sabato 28 luglio 2012

CARI AMICI. VI DEVO LASCIARE PER QUALCHE GIORNO PER DEDICARMI AI PROBLEMINI......DI MIA MOGLIE SILVANA.

QUINDI DOVE VADO PER UN PAIO DI SETTIMANE, A MASSALUBRENSE, NON HO LA ADSL.

 MENTRE VI PROMETTO CHE PRENDERO' APPUNTI DI TUTTE LE COSE PARTICOLARI CHE AVRO' L'OCCASIONE DI MANGIARE, NON APPENA RIENTRERO' IN SEDE, SARA' MIA PARTICOLARE CURA DI RENDERVI EDOTTI E CONSENTIRVI COSI' DI PREPARARE DELLE PARTICOLARI PIETANZE.

QUINDI , NELL'ATTESA DEL MIO RITORNO,  VI INVITO A SPULCIARE NEGLI ELENCHI DELLE RICETTE DEI  MESI PASSATI, DOVE TROVERETE  DELLE INTERESSANTISSIME RICETTE.
LA MODESTIA E' IL MIO FORTE...........

A  PRESTO !!

SERGIO.

MEZZE PENNE AL POMODORO MATURO E PROVOLONE GRATTUGIATO

Con il caldo che incombe, ci vuole una cucina veloce ma saporita. Vi propongo una pietanza semplice, con le mezze penne da saltare in padella, condite con una veloce salsa di pomodori rossi, maturi al massimo, e con il formaggio provolone semipiccante al posto del solito parmigiano, e con un buon profumo di abbondante basilico. Sacrificate qualche foglia delle piante che avete in terrazza, cosa aspettate che venga la grandine a rompervele ??!!

INGREDIENTI   per 4 persone :  mezze penne o chiocciole gr 500;  pomodoro maturo gr 400; aglio 1 spicchio; basilico 12 foglie, olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; provolone semipiccante gr 150; sale.

PROCEDIMENTO  : mettere l'acqua salata sul fuoco. Mentre si riscalda lavare i pomodori, tagliarli a pezzi, non gettando via pelle e semi, mettere in una capace padella (che poi dovrà contenere anche tutta la pasta) aglio appena schiacciato, l'olio, farlo imbiondire appena e subito versare dentro i pomodori affettati. Aggiungere appena un pizzico di sale e via, fuoco medio e rimestare una volta. Dopo 10 minuti eliminare l'aglio e lasciare la padella in caldo. Spezzettare le foglie di basilico e aggiungerle alla salsa. Grattugiare (dal lato grosso della grattugia) grossolanamente il provolone.

Scolare la pasta molto al dente e passarla in padella. Accendere il fuoco (forte questa volta) rimestare bene, aggiungere il formaggio, rimestare ancora per tre minuti e portare subito in tavola.

ALICI FRESCHE SEMPLICI SEMPLICI AL FORNO, ALLA MANIERA DEI PESCATORI

Le alici fresche appartengono alla grande famiglia  dei pesci azzurri      che tanto bene fanno al nostro organismo.
Ho più volte scritto che non bisogna mangiarle crude perchè nel loro interno l'anisakis (che è un terribile passeggiero non invitato) , il parassita dei pesci azzurri  e dei mammiferi marini,  può provocare gravi danni al nostro organismo.

Cercare sul motore di ricerca, in alto a destra nella prima pagina del mio blog, la parola anisakis dove ho a lungo spiegato tutto, o quasi tutto !!!

Per questo motivo le leggi in materia alimentare impongono che i pesci crudi vengano mangiati soltanto se "abbattuti" a 20° sotto zero per almeno 24 ore; altrimenti bisogna mangiarli cotti.
Ricordate che la marinatura non uccide il parassita, nè le sue larve, nè le sue uova.
L'acido acetico dell'aceto di vino, l'acido ascorbico del limone e l'acido lattico del latte, che sono i tre acidi presenti nelle nostre cucine, non producono alcun danno all'animale. Soltanto una cottura almeno a 60° ci può salvare.

(E non vi illudete di vederlo ed eliminarlo, perché quando il parassita si accorge che il pesce è morto, emigra dallo stomaco del pesce e si posiziona in uno dei filetti e non lo si vede più. Poi  quando viene ingerito dall'uomo (o dalla donna)  si infila nello stomaco, dove disturbato dai nostri succhi gastrici, tenta di sfuggire incistandosi sotto la pelle dello stomaco, provocando gravi disturbi.
Con la gastroscopia si scopre il piccolo bubbone e talvolta viene  ritenuto un granuloma cancerogeno, a meno che il paziente non si ricordi e riferisca al medico che ha mangiato pesci crudi.)

Quindi NON mangiamo mai le alici crude a meno che non si sia sicuri che siano state messe nell'abbattitore per almento 24 ore a 20° sotto zero. Tutti i ristoratori ben attrezzati dovrebbero possedere un tale apparecchio, utilissimo specialmente nei momenti di grande caldo.

Ma andiamo alla mia ricetta:

INGREDIENTI per 4 persone : alici fresche gr 800; pane grattato  8 cucchiai colmi; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; prezzemolo 1 ciuffetto tagliuzzato con le forbici; capperi sotto sale 1 cucchiaio raso; olive nere 12, aglio 2 spicchi; formaggio pecorino gr 50; formaggio parmigiano reggiano gr 50.

PROCEDIMENTO :  Innanzitutto se avete in casa del pane un pò vecchio e non sapete cosa farne, mettetelo in forno a 120°, dopo averlo fatto a fette . Poi se avete un frullatore mettetevi il pane tostato dentro e fatelo girare appena per pochi secondi, così il pane non verrà fuori ridotto a farina, ma un pò più grossolano. Quello che resta chiudetelo in un barattolo di vetro ed usatelo altre volte.

Frullare insieme il prezzemolo, i capperi, le olive (dopo averle denocciolate), gli spicchi d'aglio sbucciati e i due formaggi. (qualcuno gradisce anche un quarto di cucchiaino di pepe fresco).
Lavare le alici, eliminare testa e interiora, aprirle ed eliminare la lisca centrale. In una pirofila da forno mettere sul fondo un pò di olio, poi un primo strato di alici , spargervi su  pò del composto di aromi, un pò di pane grattugiato grossolanamente e così via. Terminare con il pane grattugiato e con un filo d'olio .

Mettere in forno a 150° fino a che non si sarà formata una crosticina sopra (circa 15 minuti se il forno è già a temperatura) e quindi portarlo subito in tavola.

venerdì 27 luglio 2012

LONZA DI MAIALE ALLE VERDURINE IN AGRODOLCE

E' un piatto gustoso, forse l'agrodolce non piace a tutti, ma è estremamente semplice da realizzare.
INGREDIENTI  per 4 persone : lonza di maiale gr 600; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai colmi; aglio 2 spicchi; carote gr 250; cipolline gr 250; sedano gr 100; zucchero 1 cucchiaino colmo; vino bianco cc 100 (un bicchiere) aceto bianco 3 cucchiai; sale.

PROCEDIMENTO :   tagliare a minuti tocchetti la carne;  affettare sottilmente le carote, le cipolline,  il sedano.
In un tegame mettere l'olio, l'aglio appena schiacciato, farlo imbiondire a fuoco medio, quindi aggiungere i tocchetti di carne e farli rosolare rimestandoli. Dopo due minuti eliminare l'aglio, aggiungere il vino, un buon pizzico di sale e lo zucchero. Dopo altri 3 minuti unire alla carne tutte le verdure  affettate e rimestare. Fare cuocere mescolando un paio di volte. Dopo altri 10 minuti aggiungere l'aceto e dopo un minuto togliere dal fuoco e servire nel piatto di portata.

Come contorno potete preparare delle patate lessate in acqua salata,  sbucciate e tagliate a tocchi.

IL 23 DICEMBRE 2008, NEL PRIMO ANNO DI VITA DEL MIO BLOG, AVEVO INSERITO UNA RICETTA DI PENNETTE NELLE COCOTTINE.

MI SONO RILETTO LA RICETTA IERI E DIREI CHE E' PROPRIO ADATTA A QUESTI GIORNI DI ABBONDANZA DI POMODORI MATURI, DATA LA FORTE CALURA.
E'  TRA L'ALTRO UN PIATTO CHE SI PUO' MANGIARE ANCHE TIEPIDO O FREDDO. 
RICORDO CHE DI QUESTI TEMPI, QUANDO VIVEVO A ROMA, NELLE TRATTORIE SI TROVAVA LA PASTA E CECI O LA PASTA E FAGIOLI FREDDA , ED ERA BUONISSIMA!
PERCHE' NON SPERIMENTARE NUOVI SAPORI ???
FATEVI UNA ESCURSIONE NEL 2008 ED AVRETE DELLE BELLISSIME SORPRESE !!! 

giovedì 26 luglio 2012

POMODORI OBLUNGHI MATURI IN PADELLA: UN OTTIMO PIATTO DI MEZZO

Con il grande caldo ecco che i pomodori ben maturi, quelli chiamati in Piemonte "butaline", da noi "fiaschelle" o "San Marzano" , molto adatti anche per fare salsa e bottiglie, abbondano a prezzi ragionevoli.
Un simpatico piatto, semplice e facile, si può realizzare in una mezz'ora di cottura, mentre fate altre cose in cucina.
Basta prepararlo, metterlo sul fuoco e poi dopo 10 minuti scoprire  e continuare la cottura fino a che i pomodori non si siano asciugati abbastanza.

INGREDIENTI per 6 persone :  pomodori gr 1000; aglio 2 spicchi; rosmarino, 2 rametti; origano secco 1 cucchiaio; sale fino; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai colmi.. 

PROCEDIMENTO : tagliate a metà per lungo i pomodori; tritare insieme l'aglio, gli aghi del rosmarino, sale fino e origano. Mescolare gli ingredienti con un cucchiaio di olio, spalmare la parte tagliata del mezzo pomodoro con questo composto e quindi adagiarli, uno vicino l'altro, nella larga padella. La pelle del pomodoro deve andare a contatto con il fondo della padella.  Spargervi sopra un filo d'olio e mettere sul fuoco medio con il coperchio. Fare cuocere per 10 minuti, quindi eliminare il coperchio e continuare a fuoco medio fino a che il liquido non evapori ed i pomodori risultino un pò asciutti. Togliere dal fuoco e servirli direttamente dalla padella, o passarli, con cautela, nel piatto di portata .
E' una pietanza molto aromatica e va benissimo anche come contorno di un roastbeef o di polpette fritte o di un lesso misto.

mercoledì 25 luglio 2012

UN RISOTTO FUORI DAL COMUNE: CON RICOTTA E FUNGHI SECCHI

Cucinare è un arte ed ognuno può sbizzarrirsi come vuole, anche facendo degli strani accostamenti di sapori, sempre che la cosa non provochi problemi alla salute dei commensali. Ho saggiato con una certa preoccupazione questo risotto, mi sono poi informato dalla padrona di casa - che in quella circostanza era la cuoca - e dopo aver constatato che il sapore era particolare e la riuscita del piatto era stata molto gradita da tutti, ho chiesto spiegazioni in merito.
Innanzitutto, mentre io il risotto lo faccio cuocere con il liquido dopo averlo tostato con il grasso e la cipolla,   costei mi ha detto che il riso lo cuoceva a parte fino a tre quarti di cottura; poi lo finiva e lo mantecava con i condimenti e lo portava al punto giusto. (Credo che in molti ristoranti facciano così per non fare attendere il cliente oltre 20 minuti).  Ed allora ho voluto cucinarlo anche io in questo modo, ma soltanto per questa volta, il risotto classico NON lo tradirò mai ! 

INGREDIENTI per 6 persone:  riso Vialone Nano gr 500; ricotta fresca gr 100; burro gr 50; latte fresco intero cc 100; parmigiano reggiano grattugiato gr 100; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai colmi; cipolla gr 80/100 tritata sottilmente; funghi porcini secchi 1 bustina da gr 25; dado da brodo 1/2; sale.

PROCEDIMENTO :  con il 1/2 dado preparare cc 250 di brodo e tenere da parte. In una casseruola (che poi sarà usata per finire la cottura del risotto) , mettere la ricotta, il latte, il parmigiano grattugiato, il burro.  Mettere su fuoco dolce e mescolare accuratamente cuocendo soltanto  per due minuti, quindi togliere dal fuoco.
In una piccola padella mettere la cipolla tritata e l'olio, cuocere per 5 minuti, poi aggiungere i funghi spezzettati e fatti  rinvenire in acqua tiepida, quindi strizzati,  e fare cuocere per altri 5 minuti, poi aggiungere il brodo cuocere altri due minuti e togliere dal fuoco.

Cuocere in acqua salata il riso e portarlo fino a 3/4 di cotttura (circa 12 minuti) . Scolarlo bene e metterlo nella casseruola con la ricotta, etc., unire i funghi soffritti con la cipolla, mescolare sempre e continuare fino a terminare  la giusta cottura, quindi servirlo.

SPALLA DI MAIALE AL FORNO AGLI AROMI CON FAGIOLI CANNELLINI

Lo so che qualcuno potrebbe obiettare che  la carne di maiale quando fa caldo non si dovrebbe mangiare, ma questa è una bella diceria del secolo scorso, quando il maiale era un animale grasso e veniva macellato soltanto nei mesi invernali. Oggi che è diventato smilzo, magro, direi quasi atletico, le sue carni nulla hanno da invidiare a quelle di un bovino, anzi sono molto più saporite.
Allora mi è capitato di mangiare un giorno in una trattoria questa spalla con i fagioli e mi sono precipitato in cucina per congratularmi con il cuoco, il quale è stato molto cortese da fornirmi la ricetta.

E' un piatto semplice, veloce, non vi è possibilità di sbagliare e quindi ve lo consiglio come seconda pietanza.  Dopo potete preparare una semplice insalata verde mista, e poi un semplice dessert.

INGREDIENTI per 6 persone (o per 4 un pò più affamati) :  spalla di maiale gr 1200/1300 (in un sol pezzo); fagioli cannellini già lessati 1 barattolo gr 260 (peso sgocciolato);  rosmarino 2 rametti; aglio 2 spicchi; sale fino; pepe fresco di mulinello; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; carota media 1; sedano 2 coste; cipolla media 1; vino bianco secco cc 100 (un bicchiere).

PROCEDIMENTO :  tritare con le forbici gli aghi di rosmarino, mescolarli con un cucchiaino di sale fino, con mezzo cucchiaino di pepe appena macinato, con i due spicchi di aglio ridotti a poltiglia e infilare la mistura nei fori che praticherete nella carne, aiutandovi spingendola dentro con un dito. 
Tritare con il frullatore ad immersione le verdure (con la mezzaluna sul tagliere è troppo faticoso e lento).
In una teglia da forno adagiarvi la carne in un sol pezzo e ricoprirla con le verdure tritate, poi versate sopra l'olio, il vino e mettela in forno a 160° , facendola rosolare. Dopo 10 minuti di cottura coprire la teglia con il foglio di alluminio e fare cuocere per 30 minuti. Tirare fuori dal forno la teglia, riversare sopra il fondo di cottura ed eliminare il foglio di alluminio. Cuocere ancora per altri 20 minuti, quindi unirvi i fagioli, senza gettare via il liquido di governo, mescolare e dopo altri 10 minuti togliere dal forno.
Tagliare la carne a fette sottili sul tagliere e riscaldarla al momento di servirla.

martedì 24 luglio 2012

I NAS DI CREMONA SEQUESTRANO 2300 PROSCIUTTI PRODOTTI DA MAIALI NUTRITI CON CIBO SPAZZATURA

Dal Corriere della Sera del 20 luglio, apprendiamo che i NAS hanno denunciato l'allevatore di maiali mantovano R.F. (ex presidente del Calcio Mantova)  e il sig. A.G. per frode in commercio, vendita di prodotti NON genuini e traffico illecito di rifiuti, sequestrando ben 750 maiali in un allevamento e 30 tonnellate di scarti destinati ad impianti che producono Biogas. Gli scarti sarebbero stati invece dati in  pasto ai maiali.
Sarebbe ora di punire con il carcere, e non con una blanda multa,  chi attenta alla nostra salute ed a chi provoca un enorme danno al settore: i contraffattori fanno concorrenza sleale alle aziende serie.  Sembra però che mangiare questi prosciutti, cioè parliamo di quelli che erano stati prodotti con maiali così alimentati e finiti già nei negozi di persone di pochi scrupoli, non siano dannosi per la nostra salute.  Comunque è bene aprire sempre gli occhi e chiedere ai negozianti prodotti di marca conosciuta.
Secondo una indagine della Coldiretti  6 italiani su 10 considerano le frodi alimentari più gravi di quelle fiscali !!!

SUL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO DI ALTROCONSUMO VI E' UN INTERESSANTE NOTIZIA CHE VI RIPORTO. ORA CJE ANDATE IN VACANZA FATELA LEGGERE ANCHE AI VOSTRI BAMBINI

Vi siete mai chiesti  quanto tempo ci mette ad essere riassorbito dall'ambiente un rifiuto gettato per terra !
Lo avreste mai creduto ???  Quindi leggetelo ai vostri bambini  !

Una bottiglia o un barattolo di vetro 4.000 anni, i contenitori di plastica da 400 a 500 anni, le lattine di metallo 100 anni, una gomma da masticare fino a 5 anni, un mozzicone di sigaretta fino a 5 anni, una buccia di banana da 8 a 10 mesi, un giornale da 3 a 12 mesi, un fazzoletto di carta fino a 3 mesi!

Ciò significa che è necessario pensarci tre volte prima di gettare per terra, in un bosco, o in un terreno o anche in mare un qualsiasi oggetto, perchè poi rimane lì per anni e anni, rovinando il paesaggio, l'ambiente dove viviamo, inquinando insomma noi stessi.  

Un grazie particolare alla rivista Altroconsumo che spesso ci fa riflettere su tante cose !!!

lunedì 23 luglio 2012

FILETTI DI ORATA DI ALLEVAMENTO IN PADELLA

Talvolta è necessario rivolgere la propria attenzione anche al pesce di allevamento, che di sicuro è fresco, perchè tirato fuori dall'acqua da poche ore e poi anche per un problema spesso legato ai costi. Mentre un orata di mare costa 25/30 euro a kg, (e per essere certi che sia fresca dovete essere in buoni rapporti con il pescivendolo),  un'orata di allevamento costa  circa la metà, cioè da 12 a 15 euro al kg.
Poi consideriamo di gettare via la testa, le interiora e la lisca centrale e quindi la resa scende ulteriormente. Ora vi sono molti negozi di pesce , oltre ai banchi di pesce della grande distribuzione,  che hanno degli addetti molto esperti nello sfilettare i pesci. Quindi basterà al momento dell'acquisto sincerarsi se ciò sia possibile e vi troverete in borsa  i filetti già pronti per essere cucinati a dovere!!

Allora se il mio inizio è stato di vostro gradimento seguitemi e vedrete che con la vostra abilità sarete capaci di ottenere una pietanza che nulla avrà da invidiare alla orata di mare!

INGREDIENTI  per 4 persone :    orate 2 d'allevamento da gr 650/cad. totale gr 1300; capperi sotto sale 1 cucchiaino; limone 1 (il succo); farina 1 cucchiaino; sale fino poco; vino bianco secco 1/4 di bicchiere (circa cc 35); olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai rasi; prezzemolo 1 ciuffetto tritato sottilmente con le forbici ; 4 pomodorini rotondi tagliati a rondelline.

PROCEDIMENTO :  In una padella antiaderente, di dimensioni tali che possa contenere i quattro filetti già lavati ed asciugati con carta da cucina, stendere un sottile filo d'olio, poi adagiare i quattro filetti con la pelle verso il fondo della padella, spargervi sopra appena un pizzichino di sale, qualche cappero lavato ed asciugato, il resto dell'olio, il succo del limone diviso equamente tra i quattro filetti, accendere fuoco medio e cuocere per 4 minuti con il coperchio. Tritare intanto con le forbici il prezzemolo e tenerlo da parte.
Togliere il coperchio, sciogliere il cucchiaio di farina nel vino, rimestare bene e spargerlo sopra i filetti, cuocere ancora per 2 minuti a fuoco basso e togliere dal fuoco.
Nel frattempo tenere in caldo nel forno a 100° i quattro piatti piani. Appena siete pronti per portare in tavola la pietanza, impiattare un filetto in ogni piatto, sopra spargervi il prezzemolo e un cucchiaio di fondo di cottura, guarnire ogni filetto sistemando vicino il pomodorino tagliato a rondelline, quindi portare subito i piatti in tavola.  

domenica 22 luglio 2012

VERMICELLI ALLE ALICI FRESCHE CON UN CUCCHIAIO DI PINOLI, MEZZO BICCHIERE DI BIANCO SECCO, PREZZEMOLO TRITATO, AGLIO E OLIO EXTRA VERGINE

E' una velocissima ricetta, economica e di sicura riuscita. E' una pietanza che ieri sera a Lerici (La Spezia) ho mangiato ed ho apprezzato moltissimo.  Prima di correre il rischio di dimenticarla, voglio raccontarvela perchè certamente trovandovi in vacanza al mare potrete prepararla per i vostri amici.

INGREDIENTI per 4 persone :  vermicelli o spaghetti o linguine gr 500; alici fresche gr 250; aglio 2 spicchi; pinoli 1 cucchiaio; prezzemolo tritato 1 ciuffetto; vino bianco secco 1/2 bicchiere cc 50; sale; olio extra vergine d'oliva 5 cucchiai.

PROCEDIMENTO :  mettere sul fuoco la pentola con l'acqua e sale per cuocere la pasta. Nel frattempo eviscerare le alici, lavarle sotto l'acqua ed eliminare la lisca centrale.  In una padella che poi potrà contenere anche tutta la pasta, mettere l'olio e l'aglio appena schiacciato, su fuoco medio. Aggiungere i pinoli e dopo un minuto i filetti di alici spezzettati; cuocere per un altro minuto. Scolare la pasta al dente e passarla in padella. Aggiungere il prezzemolo tritato, alzare la fiamma, rimestare bene la pasta, versare il vino, eliminare l'aglio e dopo altri due minuti di cottura a fuoco molto forte, portarla subito in tavola e servirla.

P.S.  Qualcuno aggiunge un pezzetto di peperoncino forte, se gradito a tutti i commensali.

mercoledì 18 luglio 2012

IL 6 APRILE DEL 2008, SIAMO VICINI ALL'INIZIO DEL MIO BLOG, HO POSTATO UNA RICETTA CHE OGGI SAREBBE VALIDISSIMA SIA COME SECONDO CHE COME PIATTO DI MEZZO CHE COME SPUNTINO: SI TRATTA DELLO ZUCCOTTO DI MELANZANE CHE HO APPRESO NEL 1948 DA UN CUOCO SICILIANO, E CHE HO RIPETUTO PIU' VOLTE PER GLI AMICI SEMPRE CON GRANDE SUCCESSO.


VI INVITO A PROVARLO. E POI SE CLICCATE MELANZANE O PEPERONI CI SONOTANTE E TANTE RICETTE DELL'ESTATE  CHE TROVERETE INTERESSANTISSIME. IO NON VE LE POSSO RIPETERE PERCHE' NON SAREBBE CORRETTO. MA PER QUESTO C'E' IL MOTORE DI RICERCA, IN ALTO A DESTRA CHE VI INDICA: CERCA........E COSI' POTRETE SCOPRIRE TANTE RICETTE CHE FORSE NON CONOSCETE ANCORA.

GRAZIE DELL'ATTENZIONE !!
SERGIO

TONNO FRESCO AI PEPERONI E AGLI AROMI MEDITERRANEI

Mio padre era siciliano, della Sicilia Orientale, e fin da piccolo  aveva abituato me e mio fratello a sagagiare ogni cosa, quando ci recevamo nell'estate torrida a passare qualche giorno in compagnia delle zie di Augusta.
I ricordi di quei piatti mi sono rimasti scolpiti nella memoria e spesso li ho preparato a mia volta per gli amici, riscuotendo un notevole successo.
Accade poi che alcune pietanze cadono nel dimenticatoio e per alcuni anni vengono ignorate. Poi una scintilla scoccata dalla lettura di un articolo di cucina fa accendere la lampadina e la memoria improvvisamente si apre e i ricordi vengono a galla.

INGREDIENTI per 6 persone :  tonno fresco a fette alte un dito gr 1000; peperoni grandi gr 1000; pomodoro maturo o pelati gr 400 (incluso liquido di governo); aglio 2 spicchi; cipolla gr 100; origano 1 cucchiaio; capperi 1 cucchiaio raso; olio extra vergine d'oliva 8 cucchiai; vino bianco secco cc 100; sale.

PROCEDIMENTO :  lavare i peperoni, eliminare torsolo e semi interni, tagliarlo a fette sottili. Metterlo in padella con metà dell'olio e l'aglio e la cipolla tritati insieme in maniera sottile e fare friggere a fuoco medio per 10 minuti, rimestando un paio di volte. Aggiungere un buon pizzico di sale fino, i capperi ben lavati e cuocere per altri 5 minuti. Togliere dal fuoco.
In una ampia teglia, (o pirofila da forno) che poi porterete in tavola, mettere le fette di tonno (in un solo strato) dopo averle lavate ed asciugate con carta da cucina. Distribuirvi sopra i peperoni con il fondo di cottura, il pomodoro a pezzettoni, il vino, spargervi sopra l'origano ed il restante olio. Mettere in forno a 160° per 30 minuti, poi tirare fuori  la teglia, (attenti a non scottarvi) e con un cucchiaio riversare sopra le fette di tonno il liquido  che si è formato. Rimettere in forno a 180° per altri 10 minuti e quindi servirlo.

domenica 15 luglio 2012

OGGI HO DESCRITTO UNA RICETTA DI PASTA CONDITA CON L'INSALATA DI POMODORO MOLTO MATURO CONDITA CON UN VELOCE PESTO GENOVESE

MI SONO COSI' RICODATO CHE NEL CORSO DELLA VITA DEL MIO BLOG, MOLTE VOLTE HO INSERITO RICETTE FRESCHE, VELOCI E FACILI DA ESEGUIRE, ANCHE PER PRINCIPIANTI..

CAPISCO CHE CI VUOLE UN POCO DI PAZIENZA PER METTERSI A SPULCIARE I VARI MESI, MA PUO' ANCHE DARSI CHE QUALCOSA SFUGGA AD UN OCCHIO POCO ATTENTO E VENGA SALTATA.

NON VI SUGGERISCO DI VEDERLE TUTTE , MA SE OGNI TANTO SFOGLIATE UN MESE, MAGARI UN MESE ALLA VOLTA, INIZIANDO PROPRIO DALLE PRIME RICETTE, CERTAMENTE TROVERETE QUALCOSA CHE VI GARBERA'.

E' ANCHE VERO CHE QUANDO LE GIORNATE SONO MOLTO BELLE NON VIENE VOGLIA DI METTERSI AL COMPUTER  PER FARE LE PULCI, E ALLORA LE STATISTICHE  DELLE VISITE GIORNALIERE LANGUISCONO, MA MAGARI PROFITTATE  DI UN MOMENTO DI RELAX, FATE SCORRERE LE RICETTE E POI SEGNATEVI IN CHE GIORNO ERANO STATE POSTATE, COSI' POTRETE RITROVARLE FACILMENTE !!

 IO STESSO NON LE RICORDO TUTTE, NE' SE HO GIA' INSERITE O MENO, E SPESSO  FACCIO FATICA A RITROVARLE.

GRAZIE DELL'ATTENZIONE

SIGARETTE DI ZITI ALL'INSALATA DI POMODORO CON IL PESTO GENOVESE

Quando c'é un gran caldo, viene la voglia di cucinare qualcosa di fresco, di veloce, di facile, ma che sia buono. Magari una quantità un poco superiore al normale: invece di gr 80 di pasta a persona consideriamone 100, poi per finire è sufficiente un buon tocchetto di formaggio, magari con due pere fresche che ora cominciano ad essere presenti sui banchi della frutta, e poi per chiudere un bicchiere di bianco freddo, nella cui caraffa siano state tagliate dentro  due o tre pesche gialle. In tal modo si beve di meno, si aromatizza un vino che anche se non perfetto del tutto migliora considerevolmente, e si consuma anche della frutta necessaria a completare la nostra alimentazione. La pesca gialla contiene molto carotene e vitamine in quantità.

Ma torniamo alle nostre sigarette di ziti che oggi ho preparato con un'insalata di pomodori molto maturi, foglie di basilico, e poi con un pesto alla genovese.  Avevo preparato una quantità abbastanza notevole, sperando che ne restasse per la sera, ma in quattro abbiamo spazzato tutto via alle ore 13,30.

Allora seguitemi:
INGREDIENTI  per 4 persone:  sigarette di ziti gr 400 ; pomodori maturi grandi 2 : gr 600; basilico 25 foglie; aglio 1 spicchio; pecorino sardo stagionato e grattugiato 2 cucchiai abbondanti; parmigiano reggiano stagionato 3 cucchiai colmi; pinoli 1 cucchiaio raso; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai colmi; sale grosso marino 1 cucchiaio raso.

PROCEDIMENTO : cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolarla quando è al dente. Metterla a raffreddare, ma non vi sognate di raffreddarla sotto il getto di acqua fredda: la rovinereste!!! 
Intanto mettere nel frullatore il cucchiaio RASO di sale grosso marino, lo spicchio d'aglio, dare appena un colpo al frullatore, quindi aggiungere le foglie di basiliico lavate ed asciugate una ad una; un altro colpo al motore di pochi secondi, poi aggiungere i pinoli, i formaggi ed infine l'olio, un poco per volta, mentre il frullatore gira. Mettetelo da parte.
In una grande ciotola mettere i pomodori tagliati a piccoli pezzi, aggiungere il pesto, rimestare dolcemente.  Quando vedrete che la pasta si è raffreddata unirla al pesto, eventualmente aggiungere appena un poco dI olio ancora e quindi metterla  in frigo, fino al momento di servirla.
Quando siete pronti, tiratela fuori dal frigo, rimestate ancora una volta accuratamente e servite.

giovedì 12 luglio 2012

SECONDA PUNTATA : LO ZABAIONE E LA CREMA ALLO ZABAIONE

Buono e dalle ben note virtù energetiche, lo zabaione si ottiene facendo cuocere a bagnomaria i tuorli con zucchero, marsala secco o altro vino liquoroso.
In realtà ben pochi ingredienti per una preparazione che basta da sola a soddisfare palati raffinati e che serve da base per creme, dessert e gelati. E' comunque necessario possedere pazienza,  buona volontà e talvolta aspettare che il composto "monti sù" per bene!
Gli sforzi compiuti saranno ben appagati dai complimenti dei vostri commensali, ben soddisfatti e satolli  per la perfetta chiusura della conviviale!!

INGREDIENTI  per 4 persone :  zucchero semolato gr 80; 4 tuorli (ovviamente di uova fresche) ; marsala secco cc. 80.  Per la Crema allo Zabaione aggiungere alla fine gr 200 di panna liquida di latte fresco, da voi  montata e senza zucchero.

PROCEDIMENTO :  N.B. E' consigliabile e necessario approviggionarsi di un polsonetto per la perfetta riuscita della ricetta: si tratta di un pentolino dal fondo sferico, con un manico , che costa poco e si trova nei negozi di attrezzi per la cucina.

Mettere i tuorli , ben separati da sbavature di albume, nel polsonetto, aggiungere lo zucchero ed il Marsala. Immergere il pentolino in una pentola contenente acqua calda, che non bolla, su fuoco moderato e cominciare a lavorare con la frusta a mano, aumentando la velocità mano a mano che il composto diventa sempre più chiaro e gonfio. Ci vorranno alcuni minuti durante i quali non è permesso interrompere lo sbattimento della frusta perchè lo zabaione potrebbe rapprendersi e trasformatsi in una OMELETTE dolce al marsala!
Quando lo zabaione sarà stato da voi "montato" a dovere, ve ne accorgerete facendo cadere un piccolo filo dalla frusta e vedendolo galleggiare appena per qualche secondo.. A questo punto lo zabaione è pronto per essere versato nelle singole coppette e consumato caldo (se siete in inverno), altrimenti mettetelo in frigo e consumatelo quando vi farà comodo, mettendo a fianco su di un piattino qualche biscottino del tipo delle "lingue di gatto".

Nel caso vogliate aumentare il volume dello zabaione diluendo nel contempo la sua forza (abbiamo già detto che è energetico), basterà acquistare una confezione di panna liquida di latte fresco intero da cc 200 circa, che non sia mai vegetale tipo Maragarina "Gradina" , nè UHT a lunga conservazione;  montare questa panna con la fruste elettriche, senza aggiungere altro zucchero e poi con delicatezza fare incorporare la panna allo zabaione muovendolo lentamente da sotto in sopra con una spatolina.
Poi utilizzare questa crema per riempire crostate con il fondo già cotto in forno, o bigné o choù o cannoncini, sempre senza ricuocere la crema, sempre a crudo ed a freddo (cioè senza riscaldare)..

I SEGRETI DELLE CREME PER DOLCI : CREMA PASTICCERA, ZABAIONE E CREMA ALLO ZABAIONE

"Sono le tre creme regine della pasticceria" asseriva anni fa il grande chef pasticcere Igino Massari,   ed oltre che come riempitivo di grande e piccola pasticceria possono essere servite anche come "dessert" mettendo al fianco qualche biscottino secco da intingere.

Ma prima di prendere in esame ogni crema e di spiegare poi come produrre un ottimo dessert, consideriamo con molta attenzione i pericoli che si annidano intorno a queste preparazioni , specialmente nei giorni di grande calore, come quelli che stiamo vivendo adesso.

Forse quelche volta avrete letto sui quotidiani di intossicazioni collettive di gruppi di convitati ad un pranzo di nozze e ciò si è quasi sempre verificato nei periodi caldi dell'anno, perché i tuorli delle uova sono degli ottimi incubatori per microbi, microrganismi e spore velenose,  che penetrate attraverso la atmosfera o per mezzo di un cucchiaio o un mestolo mal pulito, riescono in breve tempo a rendere molto velenosa tutta una torta nuziale. Le intossicazioni possono avvenire anche in inverno, se le creme sono conservate in un locale non refrigerato, o anche a causa di una pentola o di un contenitore di rame stagnato, dove la stagnatura (che dovrebbe proteggere ciò che si sta preparando) salta via perchè consumata e quindi i solfuri del tuorlo a contatto del rame provocano la reazione a catena che si propaga rapidamente e rende tossica ogni parte della torta.

Considerate anche che solitamente la torta nuziale si apre alla fine del dessert, quando gli sposi poi devono brindare con tutti i convitati . E' vero che tutti ormai saranno ben colmi di ogni cosa trangugiata nella quattro ore che in media si impiegano in un ricevimento di nozze, e che quindi ne mangeranno si e no un piccolo pezzetto, ma quel piccolo boccone, al pari della Mela avvelenata di Biancaneve, è sufficiente a rovinare una simpatica cerimonia.

E poi considerate anche che il Gateau Mariage è di solito alto quasi un metro, due o tre piani di PAN DI SPAGNA  su di una struttura in legno o cartone che poi si riutilizza, con sopra i due sposini in zucchero filato. Insomma con questa altezza e questo ingombro difficilmente si trova un frigorifero capace di contenerla a temperatura bassa  3 - 4 gradi centigradi, cioè vicina allo zero.
Vi sono dei pasticceri che sono attrezzati con furgoni frigoriferi, ma dovrebbero tenere acceso il motore del frigo da quando arrivano a destinazione, fino al momento del fatidico taglio della torta, e ciò di solito non avviene.

Quindi grande attenzione quando andate ad un ricevimento di nozze, perché basta un piccolo boccone per intossicarvi.
                                                                                      
                                                                                                   =*=*=*=

Allora quando vi accingete a preparare una crema con uova, ricordatevi che la crema deve essere raffreddata subito in frigorifero  . Il motore del frigo lavorerà un poco di più, e se avete un frigo molto grande vi accorgerete che vi è in alto, vicino ai comandi un bottoncino che indica qualcosa come  "super cool"   o super freezer e serve proprio per accorciare il tempo di raffreddamento all'interno del frigo. Non è vero che così il frigo si danneggia, come ritengono in tanti, facendo raffreddare le creme a temperatura ambiente:
così facendo la crema continua a cuocere ; i microrganismi raddoppiano di volume nel giro di 20 minuti e si agevola la formazione dei solfuri del tuorlo, che conferiscono alla crema un sapore sgradevole , ed un odore tipico delle uova sode troppo cotte.

PRIMA PUNTATA:

E veniamo quindi alla CREMA PASTICCERA: questa dose che segue è adatta per una crostata da 6-8 persone.
INGREDIENTI  : latte fresco intero cc 500;  tuorli 7 ; zucchero gr 110; farina o amido di mais gr 40; buccia di 1/2 limone ;
vaniglia 1/2 bustina (se gradita e se non vi sono persone allergiche tra i vostri convitati).

PROCEDIMENTO :  in una capace terrina mettere i soli tuorli d'uovo (i bianchi conservateli in un barattolo in frigo per un'altra occasione),  aggiungere lo zucchero,  la farina e la vaniglia.  Con la frusta elettrica montare il composto lavorando almeno un paio di minuti, quindi tenerlo da parte.
Mettere il latte in una casseruola sul fuoco, aggiungere la buccia del limone  ben lavato ed asciugato facendo attenzione a NON intaccare il limone perché una sola goccia basterebbe a fare "impazzire o raggrumare" il latte in un istante. Non appena il latte bolle spegnere e togliere dal fuoco. Mettere per alcuni minuti la pentola in un contenitore con acqua fredda (nel lavello ad esempio) per farlo raffreddare più velocemente e quanDo si è intiepidito versarlo un poco per volta nel composto di tuorlo, zucchero e vaniglia già approntato, mescolando velocemente con un cucchiaio o con una frusta.
Rimettere ora il liquido nella pentola dove avete già bollito il latte, eliminare la buccia di limone e su fuoco medio continuare la cottura sempre rimestando, finchè arriva ad ebollizione.    Togliere quindi dal fuoco e versare la crema in una terrina, passandola attraverso  un setaccio in acciaio per eliminare eventuali grumi.
Cospargere in fine la crema spargendovi sopra un cucchiaio di zucchero per evitare la formazione di una pellicina.
Mettere SUBITO in frigo la crema e poi usarla  come base sulla crostata di frutta fresca, per farcire bigné  o altro.

mercoledì 11 luglio 2012

RAVIOLONI DI RICOTTA FRESCA E MELANZANE

Anche questa ricetta risale al 2007 ed al convegno sul pesce azzurro di Cefalù. Le melanzane sono sempre quelle tonde, molto più dolci e saporite di quelle lunghe, ma non so spiegarmi il perché di questa differenza !!
Speriamo che qualcuno dei miei lettori, esperto di melanzane tonde e lunghe, si faccia vivo e ci spieghi questa differenza.

INGREDIENTI per 6 persone:
Per realizzare questi ravioloni bisogna preparare la pasta dei tagliolini, oppure comprare una sfoglia (noi la chiamiamo "pettola") sottile di pasta all'uovo già pronta. Comunque vi illustro le dosi: gr 200 di farina, un pizzico di sale, 2 uova e due mezzi gusci di uova ripieni di acqua.  Mettere la farina a fontana sul piano da lavoro; al centro le due uova, il sale, l'acqua e mescolare inizialmente con le punte delle dita, poi con le mani e lavorare per almeno cinque minuti con forza. Poi fare riposare la pasta per 30 minuti. Riprendere la pasta, dividerla in due pezzi uguali e tirare con il mattarello una foglia sottila al massimo. Poi fare la seconda sfoglia possibilmente della stessa dimensione e dello stesso spessore.
Vediamo ora gli ingredienti del ripieno e del condimento: melanzane rotonde 2; ricotta fresca gr 400; parmigiano grattugiato gr 150;
pomodoro a pezzettoni o pelato gr 400: aglio 2 spicchi; olio extra vergine d'oliva  : per la salsa 3 cucchiai, per friggere le melanzane q..b..; basilico una dozzina di foglie; sale fino.

PROCEDIMENTO : lavare le melanzane, asciugarle, eliminare i picciuoli e tagliarle a tocchetti minuti (friggeranno in meno tempo).Mettere in padella l'olio e quando sfrigola aggiungere, un poco per volta, le melanzane. Toglierle quando si sono ben imbiondite, metterle a scolare su carta da cucina e avanti con le altre, fino a terminare. Grattugiare il parmigiano ed unirlo alla ricotta. Mettere nel bicchiere del frullatore le melanzane, la ricotta, il formaggio e frullare per un paio di minuti, non di più. In una pentolina mettere l'aglio, il poco olio e l'aglio tagliato in due pezzi, le foglie di basilico lavate ed asciugate oltre ad un mezzo cucchiaino di sale fino. Cuocere velocemente su fuoco medio per 5 minuti, poi eliminare l'aglio.
Ritorniamo ai ravioloni: su di una sfoglia mettere dei mucchietti di ripieno, ad ugual distanza uno dall'altro. Quando avrete terminato adagiarvi sopra l'altra sfoglia e con il dorso della mano fare aderire le due sfoglie; poi con la rotella zigranata ritagliare i ravioloni, facendo attenzione che i due strati siano ben incollati. Per essere ben sicuri che non si aprano durante la cottura migliorate la chiusura con i rebbi di una forchetta.

Al momeno di andare a tavola, mettere in una pentola acqua e sale, e quando bolle adagiarvi dentro i ravioloni. Dopo un paio di minuti risaliranno a galla ed allora con una schiumarola tirateli su e metteteli in una zuppiera, conditeli con la salsa di pomodoro tenuta in caldo e serviteli subito.

PARMIGIANA DI MELANZANE TONDE & ALICI FRESCHE

Mi trovavo a Cefalù, in Sicilia, nel settembre del 2007 per un convegno sul pesce azzurro e nel corso di una delle  interessanti conviviali ebbi la ventura di saggiare questa parmigiana di melanzane con le alici fresche.
La trovai ottima, perchè il sapore un pò aspro delle alici, presenti in numero limitato, nell'unirsi con le tante melanzane, bene si adeguava al sapore dolce del pomodoro maturato al caldo sole, e quindi riuscìi a farmi dare la ricetta di questa pietanza un pò fuori dalla norma.
Ed oggi, scartabellando tra vecchi fogli è saltata fuori e quindi desidero che anche voi possiate provarla.

Le melanzane tonde sono oggi presenti sul mercato e le alici fresche dovrebbero essere presenti, in vendita, quasi tutti i giorni dell'anno.

INGREDIENTI  per 4/6 persone:  melanzane tonde gr 800/900; alici fresche gr 300; pomodoro pelato o a pezzettoni gr 400; olio extra vergine d'oliva per spennellare la padella q.b.; formaggio parmigiano grattugiato gr 150;  pangrattato 6 cucchiai colmi; basilico 6 foglie; sale.

PROCEDIMENTO :  lavare le alici, eviscerarle e sotto l'acqua corrente privarle della spina centrale; quindi metterle a sgocciolare sul bordo di un piatto capovolto. Lavare le melanzane, asciugarle, eliminare il picciuolo e tagliarle a fette, tutte uguali di spessore mi raccomando, (circa mm 4 o 5). Spennellare con olio una padella antiaderente e su fuoco forte distribuire uno strato di melanzane. Dopo qualche minuto spargervi sopra l'olio con il pennello, sul lato ancora crudo, e poi rigirarle, spruzzarvi appena un poco di sale e poi toglierle dalla padella, mano a mano che si sono bene imbiondite. Andare avanti così fino a terminare.
In una teglia da forno, che poi porterete in tavola, spargere appena un filo d'olio, poi sopra un solo strato di melanzane, qualche alice diliscata, qualche pezzo di pomodoro e un paio di cucchiaiate di parmigiano grattugiato. Poi qualche foglia di basilico spezzettata ed appena un pizzico di sale ben distribuito; spargere su ogni strato un pò di pangrattato con un passino. 
Fare un secondo strato nella stessa maniera, fino a terminare con il pomodoro e sopra il restante pangrattato ed il formaggio.

Completare l'opera con un abbondante filo d'olio e passare in forno già caldo a 180° per 15 minuti . E'ottima anche se servita tiepida.

mercoledì 4 luglio 2012

UN IMPORTANTE ANNUNCIO PER I MIEI AFFEZIONATI LETTORI

MI LEGGETE ORMAI DA OLTRE TRE ANNI, E QUINDI DESIDERO METTERVI AL CORRENTE DI UN FATTO CHE NON AUGURO A NESSUNO: IL 13 GIUGNO AVEVO APPENA SCRITTO IL MIO ULTIMO BLOG , QUANDO MI E' GIUNTA LA TERRIBILE NOTIZIA CHE MIA MOGLIE, OPERATA DI CANCRO NOVE ANNI FA, ERA DI NUOVO IN PERICOLO   PER UN RITORNO DEL MALE  CHE STAVA DIFFONDENDOSI NELLA PARTE OSSEA DELL'ORGANISMO. 
VARIE PET - TAC E SCINTIGRAFIE OSSEE CONFERMAVANO QUESTA DIAGNOSI.

NATURALMENTE MI SONO MOSSO SUBITO PER TAMPONARE QUESTA FALLA E QUINDI HO DOVUTO ABBANDONARE IL COMPUTER DA UNA VENTINA DI GIORNI PER DEDICARMI A LEI.

PER LA TERZA VOLTA DOMANI TORNIAMO A MILANO PER UN ALTRO TRATTAMENTO PARTICOLARE  E CONTINUIAMO TUTTI I GIORNI LE TERAPIE, SPERANDO .

QUINDI PER QUESTO MOTIVO MI SCUSO SE NON  AVETE POTUTO TROVARE SUL MIO BLOG NUOVE RICETTE E NOTIZIE, MA SPERO CHE NEI PROSSIMI GIORNI, RIACQUISTATA UN PO DI SERENITA', RIPRENDERO' NORMALMENTE.

CHIEDO SCUSA PER QUESTO SFOGO MOLTO INTIMO, MA LO RITENEVO NECESSARIO PER GIUSTIFICARE QUESTA MIA STRANA ASSENZA DAL BLOG.

GRAZIE DELLA VOSTRA COMPRENSIONE ED A PRESTO
SERGIO CORBINO