sabato 30 novembre 2013

CROSTATA ALLA CREMA PASTICCIERA : NIENTE DI DIFFICILE, MA ANZI UN SUCCESSO GARANTITO ! CI AVVICINIAMO AL NATALE E' MEGLIO SPERIMENTARE ADESSO I NOSTRI DOLCI . BEN VENGA IL PANETTONE, MA CI VUOLE BEN ALTRO PER CONTENTARE TUTTI !!

RICORDATE CHE NEI  DOLCI DA VOI PREPARATI  NON VI SONO GRASSI IDROGENATI, NE' CONSERVANTI, NE' COLORANTI, NE' EDULCORANTI, NE' RITARDANTI !

ANCHE IO ADORO IL PANETTONE, MA POI MI RICORDO CHE INIZIANO A PREPARARLI A PASQUA......., E NOI LI MANGIAMO A NATALE ....!!  E COMUNQUE LO MANGIO LO STESSO !

INGREDIENTI   per 6 persone  : per la pasta frolla: farina gr 250; burro gr 150;  zucchero gr 100; tuorli d'uovo 2; 1 pizzico di sale.
Per la crema :  latte fresco intero cc 500; farina gr 45; zucchero gr 150; tuorli d'uovo 4; la buccia di 1 limone.

PROCEDIMENTO  : mettere fuori dal frigo, almeno un'ora prima di iniziare la preparazione, sia il burro che le uova ! Preparate la frolla:  disporre la farina a fontana e nel mezzo mettere lo zucchero, il sale, il burro a pezzetti (si amalgamerà più velocemente), i tuorli e iniziare a mescolare con le punte delle dita, poi con le due mani. Impastare velocemente evitando che la pasta si riscaldi troppo, quindi formare una palla ed attendere 30 minuti per fare riposare la pasta, (all'interno della quale avverranno delle trasformazioni degli amidi della farina che a voi non devono importare per niente. Fate finta di non saperlo, ignorateli !)

Preparate ora la crema : lavare accuratamente il limone e ricavare la buccia evitando di intaccare la polpa (altrimenti il latte quaglierà immediatamente e sarà da buttare via). In una pentola con il manico mettere il latte, lo zucchero, la farina, rimestare bene per farla bagnare e poi aggiungere i tuorli e la buccia di limone. Cuocere su fuoco dolce rimestando sempre, con tanta pazienza perché, prima o poi , inizierà a rapprendersi.  NON fermarsi mai, e quando sarà diventata abbastanza solida, togliete la pentola dal fuoco e continuate a rimestare per un minuto perché il fondo bollente continua la sua opera di cottura. ELIMINARE LA BUCCIA DEL LIMONE !

Imburrare ed infarinare la teglia facendo cadere la farina in eccesso.

Riprendere allora la pasta frolla e stendere una sfoglia con  l'aiuto del mattarello e di due fogli di alluminio da cucina: eviterete che si attacchi al piano da lavoro ed al mattarello. Eliminare uno dei due fogli e trasferire la sfoglia sulla teglia rotonda, aggiustandola con le dita per farla aderire sia al bordo che al fondo. Eliminare la pasta in eccesso e tenerla da parte.
Versare dentro tutta la crema ormai raffreddata e pareggiarla.
Se vi è rimasta della pasta formate con la mani delle strisce e guarnite la crema formando una griglia.

Accendere il forno con termostato a 190° e quando il forno è caldo infornare la teglia per 50 minuti.

Toglierla dalla teglia quando si è raffreddata per evitare rotture e spolverarla di zucchero a velo..

Vi consiglio di utilizzare in questi casi la teglia con il bordo asportabile, per evitare problemi.

LA TORTA CAPRESE, CON MANDORLE E CIOCCOLATO FONDENTE : RICETTA RICHIESTA DA UN LETTORE

Il mio "motore di ricerca" da un paio di giorni non vuole funzionare. Non so cosa gli abbia preso, forse sarà il freddo, insomma non riesco più a sapere se una ricetta la ho già messa o no sul blog. Sono più di mille fino ad ora e non posso ricordarle tutte. Vedrò di aggiustare la situazione al più presto, ma intanto uno di voi, mi ha chiesto la ricetta della Torta Caprese, che devo confessarvi a me non piace per niente !!

Ed allora per non scontentare uno dei lettori più affezionati, di cui non dirò il nome, metto qui di seguito una vecchia ricetta scovata in un polveroso foglio ingiallito della Caprese, le cui origini credo NON abbiano  niente in comune con  l'isola di Capri.

Provate a farla e poi, se avete tempo, mandatemi un commento in calce alla mia ricetta. Vi ho già detto che a me non piace per niente. Forse mangiandola con sopra della panna montata fresca riuscirei a mandarla giù !!
Un giorno farà questa prova.

INGREDIENTI  per 6/8 persone:  burro gr 250; zucchero gr 250; mandorle sgusciate e sbucciate gr 250 (1); cioccolato fondente gr 150; uova 6; sale fino 1 pizzico. Necessaria una teglia rotonda da cm 25 di diametro e della carta da forno.

PROCEDIMENTO :  innanzitutto tirare fuori dal frigo, un'ora prima di iniziare, sia il burro che le uova !!
In una ciotola mettere insieme il burro e lo zucchero e usando un cucchiaio lavorare per 3 o 4 minuti con forza per montarli insieme. Mettere nel tritatutto la cioccolata e le mandorle e ridurre il tutto a polvere in un paio di minuti.  Aggiungere all'impasto di burro e zucchero i tuorli, uno alla volta, mi raccomando, facendoli incorporare mescolando accuratamente.  Aggiungere ora il pizzico di sale e le mandorle e la cioccolata tritata e mescolare ancora bene. Montare a neve ferma gli albumi e incorporarli mescolando il composto molto lentamente, da sotto in sopra, per evitare che si smontino.

Imburrare la teglia rotonda da forno e foderarla con carta da forno, quindi versarvi dentro il composto. Si pareggerà da solo nel giro di due minuti.

Accendere il forno posizionando il termostato a 180° e quando avrà raggiunto la temperatura, infornare la teglia. Cuocere per un'ora, tirarla fuori e sformare quando si sarà raffreddata.


(1) nota: se avete in casa delle mandorle sgusciate ma NON pelate, basterà immergerle per qualche minuto in una tazza di acqua bollente e poi schiacciarle tra le dita. La pelle marrone verrà via facilmente.

Le mandorle sono un alimento molto energetico: contengono un'elevata quantità di sali minerali e poi un'alta percentuale di fosforo e di calcio, nonché di ferro, rame e magnesio.
La notevole presenza di fibre facilita il transito intestinale, quindi mangiatele tutti i giorni, ma con parsimonia.

giovedì 28 novembre 2013

TARTELLETTE DI PASTA FROLLA CON MELE ED UVETTA SULTANINA ED ALTRE CON RICOTTA, UOVA, ZUCCHERO DI CANNA E CANNELLA . IN OCCASIONE DLLE PROSSIME FESTE DI NATALE, PERCHE' NON VARIARE, AL POSTO DEI SOLITI DOLCI ???

Sono necessari degli stampini a forma di piccolo calice aperto e poco profondo (cm1) del diametro di cm 4/5 cm.
Cuociono velocemente e possono essere degli ottimi dolcini da offrire come dessert o per un the del pomeriggio, o come suggerivo nel titolo, perché non provarli adesso e poi sostituirli ai soliti dolci natalizi??


INGREDIENTI  per 6/8 persone:  per la pasta frolla:  farina gr 400; burro gr 200; zucchero 120; tuorli d'uovo 2.  Per il ripieno della prima ricetta: mele 3; uvetta sultanina gr 50; limone 1; zucchero gr 50. Per la seconda: ricotta gr 250; zucchero di canna gr 100; uovo 1; cannella in polvere 1 cucchiaino raso; cedro candito gr 100.

PROCEDIMENTO  : tenere il burro fuori dal frigo un'ora prima di iniziare. Sul piano da lavoro mettere a fontana la farina, al centro mettere il burro a pezzetti, lo zucchero, i tuorli e mescolare con le dita prima  poi con le mani manipolando per poco tempo la pasta.(Se necessario aggiungere uno o due cucchiai di acqua) Formare una palla e farla riposare mentre preparate il ripieno.

Lavare le mele, sbucciarle e tagliarle a metà. Eliminare il torsolo e tagliate le metà a quarti, quindi ridurli in minuti pezzi. Metterli in una ciotola con il limone e lo zucchero per evitare che si anneriscano. Mettere a rinvenire l'uvetta in una ciotolina con acqua calda; dopo 30 minuti scolarla.

Riprendere la pasta frolla, stendere una sfoglia da mm 2 di spessore e foderare tutti gli stampini (1). Una metà riempirli con le mele, l'altra con il ripieno che adesso vi descriverò.  Mettere dentro ognuno un  cucchiaino di mele (tenute a bagno con il composto di limone e zucchero) e sopra tre o quattro chicchi di uvetta.

Andiamo all'altro ripieno: tagliare il cedro candito a minuti pezzettini. In una ciotola mettere la ricotta, lo zucchero, rimestare ed aggiungere l'uovo.
Aggiungere un piccolo pizzico di sale fino, aggiungere il cedro candito.  Rimestare ancora . Mettere un paio di cucchiaini  di questo impasto in ogni tartelletta e con il passino dello zucchero a velo, spolverare il composto di polvere di cannella.

Mettere in forno a 140° per 10/15 minuti, controllando che non si brucino.

Tirare gli stampini fuori dal forno e farli raffreddare. Sformare le tartellette con delicatezza, per evitare rotture e sistemarle in un vassoio di portata.


(1) nota: è consigliabile, per stendere facilmente la pasta frolla, dividerla in 4 pezzi. Poi mettere un pezzo tra due fogli di alluminio e stendere con il mattarello. Poi distaccarne un pezzo e foderare uno stampino alla volta. La frolla si salda agevolmente con la pressione delle dita, lo saprete già certamente!!.
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mercoledì 27 novembre 2013

LA PASTA E PATATE MISTA GUARNITA CON IL PROVOLONE DEL MONACO SORRENTINO (O CON UN PROVOLONE SEMIPICCANTE)

Un piatto classico del Meridione d'Italia è la pasta e patate con un formaggio fondente, spesso il provolone. Non ha una particolare stagione, va sempre bene, sia in estate che in inverno ed è particolarmente gustosa anche  per la presenza  del provolone del Monaco, un poco mescolato insieme alla minestra e come decoro, con qualche piccolo triangolino sottile di formaggio poggiato sul bordo del piatto, messo lì anche per farlo saggiare ai più scettici della tavola che invece avevano optato per una semplice pasta al burro o al pomodoro!!

Il Provolone del Monaco è un prodotto protetto dal marchio di qualità e da un rigido disciplinare, caratteristico della Penisola Sorrentina, ma devo ammettere onestamente che vi sono in commercio dei buonissimi provoloni - fate attenzione che siano sempre italiani - prodotti sia in Calabria e in Basilicata  che in Puglia.

INGREDIENTI  per 4 persone  :  pasta mista gr 250; cipolla gr 150; patate gr 600; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; dado da brodo 1; provolone semi-piccante gr 100; formaggio parmigiano grattugiato gr 50 ; sale; pepe (se gradito); pomidoro pelato 2 (oppure 2 pomodori ben maturi).

PROCEDIMENTO  : in una pentola mettere l'olio, la cipolla tagliata a velo, farle imbiondire, quindi aggiungere le patate sbucciate e tagliate a minuti cubettini ed i pomodori pelati fatti a pezzi. Aggiungere cc 500 di acqua tiepida nella quale avrete fatto sciogliere il dado e fare cuocere fino a vedere quasi disfatti i cubetti di patate.

Quando sarete vicini al momento di andare a tavola, aggiungere altri cc 300 di acqua calda, un pizzico di sale e poi la pasta mista (1). Rimestare e controllare il grado di cottura della pasta. Se necessario tenete da parte una tazza con acqua calda da aggiungere eventualmente perché  il composto deve risultare abbastanza cremoso, nè asciutto nè troppo liquido, regolatevi voi.

Quando vi accorgerete che la cottura è giusta (deve essere un poco al dente), continuando a tenere la pentola sul fuoco, aggiungere il parmigiano grattugiato, rimestare subito  e quindi  il provolone tagliato a minuti pezzetti, rimestando ancora  velocemente.

Trasferire la pietanza nella zuppiera di servizio e servirla subito.

In alcuni casi ogni singolo piatto viene guarnito da un paio di piccoli triangolini di provolone, in parte immerso nella minestra .

(1) nota. La pasta mista tempo addietro era nata dai rimasugli negli scaffali dei negozi di alimentari, perché allora la pasta era venduta senza confezioni sigillate, come ora avviene per problemi connessi all'igiene.
Quindi periodicamente il negoziante puliva le diverse scansie e vendeva ai meno abbienti quello che restava , che era appunto una pasta mista, di diversi formati che ovviamente poi aveva diversi tempi di cottura. Ma per le minestre della povera gente andava bene. Oggi si trova quasi dovunque, ma sempre sigillata ed è adatta a minestre di legumi ed è anche piacevole trovare sotto i denti un pezzo più cotto ed un altro meno cotto.  

domenica 24 novembre 2013

UN TRIANGOLO DI FOCACCIA PER ANTIPASTO : PREPARATA DA VOI, OVVIAMENTE !!

I ricordi dell'infanzia sono sempre i più difficili da cancellare ! Questa focaccia, preparata nei forni a legna e in teglie rettangolari di notevoli dimensioni, mi ha riportato con la memoria nella Sicilia Orientale, ad Augusta, dove da piccolo andavo a villeggiare  con i miei genitori. Allora ci si contentava di poco, e mangiare un pezzo di questa focaccia, chiamata "cudduruni" (oggi a Palermo si chiama "sfingiuni"), e poi trangugiare un bicchierino di granita di mandorle, era come andare in Paradiso.

I sapori rimangono e spesso ho cercato di ritrovarli, anni ed anni dopo, in una delle mie visite nel paese natale di mio padre.

Oggi mi è venuta voglia di spiegarla anche a voi, e quindi se avete un poco di tempo da perdere, accingetevi a prepararla. La maggior parte degli ingredienti sono certamente nelle vostre dispense o nel frigo, quindi se piove , dedicatevi a questo piccolo capolavoro e certamente non ve ne pentirete.

INGREDIENTI   per 6 persone :  una teglia rotonda da forno cm 25/30di diametro; farina di grano tenero gr 250; farina di grano duro gr 250; patata gr 100/120; lievito di birra 1/2 panetto; cipolla gr 200; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; origano 1 pizzico; acciughe salate sott'olio 6 filetti; pomodoro pelato gr 240 (sgocciolato, cioè privato del liquido di governo); zucchero 1/2 cucchiaino; sale grosso 1/2 cucchiaio raso.

PROCEDIMENTO  : cuocere in acqua salata le patate e tirarle via quando sono cotte (i rebbi di una forchetta devono penetrare senza sforzi). Pelarle e schiacciarle. In una tazzina di acqua calda sciogliere il lievito ed il sale grosso. Mettere sul piano da lavoro le due farine, al centro posizionare le patate schiacciate,
aggiungere lo zucchero ed il lievito disciolto. Impastare con la mani, aggiungendo un poco di acqua tiepida alla volta, circa cc 200 in tutto e due cucchiai di olio. Lavorare la pasta per almeno cinque minuti, poi formare una palla, metterla in una ciotola ben infarinata, copritela con un panno e tenetela a lievitare per almeno 2 ore in luogo tiepido.

Intanto tagliare a velo le cipolle e con due cucchiai di olio, metterle in una padella su fuoco dolce ad imbiondire per una decina di minuti. Salarle appena e togliere dal fuoco.

Aprire il barattolo di pelati, eliminare il liquido di governo e tagliare in due i pomidoro pelati, facendoli sgocciolare. Metterli in una ciotola, aggiungendo un pizzico di sale, due cucchiai di olio e l'origano secco: mescolare  bene.

Trascorso il tempo della lievitazione, accendere il forno con il termostato a 230°, oliare la teglia rotonda da forno, riprendere l'impasto e farlo adagiare dentro. Con la dita distendere  bene la pasta, schiacciarla formando degli avvallamenti e distribuirvi dentro le cipolle ed il loro fondo di cottura, i pezzi di pelati, ed infine i filetti di acciughe tagliuzzati piccoli piccoli, schiacciandoli leggermente per farli penetrare nella pasta, altrimenti possono bruciarsi. (Si consiglia di tagliuzzarli altrimenti vi capita in bocca un pezzo salato e tanti altri senza l'acciuga che sanno poi di poco!)

Infornare per 20/25 minuti al centro del forno se ventilato, altrimenti posizionando la teglia sul fondo.

sabato 23 novembre 2013

COME TRASFORMARE E RENDERE ELEGANTE E RAFFINATO UN SEMPLICE PIATTO CON 6 TORTELLINI RIPIENI DI RICOTTA E SPINACI, COTTI IN BRODO.

Stamattina presto, girando per caso tra i canali della TV, ho scoperto su la 7/bis, il grande cuoco Vissani che preparava una strana ricetta, trasformando un piatto di banali tortellini in una elegante e saporita pietanza.

E' chiaro che è necessario spendere un poco di tempo in più, ma il risultato finale risulterà certamente molto gradito dai commensali che forse rimarranno leggermente stupiti dall'accoppiamento dei sapori che però bene di sposano.
Pensate delle rondelle di zucchine fritte appena e poi passate in una polvere realizzata da
6  biscotti "savoiardi" schiacciati in un tovagliolo e messi a corona al centro del piatto, e sopra e intorno i tortellini  mantecati come poi vi dirò!
Io non mi vergogno di dire che ho trovato questo piatto geniale, oltre che originale, e soltanto un grande sperimentatore come lui, può riuscire ad avere queste pensate !   Quindi mi levo tanto di cappello e vi descrivo per bene la ricetta.

Dal canto mio la proverò quanto prima, ci vuole un poco di pazienza ed una mezz'ora di tempo, ma sono certo che ne varrà la pena.
Poi se volete realizzarla fate voi e magari sul mio blog  "postate " un vostro commento. Grazie !

INGREDIENTI  per 6 persone : tortellini ripieni di ricotta e spinaci 1 confezione; zucchine sottili 3 ; biscotti "savoiardi" 6; formaggio parmigiano grattugiato gr 50;  olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; prosciutto cotto a fette gr 100; latte fresco intero gr 250; farina gr 30 (1 cucchiaio colmo); burro gr 30; sale; dado da brodo 1; pepe nero 1 macinata fresca.

PROCEDIMENTO :  mettere in una piccola pentola cc 750 di acqua ed il dado da brodo e preparare il brodo. Mentre arriva al bollore, lavare le zucchine, spuntarle ai lati ed affettarle a rondelle, tutte di uguale spessore. In un tovagliolo schiacciare i savoiardi riducendoli in grossolana polvere e tenerla da parte, ma lasciandola nel tovagliolo.  In un padellino mettere l'olio e quando è caldo mettervi dentro le rondelle di zucchine, un poco per volta e farle appena scottare, rigirarle, quindi tirarle su ancora croccanti e passarle nel tovagliolo, scrollandolo un poco per farvi aderire la polvere.Continuare fino a finire le rondelle fritte.

Preparare intanto sul tavolo da lavoro i sei piatti. Riprendere le rondelle di zucchine ed (usando le mani) al centro di ogni piatto disporre a ruota sei rondelle di zucchine "impolverate". Al centro poi sistemerete i tortellini mantecati.

Andiamo alla finitura: mettere i tortellini nel brodo caldo e cuocerli per tre/quattro minuti, (leggere le istruzioni sulla confezione), quindi scolarli e tenerli da parte.
Prepariamo ora una piccola besciamella: (lui ha usato una orribile besciamella già pronta, ripiena di conservanti dall'orribile sapore ).

In una altra padellina mettere il burro, la farina e su fuoco dolce farla tostare per due minuti, poi cominciare ad aggiungere il latte. Rimestare e quando il latte è stato assorbito dalla farina aggiungere altro latte, e così via. Quando il latte è terminato, mescolare ancora per due minuti, quindi togliere dal fuoco la besciamella.

Arrotolare le fette di prosciutto cotto e sul tagliere, con un affilato coltello, tagliatelo a sottili striscioline.

Mettetele nella besciamella, rimestate velocemente e aggiungetevi il parmigiano e i tortellini caldi. Rimestare su fuoco dolce per due minuti, per mantecarli bene (eventualmente aggiungendo uno o due cucchiai di latte nel caso il composto fosse troppo indurito), quindi distribuire sui piatti già pronti i tortellini: circa 10/12 a testa, al centro e intorno alle rondelle di zucchine. (Lui ne ha messi soltanto 5 per piatto). Una leggera macinata di pepe sopra a chi piace.

Portare subito in tavola per evitare che i tortellini si raffreddino.  

mercoledì 20 novembre 2013

UN ALTRA RICETTA DI PANINI , SEMPRE FATTI IN CASA, AI SAPORI MEDITERRENEI DEL POMODORO, DELLE OLIVE E DELLA CIPOLLA

Sempre alla ricerca di nuove idee, da realizzare senza grandi difficoltà e senza grandi spese, ecco un'altra ricetta nella quale vi potete tuffare, avendo la certezza del risultato.

INGREDIENTI  per 6/8 persone : farina gr 500; lievito di birra un panetto; pomodori pelati gr 260 (eliminando il liquido di governo di un barattolo da gr 400);  cipolla gr 50; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai; olive nere sott'olio gr 100; origano secco 1 pizzico; sale, pepe.

PROCEDIMENTO  : sul piano da lavoro mettere la farina a fontana. Al centro versare il lievito disciolto in una tazza di acqua tiepida, ed un buon pizzico di sale. Mescolare con le punte delle dita, poi lavorare con le mani per cinque minuti, formare una palla, coprirla e farla lievitare in luogo caldo per 4 ore.

Intanto affettare la cipolla, metterla in una padella con l'olio e dopo tre minuti di fuoco dolce aggiungere i pomodori pelati, conservando da parte in frigo il liquido di governo. Servirà in altra occasione.
Schiacciare con i rebbi di una forchetta i pelati, abbasserà i tempi di cottura.   Dopo 10 minuti di cottura aggiungere un pizzico di sale, le olive denocciolate e tagliate a pezzetti, il pizzico di origano ed una buona macinata di pepe. (Se i panini sono destinati ai bambini niente pepe) Cuocere per altri cinque minuti e togliere dal fuoco.   

Trascorso il tempo della lievitazione riprendere la pasta e mescolarla alla salsa di pomodoro. Formare tanti piccoli panini, da cm 10 di diametro e schiacciarli un poco. Adagiarli su carta da forno lasciando un poco di spazio tra l'uno e l'altro e cuocete a 250° per 25 minuti. Serviteli tiepidi.

lunedì 18 novembre 2013

PANINI ALLE MELE E UVETTA SULTANINA = UNA SIMPATICA MERENDA DEL POMERIGGIO PER I RAGAZZI

Comincio con  l'assicurare che NON vi sono zuccheri aggiunti, oltre il dolce dell'uvetta!!
Quindi questa merenda va benissimo per quelle mamme che sono spaventate dall'eccessivo uso di zuccheri, e spesso hanno pienamente ragione.

Vengono alla fine delle pagnottelle da circa 100 grammi l'una da mangiare così, senza l'aggiunta di confetture, burro od altro.

L'unico inconveniente è che la lievitazione in tre tempi è un pò lunga, quindi ci vuole pazienza ed un pò di precisione.

E poi, cosa che non guasta, risolvete il tutto con una spesa di poco più di un Euro tra la farina, l'uvetta e le mele!

INGREDIENTI   per 6 persone :  farina gr 500; mele gr 200; lievito di birra gr 25; uvetta sultanina gr 100; sale fino.

PROCEDIMENTO :  sul piano da lavoro mettere la farina a fontana, mezzo cucchiaino raso di sale fino, aggiungere il lievito di birra sciolto in un bicchiere di acqua tiepida, ed iniziare ad impastare.   Aggiungere un altro poco d'acqua se necessario,  lavorare l'impasto per circa 10 minuti. Quindi mettetelo in una ciotola coperto da un panno e lasciarlo lievitare in luogo tiepido per 45 minuti.

Intanto sbucciare le mele, eliminare il torsolo e ridurle a pezzetti. Trascorsa la prima lievitazione riprendere l'impasto ed incorporarvi i pezzetti di mela e l'uvetta sultanina. Rimettere l'impasto fatto a palla nella ciotola e coprire di nuovo facendolo lievitare per altri 45 minuti, sempre in luogo tiepido.

Trascorso il tempo, riprendere di nuovo l'impasto e dividerlo in sei panini di identiche dimensioni, incideteli con un paio di tagli diagonali in superficie  e fateli lievitare ancora per un'ora.

Accendere il forno posizionando il termostato a 240° , mettere i panini sulla piastra, su carta da forno e cuocete per 25 minuti.
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domenica 17 novembre 2013

PLUM-CAKE ALLE BANANE ED UVETTA SULTANINA ALL'AROMA DI ARANCIA - FINALMENTE UNA RICETTA DI UN DOLCE !!!

E' chiaro, a chi  mi conosce bene, che non amo eccessivamente preparare i dolci, ma mangiarne sì, forse per paura che il forno mi tradisca nella cottura o per altri complessi di inferiorità. Quindi ne parlo poco, tranne in qualche momento quando la descrizione della ricetta mi sembra valida tanto da poterla proporre ai miei affezionati lettori.

Questa qui mi sembra molto interessante, però con una avvertenza importante. Da quando il plum-cake esce dal forno bisogna aspettare qualche ora, per farlo asciugare internamente e fare stabilizzare i suoi sapori.

Quindi se non siete così ansiosi di mangiarlo subito, potete tentare di realizzarlo ed aspettare un pò, altrimenti  preparatene un altro e ignorate questa ricetta.! Ad esempio :  Potreste prepararlo di prima mattina ........e poi offrirlo alle ore 17 con il thé alle amiche di mamma o di ......vostra suocera!

 INGREDIENTI    per 6/8 persone : farina gr 300; lievito in polvere per dolci 1 cucchiaino colmo; bicarbonato 1/2 cucchiaino; zucchero gr 125; uova 4; banane 3; uvetta sultanina gr 100; marmellata di arancia 2 cucchiaini colmi; burro gr 100; sale. Necessario uno stampo rettangolare per plum-cake e carta da forno se è di alluminio.

PROCEDIMENTO  : in una ciotola mettere le banane sbucciate e fatte a rondelle, schiacciarle con una forchetta, aggiungere lo zucchero, mescolare bene per farlo amalgamare e lasciare macerare per 30 minuti.

In un'altra terrina mettere l'uvetta in un poco di acqua bollente a rinvenire; dopo 20 minuti scolarla, asciugarla con carta da cucina e passarla in una fondina con dentro un poco di farina. Agitare  la fondina per farla tutta infarinare. Si eviterà così che precipiti sul fondo del plum-cake.

In un'altra terrina più ampia  mettere la farina, il lievito in polvere, il bicarbonato e mescolare bene insieme.
Versarvi al centro le uova, mescolare e poi aggiungere gr 80 di burro fuso, quindi mescolare con le fruste elettriche (o con un mestolo ). Quando i composto sarà ben consistente ed omogeneo, unire le banane con lo zucchero e mescolare ancora per un minuto. Aggiungere ora la marmellata di arancia e l'uvetta sultanina infarinata e mescolare un'ultima volta.

Imburrare bene lo stampo (se antiaderente) oppure, se di alluminio, foderarlo di carta forno e versare dentro tutto il composto, quindi metterlo subito in forno già caldo a 180° per circa 50 minuti

Sfornarlo, farlo raffreddare per un'oretta, quindi tirarlo fuori dalla forma capovolgendolo su di un piatto di portata.
Attendere qualche ora prima di tagliarlo e servirlo. Sarà certamente più buono.

TORTA DI PANE RAFFERMO, VELOCE ED ECONOMICA MA DI NOTEVOLE SUCCESSO

Se avete in casa parecchio pane raffermo, perché i più giovani hanno paura di ingrassare e quindi spesso ne rimane (ed è cosa nota che il pane NON si deve gettare via), nè potete allevare in casa un paio di galline perché sarebbe poco gradito dai vicini, ecco allora una soluzione buona per toglierlo di mezzo e per creare un nuovo appetizer che sarà da tutti gradito:

INGREDIENTI  per 4/6 persone:   fette di pane raffermo 6/8;  formaggio fondente gr 200 (ad es. Fontina Valdostana o Leerdammer); latte fresco intero cc 200; uova 3; funghi champignons coltivati gr 300; prezzemolo 1 ciuffetto; aglio 1 spicchio, sale, olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; formaggio parmigiano grattugiato gr 100; dado da brodo vegetale 1/2.

PROCEDIMENTO  : lavate il prezzemolo ed asciugarlo bene. Tritarlo con le forbici e tritare anche lo spicchio d'aglio sbucciato. Metterli in una padella con l'olio. Pulire i gambi degli champignon con uno straccio umido ed affettarli. Aggiungerli in padella con il mezzo dado da brodo sbriciolato, rimestare  e cuocere per 10 minuti a fuoco medio. Togliere dal fuoco.

Tagliare a sottili fettine il formaggio. Bagnare le fette di pane con il latte, dopo averle private della scorza.
Ungere con l'olio una pirofila e sul fondo adagiate uno strato di fette di pane, eventualmente ritagliandole a misura. Sopra distribuite uno strato di funghi con il loro fondo di cottura. Ancora sopra mettete le fettine di formaggio, poi un'altro strato di pane bagnato. Sbattete in una ciotola le uova con una forchetta ed aggiungetevi il parmigiano grattugiato.

Versare sopra il pane a cucchiaiate le uova sbattute,  smuovendo appena il bordo interno con una forchetta per farle penetrare sullo strato del fondo e saldare il tutto.  

Quando sarete vicini al momento di andare a tavola, passare in forno la pirofila a 180° per 20 minuti e quindi servirla a fette.

sabato 16 novembre 2013

FOCACCIA ALLE OLIVE NERE PUGLIESI CON TANTE CIPOLLE : UN APERITIVO PER ACCOMPAGNARE UN BICCHIERE DI VINO IN PIEDI

Di solito la focaccia napoletana classica è quella ripiena di scarole fatte saltare (a lungo)  in padella con capperi, olive ed acciughe salate, ma uno degli inconvenienti che spesso si presentano quando andate a tagliarla e servirla agli amici è quello provocato della eccessiva umidità interna del ripieno, che vi lascia inumidita e spesso poco cotta ed un pò molliccia, la parte che tocca il fondo.

In questa focaccia invece l'inconveniente che vi ho raccontato NON dovrebbe verificarsi (la preparerò tra qualche giorno, la  ho saggiata soltanto ieri) perché il ripieno non è in quantità eccessiva, nè troppo bagnato. Vi invito quindi a provarla e poi se ne avete voglia,  mandate un commento in calce alla ricetta, anche se a distanza di giorni.

INGREDIENTI  per 6 persone: per la pasta : farina gr 350; lievito di birra gr 20; latte fresco intero cc 150; per il ripieno: cipolle gr 700; olive nere snocciolate gr 150; capperi un cucchiaio raso;  acciughe sott'olio gr 60; fior di latte gr 100; (la mozzarella va bene se è asciutta e di un giorno prima); olio di oliva extra vergine 3 cucchiai; pomodori pelati o freschi (ma molto maturi) 2; origano secco due pizzichi;  sale.

PROCEDIMENTO  : mettere sul piano da lavoro la farina e nel mezzo versare, un poco per volta, il latte con dentro disciolto il lievito, mezzo cucchiaino di sale fino ed un pizzico di zucchero. Impastare con le dita e poi con le mani;  lavorare per qualche minuto, quindi formare una palla, coprirla con un panno e fare lievitare per un'ora.

Passiamo ora al ripieno: affettare a velo le cipolle, dopo averle sbucciate, metterle in una padella con l'olio, e fare cuocere a fuoco dolce per un'ora con il coperchio. Togliere il coperchio, aggiungere le acciughe a pezzetti, i pomodori a dadini, l'origano,  i capperi (dopo averli ben sciacquati sotto l'acqua per privarli bene dal sale) e cuocere per altri 30 minuti, senza coprire. (Aggiungere un cucchiaio di acqua nel caso il trito si sia eccessivamente imbiondito).

Riprendete la pasta e dividetela in due parti: una più grande per fondo e pareti, l'altra per il coperchio.

Con il mattarello stendere una sfoglia, oliare abbondantemente una teglia rotonda da forno da cm 22 circa e stendetevi dentro la prima sfoglia, aiutandovi con le dita per farla ben aderire alle pareti.
Poi dentro distribuire tutto il ripieno, e sopra le fettine sottili di fiordilatte o di mozzarella.

Stendere la seconda sfoglia e adagiarla sopra coprendo il ripieno e saldando insieme coperchio e bordo, schiacciandolo sia con le dita che poi con i rebbi di una forchetta.

Mettere in forno già caldo a 190° per 40 minuti, tirarla fuori e sformarla dopo qualche minuto, poi tagliatela a fette e servitela ai commensali  che stanno diventando impazienti.

P.S. Se non volete preparare voi la pasta, acquistate la pasta per pizza già pronta.  Non sarà mai buona come la vostra !!!!

giovedì 14 novembre 2013

FRITTELLE DI MELE E FRITTELLE DI CREMA PASTICCERA, SEMPRE PER IL GIORNO 26 DICEMBRE, FACENDO PARTECIPARE I PIU' PICCINI ALLA PREPARAZIONE

Se volete dare un pò di trattenimento ai più piccini, preparate con loro - state sempre attenti alla padella con l'olio bollente -  le frittelle di mele e di crema.
Vorranno divorarle mano a mano che vengono fuori dalla padella....ma fatele prima raffreddare e spolverare di zucchero abbondante.

FRITTELLE DI MELE

INGREDIENTI  per 6 persone : mele 3; uova 2; zucchero gr 30; farina gr 60; sale un pizzico; olio extra vergine d'oliva q.b.(oppure olio di semi se lo preferite).

PROCEDIMENTO  : lavare le mele, sbucciarle, tagliarle a metà e poi a quarti, eliminare il torsolo, affettarle.  In una terrina mettere le uova, sbatterle con una forchetta, poi il pizzico di sale, lo zucchero, la farina e mescolare bene. Immergervi dentro le mezze fettine di mela, attendere che l'olio in padella sia bollente e sfrigoli e trasferire, un poco per volta,  i pezzi di mela coperti di pastella. Farli imbiondire, rigirarli,  e quindi con una schiumarola tirarli su e farli scolare su carta da cucina. Poi trasferirli in un piatto di portata e sopra spargere dello zucchero. E così via fino a terminare.

                                  =*=*=*=

FRITTELLE DI CREMA PASTICCERA

INGREDIENTI  per 6 persone : latte fresco intero cc 500;  zucchero gr 100; uova 2; farina 3 cucchiai; limone 1 (la sola buccia, evitando di intaccare la polpa altrimenti il latte diventerà acido e si rapprenderà) .
olio extra vergine d'oliva q.b. (oppure olio di semi, se lo preferite); farina per infarinare i pezzi di crema, q.b.

PROCEDIMENTO  : in una casseruola mettere il latte, lo zucchero e la farina e rimestare velocemente.
Mettere su fuoco dolce e non appena prende il bollore togliere dal fuoco ed aggiungere la buccia del limone. In una terrina sbattere le uova con un pizzico di sale fino. Attendere che il latte si sia raffreddato abbastanza (eventualmente per accelerare l'operazione mettere in acqua fredda la casseruola), quindi aggiungere le uova sbattute rimestando rapidamente. Rimettere sul fuoco dolce e sempre rimestando fare addensare la crema fino a vederla abbastanza indurita. Gettare via la buccia del limone.

Togliere dal fuoco,  bagnare il piano da lavoro con acqua e stendervi la crema con una spatola.
Quando si è raffreddata ed indurita del tutto, con un coltello tagliatela a piccoli rombi .

Mettere ora la padella sul fuoco. Passare dalla farina ogni rombo, quindi immergerlo nell'olio bollente,
rigirarlo e tirarlo su con una schiumarola, mettendolo su carta assorbente e poi da qui nel piatto di portata.
Spolverare sopra dello zucchero e servirli caldi .
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POLPETTONE DI CARNE PER IL GIORNO DI SANTO STEFANO (26 DICEMBRE) : SI PUO' PREPARARE DUE GIORNI PRIMA E POI RISCALDARE AL MOMENTO OPPORTUNO, MA E' ANCHE OTTIMO SE FREDDO

Nel giorno di Natale, avendo ospiti per casa e bambini tra i piedi, non si potrà cucinare con la dovuta calma, e quindi questo polpettone lo potrete preparare prima, cuocerlo completamente, poi tenerlo ben freddo in frigo, nella parte più bassa, (o magari surgelarlo) e al momento opportuno passarlo al forno per riscaldarlo al punto giusto.

INGREDIENTI per 6 persone:  polpa di vitellone macinata gr 600; salsicce fresche di maiale gr 400; uova 3; cipolla gr 50; aglio 2 spicchi; prezzemolo 1 ciuffo; mortadella gr 100; formaggio pecorino gr 50; rosmarino 2 rametti; ; formaggio parmigiano gr 50; vino bianco secco cc 50; brodo cc 100 (1/2 dado da brodo in acqua); farina 4 cucchiai; sale e pepe una macinata fresca; pan carré 2 fette; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai, carote 2; sedano 2 gambi.

PROCEDIMENTO  :   in una ampia terrina mettere la carne, aggiungere le salsicce dopo averle private della pelle, il prezzemolo tritato con le forbici, gli aghi dei rametti del rosmarino, i due formaggi grattugiati,  l'aglio tritato sottilmente, una buona macinata di pepe fresco, le fette di pan carré sbriciolate e le uova aperte in una ciotolina, e poi sbattute e quindi aggiunte all'impasto. Mescolare il tutto accuratamente, quindi formare un grosso salsiccione, inciderlo a metà per lungo ed inserire  al centro le fette di mortadella arrotolate come un cannolo e poi richiuderlo accuratamente.
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Infarinarlo con metà della farina, poi far cadere quella in eccesso. In un tegame mettere l'olio, la cipolla tagliata a velo, le carote ed il sedano tagliuzzati minutamente, e dopo due minuto di cottura depositarvi dentro delicatamente il polpettone. Farlo rosolare lentamente, rigirandolo con due mestoli di legno con cautela, in modo che si colori da tutte le parti.
Dopo una decina di minuti abbassare la fiamma e bagnarlo con il vino, farlo evaporare, quindi aggiungere il brodo (ottenuto con cc 100 di acqua ed il mezzo dado)  nel quale avrete disciolto i due cucchiai di farina.

Quindi a fuoco dolce, con il coperchio, fare cuocere per 40 minuti, eventualmente aggiungendo un mezzo bicchiere di acqua per evitare che si asciughi troppo e si attacchi.

Quindi togliere dal fuoco e farlo raffreddare.

Riscaldarlo in forno prima di tagliarlo e servirlo ai commensali, ma comunque è ottimo anche freddo.

TRA POCO PIU' DI UN MESE SARA' NATALE. VORREI INIZIARE A CERCARE DELLE RICETTE NATALIZIE, CON PIATTI CARATTERISTICI, MA UN PO' DIVERSI DAL SOLITO, CHE TUTTI POSSANO REALIZZARE. STAMANI HO TROVATO UN PANE DI NATALE FACILE ABBASTANZA CHE VI VOGLIO PROPORRE

PANE DOLCE DI NATALE:
Vi suggerisco di provarlo prima, magari domani, per essere certi che poi riesca bene e per evitare problemi che spesso il forno elettrico vi può dare.  Poi lo si mangerà di certo, magari indurito o cotto male, ma ricordate che il pane non si deve MAI gettare via ! Lo si potrebbe in questo caso tagliare a fette, metterle in forno per una decina di minuti a 160° , e poi mangiarlo inzuppato nel latte a prima colazione, come fosse un biscotto. Tanto è davvero bis-cotto, cioé cotto due volte!!!

In  alcuni negozi di alimentari, che sono anche panetterie, si può comprare la pasta di pane a peso, già pronta,  altrimenti preparatela voi.

INGREDIENTI    per 6 persone:  farina tipo 0 gr 750; lievito di birra 1 cubetto;  zucchero 1 cucchiaino; sale 1 cucchiaino raso; acqua tiepida q.b. Per il condimento da mescolare insieme dopo la prima lievitazione: miele gr 150; uvetta sultanina gr 150; noci tritate gr 100; zucca candita  gr 100 ( o cedro candito); cannella in polvere 1 cucchiaino colmo.

PROCEDIMENTO  : in una ciotolina mettere cc 50 di acqua tiepida, il lievito, lo zucchero, mescolare insieme e fare riposare per 10 minuti.(Lo zucchero aiuta la lievitazione). Intanto tagliare a pezzetti i gherigli di noci (già sgusciate) ed i canditi (ancora in pezzi più piccoli).
Mettere a rinvenire l'uvetta sultanina in una tazza di acqua calda e dopo una ventina di minuti farla scolare bene.
Sul piano da lavoro mettere la farina a fontana, al centro versare il lievito disciolto ed iniziare a mescolare con le dita, poi aggiungere un poco di acqua e mescolare ancora, impastare con le mani fino ad ottenere una pasta consistente. Lavorare per una decina di minuti quindi formare una palla, adagiarla sul piano da lavoro infarinato e coprirla con uno strofinaccio pulito. Lasciarla lievitare per un'ora.

Trascorso il tempo, oliare (o imburrare) uno stampo da forno rettangolare per plum-cake (o pane a cassetta) ed infarinarlo accuratamente.
Riprendere la pasta, fare incorporare il miele e la cannella in polvere rimpastandola per un paio di minuti e poi aggiungere sia l'uvetta che le noci e i canditi tritati. E' importante che la diffusione degli aromi sia uniforme in tutta la pasta, quindi impastare la pasta un paio di volte.
Formare una specie di salsiccione e adagiarlo nella forma. Coprirla e fare lievitare per altre due ore.

Trascorso il tempo accendere il forno a 200° e quando ha raggiunto la temperatura
, mettere il pane in forno per 10 minuti. Trascorso il tempo abbassare il termostato a 180° e fare cuocere per altri 25 minuti.

Sformarlo quando si è abbastanza raffreddato, ma NON mangiarlo subito! Aspettate che sia del tutto freddo.

mercoledì 13 novembre 2013

TRE ZUPPE VELLUTATE : UNA ROSSA AL POMODORO, UNA VERDE AL CAVOLO BARESE, UNA BIANCA AL CAVOLFIORE

Mi sono accorto di avere di già inserito queste tre creme vellutate per una sera fredda di inverno.

Infatti il 12 febbraio 2011 avevo realizzato queste simpatiche zuppe, e quindi ve le ripropongo perché ritengo possano essere una valida idea per l'inizio di un pasto leggero. Potrete poi preparare dei crostini, piccoli piccoli, con delle fette di pan carré appena bagnate d'olio con un pizzico di sale e passate in padella antiaderente. Poi sul tagliere , con una affilata lunga lama ridotte a piccoli quadrettini e posizionati  al centro tavola

Provare per credere, sono molto intriganti !!..

lunedì 11 novembre 2013

PIROTTINI AL FORNO, RIPIENI DI RISO DOLCE AL LATTE E UOVA AL PROFUMO DI CANNELLA - UN DOLCE PERMESSO A CHI SOFFRE DI CELIACHIA

Quando nel trascrivere una ricetta mi sorge un dubbio se ad esempio un certo ingrediente può essere o meno portatore di particolari allergie o provocare  intolleranze alimentari a persone che NON gradiscono gli amidi, come i celiaci, o per conoscere la origine di una particolare sostanza alimentare, corro subito a consultare l' importante volume del Prof. Renzo Pellati, specialista in Scienza dell'Alimentazione ed Igiene, "Tutti i cibi dalla A alla Z - La verità su ciò che mangiamo."

 E' un prezioso libro che non dovrebbe mancare nella biblioteca di ogni appassionato di gastronomia, perché mi toglie dei dubbi che spesso mi attanagliano la mente per lungo tempo , o mi consentono di modificare e di correggere delle mie errate convinzioni.

Ad esempio poco fa stavo qui trascrivendo questa ricetta sul dolce di riso, quando mi è sorto il dubbio se la cannella fosse o meno pericolosa per chi soffre di celiachia, e così ho letto che "pepe, sale, zafferano, spezie ed erbe aromatiche tal quali" sono consentite.

Nella ricetta sullo sformato di riso, trascritta ieri, è invece presente la cioccolata fondente con l'uvetta sultanina fatta rinvenire nel Rhum.

Il Rhum è permesso, l'uvetta passita va anche bene, ma la cioccolata, è un alimento a rischio. Ciò vuol dire che un celiaco potrebbe anche mangiarne un piccolo pezzo, provare se gli dà fastidio, ed in caso positivo mangiarla senza gravi conseguenze, altrimenti  rinunciarvi del tutto.

Per il riso non vi sono problemi ! Nelle categorie di alimenti, alla voce "Cereali farine e derivati" troviamo tra i consentiti: Riso, Mais (granoturco), Grano Saraceno, Manioca, Miglio, Amaranto, Quinoia, Sorgo, Farine, fecole ed amidi dei cereali permessi (ad esempio la Maizena) .

Ma veniamo alla nostra ricetta ritrovata sempre nel famoso quaderno della mia nonna, dell'inizio del 1900:

INGREDIENTI  per 4/6 persone : riso gr 300; zucchero gr 200; latte fresco intero  cc 1500; burro gr 30; cannella in polvere 1 cucchiaino colmo; limone 1 (la buccia ben lavata, asciugata e tagliata senza intaccare la polpa, altrimenti il latte si caglia immediatamente); uova 2; sale 1 pizzico.

PROCEDIMENTO :  mettere in una pentola il latte, un pizzico di sale, lo zucchero, la buccia del limone, rimestare e fare cuocere. Non  appena bolle versarvi dentro il riso, e abbassando la fiamma, cuocere per 25 minuti senza più rimestare, aggiungere il burro, rimestare e togliere dal fuoco per fare raffreddare il composto, eliminare la buccia di limone.

Quando si è raffreddato  abbastanza  unirvi le due uova già sbattute in una ciotolina, rimestare velocemente, poi unire la cannella e rimestare ancora.
Con un cucchiaio riempire i pirottini con il composto e metterli sulla piastra del forno.

Cuocere a 140° per 20 minuti, quindi servirli caldi , o tiepidi o freddi. In frigo si conservano per giorni.


    

domenica 10 novembre 2013

UN DOLCE AL RISO CHE RISALE AL REGNO DELLE DUE SICILIE : LO SFORMATO DI RISO COPERTO DI CIOCCOLATO E UVETTA SULTANINA

Questa ricetta si trovava nel quaderno che la mia nonna, nata in Sicilia nella seconda metà del 1800, nei primi anni del 1900 aveva lasciato al figlio, (mio padre) affinché servisse di guida in cucina alla sua futura sposa (mia madre).
Ricordiamoci che ancora nel 1800 il riso veniva coltivato in alcune parti della Sicilia. Poi da lì cominciò la sua diffusione nelle terre del Nord Italia.

Principalmente era utilizzato come medicamento, quando vi era un problema di viscere irrequiete, non come normale cibo, ma data la grande passione che i cuochi siciliani avevano per i dolci, veniva spesso utilizzato come ingrediente dai pasticcieri.  D'altronde non dimentichiamo che gli Arabi avevano dominato la Sicilia per oltre due secoli e tante loro ricette erano rimaste nella memoria dei suoi abitanti, quindi con molte probabilità questa ricetta a loro è dovuta.

INGREDIENTI  per 4/6 persone :   riso gr 200; uvetta sultanina gr 250; latte fresco intero 1 litro; zucchero gr 150; cioccolato fondente gr 150; vaniglia 1 pizzico; rhum cc 50; burro per ungere lo stampo; sale.

PROCEDIMENTO  :  almeno un paio di ora prima di iniziare la preparazione mettere l'uvetta a rinvenire in una tazza con il Rhum.  Mettere in una pentola un litro di acqua con un cucchiaino di sale e fare bollire soltanto per due minuti il riso, quindi scolarlo.

Pulire la pentola e mettervi ora dentro il litro di latte e la vaniglia; quando sta per bollire versarvi dentro il riso, rimestare, abbassare la fiamma e fare cuocere a fuoco dolce fino a che non si sia assorbito tutto il latte.

Aggiungere ora lo zucchero e rimestare bene. Imburrare lo stampo da forno con il buco al centro, mettervi dentro la pellicola facendola bene aderire alle pareti e quindi imburrare anche la pellicola e riempirlo con il riso, pressandolo bene su tutta la superficie con un mestolo, onde evitare eventuali bolle d'aria.

Riscaldare a bagno.maria la cioccolata e quando è fusa aggiungere l'uvetta sultanina, il rhum e rimestare per mezzo minuto.

Capovolgere lo sformato di riso sul piatto di portata ed eliminare con delicatezza la pellicola, quindi a cucchiaiate versare sia sul bordo che al centro, il cioccolato e l'uvetta.

Servire il dolce sia tiepido che freddo.
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sabato 9 novembre 2013

UN'ALTRA ZUPPA UN POCO PIU' SOSTANZIOSA, MA SEMPRE SENZA PANE, NE' PASTA, NE' GRISSINI, NE' CROSTINI . LA SERA DOVRETE FARCI L'ABITUDINE A TENERVI LONTANI DAGLI ZUCCHERI E DAGLI AMIDI !!

Chimiamola ZUPPA CON UOVA AL PETTO DI POLLO.
Se vogliamo seguire questa regola di NON mangiare la sera zuccheri ed amidi, dovremo abituarci a preparare una zuppa però che abbia una certa sostanza tra i suoi componenti.  Vi era un vecchio proverbio toscano che così recitava : "Chi va a letto senza cena, tutta la notte si dimena !"
Non dico quindi di non cenare, ma di mantenersi nella regola e controllare dopo un poco di tempo se il rotolino di ciccia sulla pancia si è ridotto e la cintura di cuoio dei pantaloni si è accorciata di un buco !

A me è successo !

INGREDIENTI  per 4 persone : petto di pollo gr 200 (senza pelle nè ossa); tuorli d'uovo 2; fecola di mais 4 cucchiai rasi; panna liquida di latte fresco (senza conservanti) gr 200; dado da brodo 1; cipolla gr 50; carota gr 50; gambi di sedano 2; aglio 2 spicchi; 1/2 mela sbucciata e privata del torsolo; sale e pepe bianco (se gradito); curry dolce in polvere 1 cucchiaino.

PROCEDIMENTO :  tritare insieme nel frullatore la mela, l'aglio, la cipolla e mettere il trito in una pentola con cc 600 di acqua, il dado sbriciolato, portare ad ebollizione, quindi abbassare la fiamma e cuocere per 20 minuti con il coperchio. Trascorso il tempo, mettere nella pentola il petto di pollo pulito da ogni traccia di grasso e pelle e fare cuocere per 10 minuti.
Tirare su il pezzo di petto e tagliarlo a sottili striscioline, quindi tenerlo da parte.

In una ciotola mettere i soli tuorli, amalgamarli all'amido di mais, mescolando velocemente, e subito dopo aggiungere la panna e mescolare ancora. Versare un quarto di brodo caldo nella ciotola e mescolare velocemente, quindi unire il contenuto della ciotola nella pentola con il resto del brodo e mescolare bene.
Rimettere su fuoco dolce la pentola e con un mestolo di legno girare sul fuoco evitando che arrivi a bollore, per far sì che la zuppa si addensi un poco. Se vedete che il  bollore sta per verificarsi togliere subito la pentola dal fuoco, sempre rimestando. Aggiustare di sale, aggiungere una macinata di pepe fresco, aggiungere i pezzetti di petto di pollo già cotti ed il cucchiaino di curry, rimestare ancora una volta e tenere in caldo la zuppa.

Servirla nei piatti fondi ancora ben calda.
                                       =*=*=*=

Si ode un mugugno silenzioso, sottovoce:
Anche stavolta niente crostini, nè pane, nè grissini, ma ci volete fare morire ???

ZUPPA DI CAVOLO VERZA E SALSICCE FRESCHE: NIENTE PASTA NE' PANE. UNA BUONA PORZIONE DI QUESTA ZUPPA SARA' SUFFICIENTE A SFAMARVI E BASTERA' CONCLUDERE CON UNA FRUTTA !

Siamo ormai vicini all'inverno, i primi freddi cominciano a sentirsi la sera e quindi una buona zuppa calda sarà benvenuta e vi eviterà di ingerire zuccheri della pasta e del pane, dannosi la sera, dovendo andare poco tempo dopo a letto.

INGREDIENTI  per 4/6 persone : salsicce di maiale fresche gr 300; cavolo verza gr 400; pomodori pelati o polpa di pomodoro gr 400 (incluso liquido di governo); cipolla gr 100; carota gr 100; aglio 2 spicchi; dado da brodo vegetale 1; formaggio parmigiano grattugiato gr 100; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai colmi; sale.

PROCEDIMENTO  :  mettere nel bicchiere del frullatore le carote, la cipolla, l'aglio e frullare per un minuto. In un capace pentola mettere l'olio, le salsicce dopo averle private della pelle, il trito di verdure e farle soffriggere a fuoco medio per tre minuti, rigirandole.  Aggiungere ora il pomodoro, il cavolo verza ben lavato, asciugato e ridotto a piccole striscioline, un mezzo cucchiaino di sale, il dado da brodo sminuzzato e cc 750 d'acqua.

Fare cuocere a fuoco dolce con il coperchio (non del tutto coperto), per 25 minuti, rimestare, poi eliminare il coperchio e cuocere per altri 10 minuti.
Servire la zuppa ben calda nei piatti fondi e mettere in tavola la formaggiera con il parmigiano grattugiato.

                                     =*=*=

Una voce di sottofondo bisbiglia appena :
Ma non si possono avere neanche due crostini di pane tostato ?
Ed una voce abbastanza dura e rude risponde :
No, ho detto la sera niente pane, nè grissini, nè altri farinacei !!

GIORNATE DEDICATE ALL' A.I.R.C. CIOE' ALLA RICERCA CONTRO IL CANCRO ! E VEDIAMO COME LO SI PUO' COMBATTERE A TAVOLA

Un gruppo di studiosi della materia, in una rubrica del quotidiano La Stampa, ha dedicato il suo tempo a descrivere sommariamente in quale maniera potremmo difenderci "a tavola" da questo insidioso male che colpisce sempre più.

Cerchiamo quindi di capire, un poco da profani della materia, in quale maniera si può variare il nostro sistema di vita, che da una trentina di anni a questa parte si è purtroppo modificato, a causa di errate convinzioni o da suggerimenti sulla nostra alimentazione spesso dovuti "ai persuasori occulti" nascosti dietro il teleschermo che condizionano ormai molte delle nostre scelte.

Seguiamo ciò che scrive uno degli scienziati : " In 30 anni il nostro stile di vita ci ha portato ad abbandonare gli alimenti tipici della dieta mediterranea  , preferendo un tipo di dieta troppo raffinata, come cibi ricchi di zucchero e di conservanti. Un altro errore comune è l'orario con cui assumiamo gli zuccheri : prima si assumevano a colazione ed a pranzo, mentre alla sera si cenava poco e ci si coricava presto, rispettando quindi i ritmi del metabolismo.
Oggi gli orari dei pasti sono slittati, favorendo una maggiore assunzione di zuccheri nella seconda parte della giornata."

E vediamo che fine fanno questi pericolosi zuccheri ??

"L'assunzione di zuccheri alla sera, quando la richiesta di glucosio da parte degli organi è fortemente ridotta,
fa sì che i grassi si depositino nel fegato, generando il cosiddetto " fegato grasso" , mentre alcuni di essi possono depositarsi della zona addominale.
L'accumulo di grassi nella regione addominale genera la condizione alterata e patologica dell'adisopatia, che sembra giocare un ruolo importante nell'instaurarsi dell'iperinsulinemia .
Tutto questo fa sì che l'assetto metabolico venga compromesso,creando un ambiente fertile per il tumore."

Ma quali sono gli alimenti anti-cancro per eccellenza ?
   
"Quelli tipici della dieta mediterranea. Frutta e verdura, ad esempio abbassano l'indice glicemico dell'organismo, riducendo il carburante di cui si nutrono le cellule tumorali: sono consigliati  i broccoli e la rucola, i pomodori e le fragole, le arance.
Inoltre gli alimenti ricchi di antiossidanti come il tè verde , lo zenzero e la curcuma, sono in grado di "detossificare", aiutandolo a disinnescare potenziali formazioni tumorali."

" In conclusione poichè sappiamo che le cellule tumorali sopravvivono senza ossigeno e producono la loro energia attraverso il glucosio (cioé lo zucchero) che è la loro benzina, se riuscissimo a ridurre l'assunzione di zuccheri, la cellula potrebbe tornare a utilizzare l'ossigeno e cambiare così il suo assetto metabolico; si riattiverebbe così il suo meccanismo di difesa  e la cellula malata morirebbe."


P.S.  E' chiaro che tutti i miei lettori avranno ben compreso che qui si sta parlando degli "zuccheri" intesi non soltanto come cucchiaini di zucchero aggiunti in un caffé la sera, ma anche di tutti gli zuccheri contenuti negli amidi della pasta, del pane, nei dolci, che si trasformano ovviamente in sostanze grasse quando vengono metabolizzati dal nostro organismo.
Quindi il consiglio è di mangiare degli amidi sia la mattina che a pranzo, quando il nostro organismo ha tutto il tempo di consumarli, e di non mangiarne la sera, quando subito dopo andiamo a letto e non consumiamo più energie.
Un minestrone di verdure e dei legumi e poi anche della frutta sono l'ideale per avere una notte tranquilla, e la mattina dopo vi sentirete certamente  più leggeri.  

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lunedì 4 novembre 2013

MEZZI PACCHERI DI GRAGNANO AL SUGO DI ALALONGA ALLA MARINARA

In questi mesi è assolutamente proibita la pesca del tonno, ma sul mercato è possibile trovare delle "alalonghe" che sono dei parenti più piccoli del tonno, la cui pesca è consentita per buona parte dell'anno. Pesano intorno ai cinque o sei chili e la loro carne è ottima con caratteristiche organolettiche molto simili a quelle del tonno.

Questo condimento si realizza in maniera abbastanza veloce, perché il pesce tagliato a fette da cm 1 di spessore,  si cuoce in pochi minuti..

INGREDIENTI  per 4 persone :  mezzi paccheri di Gragnano gr 500; alalonga a fette gr 500; pomodoro pelato gr 400; olio extra vergine d'oliva 5 cucchiai;  prezzemolo un ciuffo tritato con le forbici; aglio 3 spicchi;  capperi sotto sale 1 cucchiaino; olive nere 12; vino bianco secco cc 100;  pepe una macinata fresca (se gradito); sale fino 1 cucchiaino.

PROCEDIMENTO  : lavare sotto acqua corrente le fette di alalonga;eliminare la pelle, le spine, i tendini, e la eventuale pelle dello stomaco, se avete avuto una fetta vicino alle viscere.(Meglio gettare via qualche grammo di pelle e carne di più, che far rendere amaro poi tutto un pezzo di pesce). E' sempre meglio tentare di avere la parte vicina alla coda.

Ridurre a piccoli pezzetti la fetta di pesce e tenerla da parte.

Mentre si riscalda l'acqua salata per cuocere la pasta, mettere l'olio in un'ampia padella, tanto grande da poter poi ospitare anche tutti i mezzi pacheri. Aggiungere gli spicchi di aglio tagliati a sottili fettine, alzare la fiamma, e aggiungere tutto il pomodoro  pelato che schiaccerete con i rebbi di una forchetta mentre si cuoce.

Dopo dieci minuti di cottura aggiungere il sale, i pezzetti di pesce, bagnarlo con il vino ed alzare la fiamma. Passati altri cinque minuti abbassare la fiamma ed unire le olive denocciolate e tagliate a pezzi, i capperi ben lavati e cuocere a fuoco dolce per altri cinque  minuti.

Intanto l'acqua delle pasta sarà giunta a bollore, allora immergervi dentro i mezzi paccheri, rimestare e scolarli quando sono al dente.
Trasferirli subito nella padella, alzare la fiamma, fare condire bene tutta la pasta e farla insaporire per tre minuti a fuoco forte. Mettervi dentro una macinata di pepe fresco, il prezzemolo tritato con le forbici, rimestare bene e portare in tavola.


domenica 3 novembre 2013

UN PRIMO PIATTO VELOCE, REALIZZATO CON LE SEMPLICI COSE CHE DI SOLITO ABBIAMO IN FRIGO : LE PENNETTE ALLA DISPERATA

Vostro marito ( o vostra moglie ) piomba in casa con una coppia di amici per pranzo. Con lui porta otto salsicce fresche ed un sacchetto di patate surgelate già pronte per essere fritte, e dice alla (o al ) consorte: Cara/o, per il secondo metto in padella le salsiccie e queste patate per il contorno, tu intanto pensa a cosa cucinarci, che sia qualcosa di buono come primo piatto !

Ovviamente la prima reazione del coniuge vittima di questa improvvisata poco gradita è : " Quando fa così, con estremo piacere, se potessi, lo impiccherei, ma in casa non abbiamo alberi di un altezza sufficiente....." poi la collera sbollisce in fretta ed allora si sforza di pensare a qualcosa di veloce, data l'ora e guarda in frigo!

Allora mettendoci nei panni del malcapitato o della malcapitata, guardiamo anche noi nel loro frigo e, sì possiamo farcela con quello che c'é !!

Insomma prepariamo delle pennette (o altro tipo di pasta, purché sia sufficiente) con besciamella per la quale ci vuole un poco di farina, di latte e di burro, parmigiano (o pecorino o delle sottilette) - anche qui dobbiamo arrangiarci - e cento grammi di prosciutto cotto e/o di mortadella un pò passati.......che da un paio di giorni giaceva dimenticato e nascosto sotto dei finocchi  un pò ingialliti.

Chiamiamole quindi :
LE PENNETTE ALLA DISPERATA

INGREDIENTI  per 4 persone :  pennette gr 500 (o altra pasta che NON sia lunga, altrimenti bisogna spezzarla a cm 6); latte fresco intero cc 500; farina 2 cucchiai colmi; burro gr 50; prosciutto cotto (o mortadella) gr 100; parmigiano (o grana) grattugiato gr 100 (o pecorino grattugiato o 6 sottilette); sale fino.

PROCEDIMENTO  :  intanto mettete sul fuoco la pentola con l'acqua salata per la pasta. Poi in una pentolina mettete il burro, la farina, su fuoco dolce mescolate e quando la farina ha assorbito il burro iniziare ad aggiungere un pizzico di sale e un poco di latte, Rimestare sempre e quando il latte è stato assorbito aggiungerne ancora, rimestare e avanti così, fino a terminare. Togliere subito dal fuoco e rimestare ancora per un minuto perché il fondo bollente continua la sua cottura. Tagliare a striscioline piccole il prosciutto cotto (o altro) ed aggiungerlo alla besciamella ancora calda e rimestare.

Togliere dal fuoco la pasta ormai al dente, scolarla (tenendo da parte una tazza di acqua di cottura), metterla in una zuppiera di servizio, aggiungere tutta la besciamella, il formaggio parmigiano, rimestare subito velocemente, eventualmente diluire la pietanza con una parte (o tutta) l'acqua calda di cottura, rimestare un'altra volta e portate subito in tavola.