  per 4 persone :  capellini gr 500; filetti d'acciuga 6; fontina a fettine gr 120; tuorli d'uovo 3; burro gr 50; sale.

PROCEDIMENTO  :  mettere sul fuoco l'acqua salata per la pasta. Intanto in una ciotola sbattere i tre tuorli, aggiungere la fontina tagliata a minuscoli pezzetti.
In una padella che dovrà in seguito contenere anche tutti i capellini cotti, mettere il burro e su fuoco dolce fare sciogliere i filetti d'acciughe; dopo due minuti togliere dal fuoco ed aggiungere il contenuto della ciotola., rimestando velocemente.

Mettere i capellini nell'acqua che bolle e dopo un paio di minuti scolateli (devono essere al dente), tenendo da parte una mezza tazza di acqua della pasta.  Trasferite subito i capellini nella padella, alzate la fiamma, rimestate bene bene velocemente, aggiungete l'acqua della tazza e cuocete per tre minuti a fuoco forte.

Trasferite la pietanza nel piatto di portata e servitela subito.

UNA ORIGINALE TORTA DI RISO, FORMAGGI E ZUCCHINE COTTE AL FORNO

Devo essere sincero: ho trovato questa ricetta e non ho avuto ancora il tempo di provarla. Lo farò nei prossimi giorni, ma intanto voglio proporvela perchè mi sembra abbastanza diversa dalle normali torte salate. Sembra più una focaccia ripiena di zucchine, uova, formaggio, riso crudo, e credo debba essere davvero buona.  Anche quando si è raffreddata.

INGREDIENTI  per  4/6 persone:  per la pasta :  farina  gr 200, burro ge 100; acqua fredda 2 cuchiai; sale un pizzico.
Per  il ripieno :  riso gr 100; zucchine gr 500; formaggio grana grattugiato gr 100; formaggio fontina gr 100 (a sottili fettine);
uova  2; sale e pepe (se gradito).

PROCEDIMENTO  :  imburrare e infarinare una pirofila rettangolare cm 20 per 30 circa.  Sul piano da lavoro mettere la farina, al centro il burro a pezzetti tirato fuori dal frigo da un pò di tempo, un pizzico di sale. Mescolare il tutto, poi formando una piccola fontana mettere al centro i due cucchiai di acqua e mescolare ancora, poi impastando per due minuti  formando una palla.  Mettere la pasta a riposare per almeno 30 minuti, intanto lavare le zucchine, asciugarle, spuntarle ai lati ed affettarle.
 Accendete il forno con termostato a 190° .

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In una terrina sbattere le due uova, aggiungere il grana grattugiato, il riso crudo, le fettine di zucchine e mescolare bene.

Riprendere la pasta ; dividerla in questo modo. Due terzi ed un terzo. Con il pezzo più grande stendere una sfoglia veloce e foderare fondo e bordo della pirofila da forno (già  imburrata e infarinata).  Versare all'interno il ripieno già preparato, pareggiandolo. Sopra distribuire ordinatamente le fettine di fontina.

 Poi con il resto della pasta stendere un'altra sfoglia e formare il coperchio, saldandolo bene al bordo con dei pizzichi.  Spennellare il coperchio con il poco uovo rimasto certamente nella terrina.

Mettere in forno già caldo a 190° per 60 minuti, poi alzare il termostato a 220° per cinque minuti, per far dorare la superficie.

Fare raffreddare per almeno venti minuti e servirla. Ottima anche fredda o tiepida.

mercoledì 17 aprile 2013

MEZZI PACCHERI AL FORNO CON PEPERONI, AGLIO, OLIVE, CAPPERI E PANGRATTATO

Si cerca sempre di più una pietanza diversa dal normale, limitando per quanto possibile il fuori-stagione o il lungo chilometraggio, ma non sempre i due desideri coincidono e quindi eventualmente ci si può limitare ad acquistare i peperoni già arrostiti che si trovano in barattolo, evitando anche di sporcarsi le mani per arrostirli e poi pulirli dalla pelle annerita.

Comunque i peperoni coltivati in Sicilia sono quasi sempre presenti sul banco verdure.

Se non volete chiudere un occhio sul problema primizia, allora tenete da parte la ricetta e tiratela fuori in Primavera inoltrata , altrimenti cucinatela.

INGREDIENTI  per 4 persone :  mezzi paccheri o maccheroni mezzani gr 350; peperoni freschi  gr 1000; olio extra vergine d'oliva 10 cucchiai; aglio 2 spicchi;  pangrattato 4 cucchiai colmi; capperi sotto sale ben lavati ed asciugati gr 50; olive nere denocciolate  e tagliate a pezzetti 12; prezzemolo 1 ciuffo; origano secco 1 cucchiaino; acciughe salate  6 filetti; sale.

PROCEDIMENTO  :  lavare i peperoni, asciugarli con carta da cucina, metterli sulla fiamma per bruciacchiare la pelle , rigirarli ogni tanto ed infine spelarli accuratamente. Eliminare il torsolo ed i semi e ridurli a sottili listerelle.

In un'ampia padella, che poi potrà anche contenere tutta la pasta lessata, mettere l'olio, uno spicchio d'aglio, farlo imbiondire, poi aggiungere, abbassando la fiamma al minimo, i peperoni, il pangrattato, le olive tagliuzzate, il secondo spicchio d'aglio tritato sottilmente, i capperi, i filetti di acciughe, il prezzemolo tritato e fare soffriggere per 10 minuti rimestando. Aggiungere l'origano, rimestare ancora, togliere dal fuoco ed eliminare l'aglio intero già soffritto.

Lessare in acqua salata la pasta, scolarla ben al dente e passarla in padella. Alzare la fiamma e farla insaporire per altri 5 minuti nel condimento.

Oliare una pirofila - che poi porterete in tavola - trasferire tutta la pasta ben condita, pressandola leggermente.

Poco prima di andare a tavola  accendere il forno portandolo a 200° infornare la pirofila per 10 minuti, quindi servire i mezzi paccheri ben caldi.

P.S.  Portare in tavola la formaggiera con pecorino grattugiato misto a parmigiano grattugiato.

venerdì 12 aprile 2013

PERICOLO ANISAKIS - UN PARASSITA DEI PESCI DA NON SOTTOVALUTARE -

Nei periodi passati mi sono spesso occupato del pericolo che può correre la salute dei  miei lettori, dalla aumentata presenza di questo parassita dei pesci che se ingerito può portare anche a gravi conseguenze.

Avevo poi invitato i miei lettori a segnalarmi eventuali presenze del parassita da loro rilevate ed infatti la scorsa settimana una simpatica lettrice mi ha inviato una mail avvertendomi di avere trovato il simpatico ....ospite in un filetto di RANA PESCATRICE, noto anche come CODA DI ROSPO.
Per fortuna lo aveva cotto a puntino prima di servirlo al proprio figlioletto ! E così la ho rassicurata e la ho invitata a scrivermi ancora.

Rispetto la privacy della mia lettrice e non vi riporto ovviamente il nome, comunque  rinnovo l'invito ad inviami una e-mail al mio indirizzo che è il seguente sergiocorbino@gmail.com, nel caso simili incontri abbiano ancora a verificarsi.

Quindi non mangiate pesci crudi, o marinati,  ma cotti con temperatura interna che raggiunga almeno i 60° e quindi presumibilmente in esterno i 120°,   oppure che siano stati "abbattuti" in freezer a meno 20° per almeno 24 ore.

Aspetto notizie e grazie per la collaborazione!

P:S:  Sul motore di ricerca, sulla prima pagina in alto a destra del mio blog potrete ricercare le notizie sull'ANISAKIS.
         E' sempre meglio essere ben informati prima di mangiare un SUSHI, oggi tanto di moda !!!

giovedì 11 aprile 2013

ORECCHIETTE LARGHE ALLE CIME DI RAPE , SALTATE IN PADELLA : UN CLASSICO PRIMO PIATTO PUGLIESE

Quasi tutto l'anno è possibile realizzare questo semplice primo piatto di orecchiette, chiamate anche  orecchiette larghe o strascinate , proprio per la particolare forma che viene impressa dal pollice dell'operatore (o operatrice) al tocchetto di pasta sul ripiano di legno dove si lavora la pasta.

 L'orecchietta poi viene lasciata all'aria, possibilmente al sole e dopo poche ore è già pronta per essere mangiata. L'importante è che sia impastata con acqua e semola di grano duro, proprio quel cereale che viene coltivato nei campi della Puglia.

E poi le cime di broccoli possono essere dolci o amare, a seconda della terra in cui sono coltivate o del tipo di semenza o ancora del periodo dell'anno.

INGREDIENTI   per 4 persone:    orecchiette gr 400; cime di rapa gr 600 (già pulite, eliminando le foglie troppo dure ed i rametti troppo spessi); olio extra vergine d'oliva 8 cucchiai; aglio 2 spicchi; filetti di acciughe salate  6; sale, peperoncino forte (se gradito).

PROCEDIMENTO  :  lavare le cime di rape, metterla in unapentola con acqua ed un pizzico di ale e derle una sbollentata veloce, quindi fare scolare bene l'acqua. Con le forbici taglirle a pezzi e metterle in una ampia padella , di dimensioni tali da poter poi contenere il condimento e tutte le orecchiette. Aggiungere l'olio, l'aglio, il peperoncino e fare soffriggere a fuoco medio per 25 minuti, rimestando ogni tanto.
Tagliare a pezzetti i filetti di acciughe ben dissalate e aggiungerli in padella, rimestare bene e togliere dal fuoco.
Poco prima di andare a tavola cuocere in acqua salata le orecchiette, scolarle ben al dente , passarle in padella e su fuoco fort rimestare per due minuti, facendole cosìinsaporire per bene. Eliminare l'aglio, il peperoncino e trasferiere subito la pietanza nel piatto di portata, quindi servirle subito.

P.S.  Mettere in tavola una formaggiera con del pecorino grattugiato. Qualcuno dei vostri commenali logradirà certamente.

LA RIVOLTA DEGLI CHEF FRANCESI. DICHIARANO GUERRA AI TROPPI PRECOTTI E DANNO VITA ALLA DENOMINAZIONE "RISTORANTE DI QUALITA'"

Due giorni fa, dovendomi recare a Sorrento presso la sede dell'Università della Cucina Mediterranea, sull'autostrada mi trovai in coda ad un grosso furgone che recava sulla chiusura posteriore la scritta: "Semilavorati per  pasticceria & panifici."

I nostri fornitori abituali, si adeguano quindi ad una tendenza , per motivi di risparmio di tempo e di risorse, a quanto già da anni avviene nelle nostre case. Ricordiamo che negli anni '50 la "pasta fresca" , cioè i tagliolini, le lasagne, gli gnocchi, i tortellini, e così via, si faceva quasi tutta tra le mura domestiche; oggi soltanto il 4% della pasta fresca si fa in casa, come una volta. Il resto è acquistato già pronto.


E che dire di una pasta sfoglia o di una pasta frolla, disponibile sul banco frigo del supermercato,  per preparare una crostata dolce o una pizza salata ?   Ma come la volete, rotonda, quadrata  o rettangolare, basta scegliere.......e poi chiudete un occhio, anzi tutti e due,  sugli ingredienti, sui grassi spesso idrogenati, sui coloranti, sui conservanti, sui ritardanti, sui glucosanti.    L'importante è poi affidarsi..... ai Santi!!!

Mi tornò allora in mente cosa avevo  letto su "Il Corriere della Sera" di qualche giorno prima: Il celebre cuoco francese pluristellato Michelin ALAIN DUCASSE aveva dichiarato che : "Sui 150 mila ristoranti francesi, il 75%  si limita ad offrire "piatti industriali, preconfezionati" mentre gli altri lottano per riuscire a proporre prodotti freschi, di produzione propria."

Il grande chef  tre stelle e altri celebri cuochi da Paul Bocuse a Joel Robuchon, riuniti nel  "Collège culinaire de France" hanno presentato ieri la nuova denominazione "Restaurant de qualité" : una placca in smalto messa all'entrata dei locali francesi che indicherà che lì non ci si limita a riscaldare pietanze precotte.

Infatti negli ultimi anni la cucina francese è stata messa spesso sotto accusa a causa delle critiche piovute da molte parti sul livello medio dei ristoranti francesi, perchè la produzione industriale  sta togliendo sempre più spazio a quella artigianale.

Non sono molti - continua l'articolo del Corriere - che hanno  una vera cucina con chef, assistenti, e magari un pasticciere addetto ai dessert.
Spesso le tante (di numero)  pietanze offerte sul menù del locale, sono comprate dai grandi distributori all'ingrosso, come METRO, DAVIGEL o TRANSGOURMET, specializzati nell'offerta di prodotti già pronti per essere portati in tavola.

Ed allora ecco perché ci si accorge  che il famoso "confit de canard" , il "boeuf bourguinon" o la "tarte tatin" abbiano lo stesso sapore in tanti diversi locali.

Insomma gli chef francesi seri, cercano in questa maniera di salvaguardare la reputazione della Francia come luogo del savoir vivre !  

I cuochi del "Collège culinaire de France" pensano che oggi circa 10 mila ristoranti francesi potrebbero chiedere ed ottenere la targa.
                                                                                                      


venerdì 5 aprile 2013

TENERE E DELICATE BISTECCHINE DI FILETTO DI BUE RIPIENE

E' una pietanza da riservare per particolari occasioni dato l'elevato costo del filetto rispetto agli altri tagli di carne, ma poi riflettendoci non costa più di un piatto a base di pesce !!!

E' poi un piatto da intenditori e da persone che amano le cose tenere e saporite.
Quindi se volete conservarvi questa ricetta per una importante occasione mettetela in evidenza, oppure se avete davvero voglia di provarla per i vostri amici accingetevi a cucinarla.

Ricordatevi comunque sempre che cucinare per chi si vuol bene è un vero atto di amore!

INGREDIENTI    per 6 persone : filetto di bue 6 fette spesse cm 3; burro gr 100; fontina gr 100; prosciutto crudo gr 50; pangrattato 6 cucchiai;  salsa Ketckup 2 cucchiai; vino bianco secco cc 50; stecchini di legno 12; sale (pochissimo).

PROCEDIMENTO  :  dal macellaio, quando acquistate la carne, fatevi praticare nello spessore di ogni singola fetta una incisione, ottenendo così una tasca.
Introducetevi in ognuna di esse una fettina di fontina ed una di prosciutto, fermando l'apertura con due stecchini.
Fondete in una padella metà del burro e bagnatevi i due lati di ogni fetta, passandole poi nel pangrattato messo in un piatto fondo.  Schiacciate nel pangrattato ogni lato delle fetta, con il palmo della mano e poi scrollate via delicatamente il pane in eccesso e sistematele in un piatto piano, senza sovrapporle. Spruzzatevi sopra appena un pizzichino di sale fino.

Al momento di andare a tavola sistemate tutte le fette nella padella, sempre senza sovrapporle, aggiungete il resto del burro, accendete la fiamma media e date una prima scottata alla carne sui due lati, rigirandola delicatamente senza danneggiare la impanatura, poi alzate la fiamma e versatevi di lato (non sopra)  il vino nel quale avrete disciolto i due cucchiai di salsa rubra e cuocete ancora per 5 minuti, riversando con un cucchiaio il fondo di cottura sui filetti per farli insaporire.

Trasferite nel piatto di portata i sei filetti e serviteli con il loro fondo di cottura.


P.S.  Per aggiungere un ulteriore tocco di cura alla pietanza, perché non mettere per 5 minuti il piatto di portata (VUOTO, si intende)  nel forno acceso a 100° servendo così i filetti in un piatto caldo? I vostri commensali, da buoni intenditori, lo apprezzeranno !!  E come contorno un'insalata fresca mista condita con sale, olio e poco aceto.

mercoledì 3 aprile 2013

COSTOLETTE DI MAIALE AI PISELLINI PRIMAVERA E POLPA DI POMODORO

Le costolette di maiale sono sempre un poco rigide e dure. Cucinandole secondo questa mia ricetta si riesce a farle ammorbidire abbastanza, insaporendole con i pisellini Primavera surgelati e la salsa di pomodoro. Vi consiglio di provarle.

INGREDIENTI    per 6 persone : costolette di maiale con l'osso 6 (circa gr 1300); pisellini Primavera surgelati gr 450; polpa di pomodoro o pelati gr 200; cipolla gr 100; carota 1; sedano 1 costa;  prezzemolo 1 ciuffo; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; vino bianco secco cc 100;  dado da brodo vegetale 1; sale.

PROCEDIMENTO  :  salate appena un pò sui due lati le costolette ed in una larga padella (dovranno entrarci tutte e sei senza sovrapporsi) mettete l'olio e cuocetele sui due lati a fuoco medio per 10 minuti, rigirandole, quindi tiratele su con una fochetta e mettetele da parte.
Tritate insieme la cipolla, la carota, il sedano, il prezzemolo ed aggiungetelo alla padella, mescolandolo al fondo di cottura delle costolette. Rosolate il trito per 5 minuti, poi rimettevi dentro le costolette,  bagnatele con il vino, fatelo evaporare aggiungetevi il pomodoro, i pisellini, unitevi un bicchiere d'acqua con il dado sbriciolato dentro e con il coperchio cuocete
a fuoco medio per 10 minuti, poi scoprite.

Aggiustate eventualmente di sale, cuocete altri 10 minuti, trasferendo la portata  nel piatto di servizio.

P.S.  Nel caso al termine della cottura, fosse presente nella padella un eccesso di liquidi, per poter ovviare all'inconveniente è sufficiente mettere un cucchiaio raso di farina in un passino sottile, spargerla sulla pietanza e rimestare per due minuti, sempre tenendola sul fuoco.  La farina a contatto del liquido caldo si gonfierà e si trasformerà in crema. Due minuti saranno sufficienti per cuocerla a puntino, conferendo una simpatica plasticità alle costolette.

ROSETTE DI PANE RIPIENE DI COZZE E ALICI FRESCHE E RIFINITE AL FORNO = UN SIMPATICO E ORIGINALE ANTIPASTO

Dodici anno or sono avevo dato alle stampe un libretto con "88 primi piatti di pasta", poi l'anno successivo avevo stampato il secondo volume della breve collana, con "88 ricette di secondi piatti".  Non ricordo con estrema prescisione
l'origine di tutte queste mie ricette, forse le avevo in precedenza inserite su di un settimanale finanziario per il  quale avevo  curato per tre anni la rubrica gastronomica dal titolo "un menù la settimana" ,  ma da dove fossero state originate tutte, giuro di non riuscire oggi a  ricordarlo. Gli anni passano anche per me, quindi sono scusato !!

Comunque ritornando a noi, oggi avevo ripreso in mano questo libretto e mentre aspettavo il ritorno di mia moglie, andata in giro a fare commissioni, da buon autista paziente  seduto in auto, stavo rileggendomi alcune interessanti ricette e mi era saltata agli occhi proprio questa qui.

Per questo motivo mi accingo a scriverla e poi uno di questi giorni la riproverò davvero, come ero solito fare un tempo.

INGREDIENTI  per 6 persone:  cozze gr 1000; alici fresche gr 300; panini a forma di rosetta 8 (capita spesso che qualcuno vorrà ripetere l'assaggio); aglio 1 spicchio;  prezzemolo 1 ciuffo; menta 10/12 foglie; acciughe salate 2 filetti; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai;  capperi sotto sale 1 cucchiaino; aceto 1 cucchiaino; sale.

PROCEDIMENTO :  lavare le cozze, metterle in una pentola senza acqua e con il coperchio farle aprire su fuoco forte per 10 minuti. Toglierle dai gusci, eliminare quelle che NON si sono aperte (potrebbero essere morte da un pezzo e talvolta piene di fango che potrebbe rovinare tutta la pietanza). Filtrare il liquido di risulta mettendo un piccolo batuffolo di ovatta in un imbuto, e tenerlo da parte.
Eviscerare le alici fresche, eliminando le teste, e lavandole sotto acqua corrente. Eliminare anche la lisca centrale.

In un tegame mettere metà dell'olio, il liquido filtrato, farlo evaporare a fuoco forte per 5 minuti, e poi cuocere a fuoco dolce i filetti di alici fresche, rimestando delicatamente, per 5 minuti. Togliere dal fuoco.

Tritate insieme l'aglio, il prezzemolo, la menta, le acciughe salate, i capperi (ben lavati ed asciugati), il resto dell'olio e l'aceto. Mettere questi aromi in un'ampia ciotola, adagiarvi dentro le cozze e le alici scottate e rimestare lentamente per fare insaporire il tutto.

Tagliare la parte superiore delle rosette, togliendo un pò di mollica .
Poco prima di andare a tavola, distribuire in parte uguale tutto il contenuto della ciotola nelle mezze rosette, oliare una pirofila (che poi porterete in tavola) e sistematevi dentro le rosette ripiene, ma senza i coperchi.
Infornare per 10 minuti a forno già caldo a 140°, poi coprirle con  i coperchi e portarle in tavola.

UMIDO DI MAIALE ALLE VERDURE = UN PIATTO UNICO PER UNA CENA DI PRIMAVERA

Siamo arrivati alla Primavera, ma la sera la temperatura non è ancora abbastanza mite, quindi un pietanza come questa va ancora bene. Vale come primo e secondo. E poi è sufficiente una bella insalata fresca, con gherigli di noci, qualche tocchetto di Emmenthal o di Fontina, un paio di arance affettate (senza la buccia ovviamente), un finocchio ben lavato e tagliato a rondelle, per completare la conviviale. E poi qualcuno avrà preparato un dolce oppure saranno sufficienti dei cantoncini toscani da bagnare nell'ultimo bicchierino di vin Santo o di Malvasia, da bere alla salute del novello Papa Francesco.

INGREDIENTI  per 6 persone:  costine di maiale (chiamate anche spuntature) gr 800; salsiccie fresche gr 800; cavolo-verza 1 medio; cavolfiore 1 medio;  carote gr 100; patate gr 500; cipolle gr 250; coste di sedano 2; vino bianco secco cc 100; bacche di ginepro 12; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai; dado da brodo 1; sale.

PROCEDIMENTO  :  lavare il cavolo, foglia per foglia, eliminare il torsolo e sbollentarlo in acqua salata per 5 minuti.
Scolare le foglie tirandole su con una schiumarola, ma non gettare via l'acqua di cottura. In quella stessa acqua mettere il cavolfiore tagliato a piccoli pezzi. Sbollentarlo e cuocere per 10 minuti conservando ancora l'acqua di cottura. Sbucciare le patate, tagliarle a piccoli tocchetti e sbollentarle per 10 minuti nella stessa acqua di prima.
Scolarle e finalmente gettare via l'acqua.

Tritare insieme le cipolle, le carote, il sedano e mettere il trito in una casseruola con l'olio e fare soffriggere a fuoco dolce per 5 minuti. Aggiungere ora le salsiccie, le costine di maiale, le bacche di ginepro , rimestare a fuoco medio e dopo altri 5 minuti bagnare con il vino.

Aggiungere ora le foglie di cavolo-verza tagliate a striscioline, il cavolfiore e pezzetti, le patate, il dado, mezzo litro d'acqua calda e con il coperchio fare cuocere per 15 minuti. Poi scoprire e punzecchiare le salsiccie e continuare la cottura fino a che il liquido non si è quasi del tutto asciugato.

Servire la pietanza ben calda.  Non ho messo nè pepe nè peperoncino. Non piace a tutti !!
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