Si, lo so che i prodotti della terra fuori stagione NON dovremmo cucinarli in questo periodo freddo, ma soltanto un paio di zucchine, in questo caso di serra o che vengono dalla Sicilia, sono sufficienti per dare un tocco di colore a questo piatto inventato da Mario & Tina, a oltre mille metri di altitudine a Scontrone, un paesino di poche anime dell'Abruzzo, ad un chilometro da Alfedena ed a sei chilometri da Castel di Sangro.
Me ne hanno parlato così bene che mi è venuta l'acquolina in bocca e prometto di prepararlo subito dopo le feste.
INGREDIENTI per 4 persone : mezzi paccheri gr 400; gamberoni surgelati con il guscio (argentini) 8; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; aglio 2 spicchi; zucchine piccole 2; sale fino; pomodori pelati 3; peperoncino forte un pezzetto (se gradito); prezzemolo 1 ciuffo tritato con le forbici.
PROCEDIMENTO : in un'ampia padella, capace poi di contenere anche tutta la pasta, mettere l'olio, l'aglio in due o tre pezzi, il pezzetto di peperoncino forte, i tre pomodori pelati e fare soffriggere per tre minuti a fiamma forte, quindi togliere dal fuoco.
Mentre si fa scaldare l'acqua con il sale, fare scongelare i gamberoni e sgusciarli, non dimenticando di eliminare il budello che corre lungo il dorso. Tagliarli in tre pezzetti e tenerli da parte.
Con un affilato coltellino eliminare la punta e la coda degli zucchini, dividerli a metà per il lungo e tagliarli in lunghi fiammiferini, eliminando buona parte del bianco interno. Tenerli da parte.
Mettere i mezzi paccheri nell'acqua che bolle e scolarli ben al dente, tenendo da parte una tazza di acqua salata della pasta.
Eliminare gli spicchi d'aglio ed il peperoncino, trasferire la pasta nella padella, alzare la fiamma e continuare la cottura rimestando la pasta velocemente. Aggiungere eventualmente la tazza di acqua salata tenuta da parte.
Quando vi accorgerete che la cottura è giunta al punto desiderato, aggiungere i gamberi a pezzi e dopo un minuto le striscioline di zucchine. Cuocere ancora per un minuto, aggiungere il prezzemolo tritato rimestando e quindi portare in tavola la pietanza, dopo averla trasferita nel piatto di portata. Altrimenti, se i commensali sono dei veri amici, portate in tavola la padella, ma non dite che ve lo ho suggerito io !!
2 commenti:
Ciao Sergio, il tuo blog è una miniera inesauribile di ispirazione...
Caro Filippo,
grazie del complimento e tanti auguri di buon anno a tutti.
Un abbraccio Sergio
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