mercoledì 30 gennaio 2013

RISOTTO ALLA MELA VERDE "GRANNY SMITH" DELL'ALTO-ADIGE

Questa volta ci avviciniamo ai territori che confinano con l'Austria, all'Alto-Adige, dove le temperature sono un pò più rigide delle nostre. Lì essere sottozero è cosa normale e proprio grazie al loro particolare clima, che in estate non raggiunge mai delle punte di calore eccessive, riescono a produrre delle mele che hanno veramente dei sapori particolari.

Una di queste, la  mela verde, risce a conferire al risotto un particolare  sapore ed aroma e quindi vi invito a provarlo.

INGREDIENTI  per 4 persone : riso Arborio superfino gr 300; mele verdi 2 (gr 400); burro gr 60; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; vino bianco secco cc100; limone 1; formaggio parmigiano grattugiato gr 100; brodo cc 1500 (oppure acqua cc 1500 con 1 dado da brodo) .

PROCEDIMENTO  : lavare, asciugare e togliere la buccia alle mele, eliminare i torsoli e taglierle a minuti cubettini.
Mettere una metà dei cubettini nella padella nella quale si preparerà il risotto, con l'olio ed un terzo del burro e fare cuocere a fuoco dolce per 5/6 minuti, rimestando.
L'altra metà dei cubettini  va spruzzata con il succo del limone per evitare che si scurisca e quindi tenuta da parte.

Mettere in padella il riso, rimestare, farlo tostare per qualche minuto, versare il vino e farlo evaporare. Intanto preparare il brodo, tenendolo in caldo.

Iniziare a cuocere il risotto aggiungendo un bel pò di brodo, rimestando spesso, e continuare così fino ad arrivare a poco più della metà cottura, (saranno trascorsi circa dodici minuti,) aggiungendo altro brodo, mano a mano che sarà assorbito dal riso. Aggiungere allora l'altra metà di cubettini di mela tenuti da parte, continuando a rimestare.

Grattugiare la buccia del limone ed aggiungerla al risotto.

Aggiungere anche la parte restante del burro, continuare a rimestare e quindi il parmigiano grattugiato e rimestare ancora. Saggiare la consistenza di un paio di chicchi e se necessario aggiungere ancora un pò di brodo o di acqua calda e continuare ancora per unpaio di minuti la cottura.

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Quando siete sicuri del grado di cottura raggiunto, togliere dal fuoco, trasferire il risotto nel piatto di portata e servirlo subito ben caldo..    

ANTIPASTO DI DISCHETTI DI POLENTINA ALLE ACCIUGHE SALATE,. GRATINATI IN FORNO

Si tratta di un antipasto da accompagnare ad un bicchiere di vino bianco o rosato secco e gelato.

Si può preparare prima che arrivino gli ospiti e poi riscaldarlo in forno all'ultimo momento, servendolo con un tovagliolino di carta.

INGREDIENTI   per 8/10 persone :  Polenta Valsugana 1/2 confezione; acciughe salate sott'olio gr 100; uovo 1; pangrattato 4 cucchiai; olio extra vergine d'oliva 1 cucchiaio (per oliare la carta  da forno.

PROCEDIMENTO  :  tagliuzzare a piccoli pezzetti le acciughe e tenerle da parte.

Cuocere (secondo le istruzioni) la polenta Valsugana e trasferirla velocemente sul piano da lavoro. Mescolarvi insieme i pezzetti di acciughe salate, quindi stendere la polenta con il mattarello appena bagnato, ottenendo una sfoglia di cm 1 di spessore.

Fare raffreddare una decina di minuti, quindi con uno stampino (tagliapasta rotondo) da cm 3/4 di diametro, tagliare tanti dischetti.

Sbattere l'uovo in una terrina e mettere il pangrattato in una altra fondina. Oliare accuratamente la carta da forno.

Passare ogni dischetto nell'uovo, farlo sgocciolare, quindi passarlo nel pangrattato, rigirarlo, scrollare il pane in eccesso  e disporlo sulla carta da forno messa sulla teglia del forno.

Al momento dell'arrivo degli ospiti, accendere il forno con termostato a 200°, introdurre la teglia nel forno e fare cuocere per  5 o 6  minuti, quindi trasferire i dischetti in diversi vassoi e offrirli agli invitati.

P.S. Una delle mie lettrici, Milady, sempre attentissima mi suggerisce che questa ricetta è anche molto valida quando in casa vi è della polenta avanzata ... Ottima idea. Grazie ancora Milady !!!

FARFALLE VELOCI ALLE CIPOLLE CON UOVA E PARMIGIANO

Si tratta di una ricetta semplice e veloce, facile e di particolare sapore. Mi ha particolarmente intrigato e sono certo che piacerà anche a voi, molto valida quando non disponete di tanto  tempo per realizzare un primo piatto e siete a corto di idee.
E poi delle uova, delle cipolle, del latte, mezzo bicchiere di vino, e un tipo di  pasta che vi piace, a vostra scelta, nel caso le farfalle vi facciano pensare a Belen Rodriguez.

INGREDIENTI   per 4 persone :   farfalle (o altro tipo) gr 400;  cipolle gr 400; olio extra vergine d'oliva 5 cucchiai; uova 2; vino bianco secco cc 50; latte fresco intero cc 100; parmigiano grattugiato gr 100; sale e pepe (se gradito).

PROCEDIMENTO  :   tagliare a velo le cipolle e metterle con l'olio in una ampia padella; su fuoco dolce cuocere senza farle colorire. Dopo 5 minuti aggiungere il vino, farlo evaporare, aggiungere ancora cc 100 di acqua e con il coperchio, sempre a fuoco dolce, cuocere per 20 minuti. Togliere quindi dal fuoco e tenere da parte.

In una ciotola sbattere le uova con un pizzico  di sale (e una macinata di pepe  fresco, se gradita) , e poi aggiungere tutto il parmigiano grattugiato rimestando bene. Tenere da parte.

Cuocere la pasta in acqua salata e scolarla molto al dente, tenendo da parte una tazza di acqua della pasta, passarla in padella, rimettere sul fuoco medio e rimestare la pasta con le cipolle, con mezzo mestolo di acqua, per almeno tre minuti. Togliere dal fuoco, aggiungere velocemente la uova con il latte e il formaggio, rimestare ancora velocemente, rimettere la padella su  fuoco più forte per due minuti, quindi passarla nel piatto di portata e servirla ben calda.

sabato 26 gennaio 2013

TORTA DI MELE CON UVETTA SULTANINA DELLA DOMENICA

Si tratta di una torta semplice, onesta, buonissima, economica, alla cui preparazione potete fare assistere i bambini  per far sì che poi la mangino ancora con più piacere.

Non vi sono conservanti, edulcoranti, ritardanti, emulsionanti, addensanti, coloranti  e chi più ne ha più ne metta.

Ma lo sapete che ormai le pasticciere hanno un lavoro molto ma molto facilitato.  La pasta frolla gli arriva in confezioni già pronte, la crema pasticcera in barattoloni, tutti i vari impasti già mescolati ed attendono soltanto l'aggiunta di un pò di latte UHT a lunga conservazione. Le uova sono già aperte in confezione tetrapack (e questa è l'unica cosa  buona per evitare che con le mani tocchino la uova che sono appena uscite dalla....... gallina.)

Insomma la pasticciera che un tempo impastava  a forza di braccia, va scomparendo e per tenere in allenamento i muscoli quando esce dal laboratorio di pasticceria, deve per forza andare in.....palestra o a lezione di ballo latino-americano.

Ed allora prepariamo in casa un bel dolce, che vada bene a tutti, dove l'unica cosa chimica e artificiale è la bustina di lievito .......

INGREDIENTI   per  4/6/10 persone:mele gr 800;  uova 2; zucchero gr 50; farina bianca  g 150; uvetta sultanina gr 150; bustina di lievito per dolci 1; cannella in polvere 1/2 cucchiaino;  latte fresco intero cc.200; limone: la buccia grattugiata ed il succo (per non fare annerire le mele a fettine mentre si tagliano); burro gr 10; pangrattato due cucchiai (per la tortiera) .

PROCEDIMENTO  : impiegare una tortiera con chiusura a cerniera. Mettere in una tazza d'acqua l'uvetta passa a rinvenire.
Mettere in un'ampia terrina  la uova, lo zucchero, un pizzico di sale, e con le fruste mescolare . Fare incorporare, un poco per volta la farina, il lievito, la cannella, il latte.
Lavare le mele e sbucciarle. Tagliarle in due, eliminare i torsoli, poi in quattro spicchi e quindi a sottili fettine. Metterli in una piccola terrina con il succo del limone e rimestare . Grattugiare la buccia del limone (ben lavato!!) ed unirla al composto.

Aggiungere al composto le fettine di mela, l'uvetta passa fatta sgocciolare prima, e rimestare ancora. (Nel caso l'impasto fosse troppo sodo, aggiungere un mezzo bicchiere di latte freddo), rimestando ancora una volta.

Imburrare accuratamente la tortiera e cospargerla di pangrattato, eliminando poi quello in eccesso.  Accendere il forno a 180°.

Versare il composto nella tortiera, si pareggerà da solo. Metterla in forno e fare cuoere per  40 minuti.
Tirare fuori dal forno per farla riposare ed intiepidire. Aprire con cautela la cerniera e trasferirla nel piatto di portata.

Se disponete di zucchero a velo, spargetelo sopra con un passino sottile. Sarà certamenete buonissima, ne sono certo !!!


P.S. Se non avete lo zucchero a velo, ve lo già insegnato, ma ve lo ripeto. Mettere nel bicchiere del frullatore due cucchiai di zucchero normale, azionare il motore e dopo due minuti lo zucchero a velo è pronto, Conservarlo in un barattolo ben chiuso.

SFORMATO DI CARCIOFI - UN ORIGINALE PIATTO DI MEZZO

Siamo in piena stagione di carciofi, e nella continua ricerca di sapori nuovi e diversi, mi sono imbattuto in questo sformato di carciofi. Anche nel caso che questo ortaggio non  fosse ormai  più reperibile, perché nel Nord Italia  le gelate frequenti in questa stagione rendono difficile il suo sviluppo, si può ricorrere al prodotto surgelato già pulito delle foglie esterne.
La confezione necessaria per realizzare la nostra ricetta costa poco più di Euro 3 nella grande distribuzione ed è di gr 300.
Equivale a 6 carciofi freschi!

Devo in questo momento fare ammenda perché purtroppo io spesso dimentico che i  lettori  che seguono questo blog, si trovano sparsi in tutto il globo terraqueo! E' si  vero che  parlano o capiscono tutti l'italiano, ma magari  si trovano in zone dove il clima è tropicale  o in altre dove per buona parte dell'anno vivono sotto i zero gradi e quindi forzosamente devono ricorrere ai prodotti surgelati, anche in estate.  O forse ancora si trovano in posti dove per problemi di rifornimento, perché lontani da centri di produzione di verdura e frutta,  non arrivano fino a loro prodotti  "freschi" .
Quindi spesso è necessario che io faccia riferimento sia alle produzioni naturali disponibili nella stagione che a  prodotti a lungo  conservati .

Per dirvi una spigolatura, pensate che il pesce "fresco pescato in mare" , tenuto in ghiaccio tritato a zero gradi che si mangia a New York, è stato in realtà preso almeno da 7/10 giorni. E' la catena di distribuzione che impiega questo tempo.

Con questa premessa vado avanti nella descrizione della pietanza.

INGREDIENTI  per 4/6 persone :  fondi di carciofo gr 300;  uova 3; parmigiano grattugiato gr 70; provola affumicata o caciotta fresca gr 100; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; cipolla gr 50;  burro gr 10; pangrattato 2 cucchiai; per la besciamella: burro gr 30; farina gr 30; latte fresco intero cc 500.

PROCEDIMENTO  : si consiglia di usare  una tortiera da forno con chiusura a cerniera per evitare problemi nella sformatura.
Tagliare i fondi di carciofi a fettine o a sottili spicchi, tritare sottilmente la cipolla e metterla in una padellina con l'olio. Su fuoco dolce fare imbiondire la cipolla e quindi aggiungere gli spicchi di carciofi con un pizzico di sale. Dopo 15 minuti di cottura con il coperchio, togliere dal fuoco. 

Preparate ora la besciamella: in una padellina mettere il burro, la farina, e su fuoco dolce tostarla per un minuto, poi aggiungere una metà del latte, rimestare ed attendere che il liquido si assorba. Poi aggiungere il resto con un pizzico di sale e continuare a rimestare fino all'ottenumento di una besciamella abbastanza densa. Togliere dal fuoco ma continuando a rimestare per un  minuto perché il fondo bollente continua la cottura.

Tagliare a cubetti piccoli la caciotta (o provola) .  Mettere in una terrina la besciamella ormai fredda o tiepida, aggiungere il formaggio parmigiano, rimestare, poi i cubetti di provola, i soli tuorli (tenendo da parte gli albumi)  e mescolare ancora.

Imburrare accuratamente la tortiera e passarvi dentro il pangrattato rigirandola per bene, eliminando quello in eccesso.
Accendere il forno a 180° (non ventilato). Montare a neve ferma gli albumi con un pizzicodi sale ed aggiungerli con delicatezza al composto. Mescolare da sotto in sopra senza farli smontare.

Versare nella tortiera il composto,  e metterlo in forno già caldo.    Fare cuocere per 35 minuti, poi tirare fuori dal forno,  quindi aprire la cerniera e trasferirlo con attenzione nel piatto di portata.   Servirlo subito, ancora tiepido.

MINESTRA INVERNALE DI CAROTE E CAPELLINI - UNA SOLUZIONE SIMPATICA E GUSTOSA PER UN PRIMO DI SERA

Le carote si trovano tutto l'anno fresche, e poi fanno bene, sia cotte che crude. Di recente avevo accennato - riferendomi ai bambini inappetenti - che i "capellini" sono un tipo dipasta  molto gradito alle persone più anziane (prima o poi anche voi ci arriverete) ed anche ai più piccoli, perché si mandano giù senza masticare troppo. Ed allora ho provato a realizzare questa simpatica minestra, veloce da preparare e poi anche sostanziosa.
Quindi se la ritenete interessante, tanto per cambiare la solita pasta al pomodoro, seguite le mie istruzioni.

INGREDIENTI  per 4 persone : carote fresche gr 750; patata gr 150; capellini gr 200; brodo cc 1.500 (1 dado vegetale); cipolla gr 50; formaggio parmigiano grattugiato gr 100; panna di latte fresco gr 100 (no UHT, cioè senza conservanti) ; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai; sale.

PROCEDIMENTO :  Lavare le carote, spuntarle e grattare via la pelle.   In una pentola mettere un litro e mezzo di acqua, il dado e le carote tagliate a pezzetti. Lavare la patata, togliere via la pelle e tagliarla a minuti tocchetti, quindi aggiungerla alle carote. Fare cuocere a fuoco medio per 20 minuti, quindi togliere dal fuoco.
 Immergere nella pentola il frullatore ad immersione ed azionare il motore per un paio di minuti, riducendo a crema le verdure.
Tritare sottilmente la cipolla e in un tegamino con l'olio fatela soffriggere a fuoco dolce senza farla troppo imbiondire, quindi togliere dal fuoco.
Quando sarete vicini al momentodi andare a tavola, rimettere sul fuoco la pentola con la crema di carote, quando bolle aggiungere i capellini spezzati in tre parti, (che cuoceranno in poco più di due minuti), aggiungere l'olio con il soffrito di cipolla ed infine la panna. Rimestare e togliere dal fuoco. Aggiungere il parmigiano, rimestare velocemente la minestra e servirla ben calda.
  

giovedì 24 gennaio 2013

PASTICCIO DI LASAGNE CON VERDURE. QUALCOSA DI DIVERSO PER CARNEVALE

Un affezionato lettore  mi ha scritto una email, nella quale loda sperticatamente la ricetta della  mia lasagna napoletana che si trova  sul mio blog ( se non vado errato è  verso la fine dell'anno 2008, ma vi conviene cercarla sul motore di ricerca) , e che ha realizzato lo scorso anno con gran successo di tutti i suoi invitati, ma mi ha chiesto una ricetta vegetariana, cioè senza pomodoro e carni: cioè con verdure,  mozzarella e besciamella.

Mi sono messo subito in caccia di qualcosa di gradevole, e ho scoperto questo pasticcio di lasagne a porzioni singole, dove vi sono ingredienti che , per questa volta, lui vuole cucinare.

Ve la segnalo perché ritengo che ogni tanto sia consentito allontanarsi dalla stretta tradizione, e quindi chiedendo scusa alla Lasagna Napoletana che è realmente tutta un'altra cosa,  mi accingo poi a provarla nei prossimi giorni, ma limitando l'invito a pochi intimi......che potranno poi perdonarmi.

INGREDIENTI  per 4 /6  persone : per la pasta : farina gr 300; uova 3; olio extra vergine d'oliva 1 cucchiaio colmo; sale.
Per il ripieno :  zucchine gr 300; carote gr 250;  burrogr 50; farina 2 cucchiai;  latte fresco intero cc 300; fior dilatte o mozzarella gr 300; formaggio parmigiano grattugiato gr 150; sale e pepe.

PROCEDIMENTO :  preparare per prima cosa la pasta: sul piano da lavoro mettere la farina a fontana, al centro le uova, l'olio ed un pizzico di sale. Iniziare a mescolare i componenti con le dita, poi con le mani, impastare per tre minuti con forza e quando l'impasto è divenuto liscio ed elastico, formare una palla, ricoprirla di pellicola e tenerla da parte per almeno 30 minuti.

Intanto prepariamo il ripieno: spuntare le zucchine, lavarle ed asciugarle, poi affettarle sottilmente, tutte di uguale spessore. Farle cuocere a vapore per soli due minuti quindi metterle da parte. Pulire le carote, lavarle, pelarle e tagliarle a rondelline sottili, tutte uguali. Cuocerle a vapore per soli cinque minuti. (Le carote sono più dure delle zucchine !) 
 In una padellina mettere metà del burro, un pizzico di sale, (una macinata di pepe se gradito) le zucchine e le carote.
Cuocere per 10 minuti a fuoco dolce rimestando, quindi tenerle da parte. Tagliare a minuti cubetti tutta la mozzarella.

In un'altra padellina mettere 15 grammi di burro, la farina, farla tostare per due minuti a fuoco dolce, quindi aggiungere una metà del latte, fare cuocere rimestando velocemente, un pizzico di sale, e quando si è assorbio il latte aggiungere il resto. Continuare la cottura, sempre rimestando,  fino a raggiungere una buona densità della besciamella, togliere dal fuoco e quindi rimestare un ultimo minuto per evitare che il fondo della padella molto caldo bruci la salsa.

Riprendere ora la pasta e con il mattarello sul piano di lavoro stendere una sfoglia molto sottile. Tagliarla a quadrati da cm.10 per lato.  Far cuocere in abbondante acqua salata i quadrati, un poco per volta, e quando salgono a galla subito  scolarli e adagiarli su di uno strofinaccio pulito.

Imburrare ora una pirofila da forno, e disporvi un primo strato di lasagne. Sopra distribuire un paio di cucchiai di verdure , qualche cucchiaio di besciamella, uno di parmigiano, dei cubetti di mozzarella, altro strato di lasagne e così via, fino a terminare coprendo con della besciamella.

L'abilità del grande chef, (Tutti i miei lettori e/o lettrici  lo sono !)  è quella di saper dosare le quantità e  consumare tutti gli ingredienti,  e quindi di riuscire a tenere da parte la salsa dedicata al TOP.

 Poco prima di andare a tavola mettere la pirofila in forno già caldo  a 180° a fare cuocere il pasticcio per 20 minuti.

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Servirlo subito ben caldo.

EVITATE DI ACQUISTARE LE CONSERVE DI MANDARINI CINESI CHE STANNO PER INVADERE L'EUROPA

Gli agricoltori e le cooperativa agricole europee mettono in guardia e chiedono alla Commissione Ue (Europa Unita) di adottare misure contro questa pericolosa invasione di Conserve di Mandarino dalla Cina. (P.R.C.Popular Republic of China))

La conserve prodotte in Cina, al pari di altri simili alimenti, quali ad esempio "La Conserva concentrata di Pomodoro" o "La Passata di Pomodoro" NON SONO TENUTE A RISPETTARE  le stesse regole  e le stesse prescrizioni onerose che abbiamo in Italia ed in Europa, e qual che è più grave ancora, non seguono  le STESSE NORME DI SICUREZZA ALIMENTARE  imposte dall'Ue.

Quindi vi raccomando di fare particolare attenzione quando acquistate prodotti alimentari.

E' necessario leggere bene le etichette e controllare che si tratti di prodotto ottenuto da  frutti della terra coltivati in Italia o tuttalpiù in Europa.

Vi avevo già segnalato tempo addietro quanto avviene con l'Olio Extra Vergine d'Oliva, dove continua la vendita di  Olio spacciato come Extra Vergine  mentre viene prodotto in nazioni dove NON vi sono controlli di sorta. Di solito questo olii  provengono dai paesi del Nord Africa.

 Quindi controllare sempre che si tratti di Olive coltivate in Italia. Deve esserci il tricolore sull'etichetta. 

domenica 20 gennaio 2013

STRACCETTI DI VITELLA ALLE ZUCCHINE SALTATE IN PADELLA

Ho avuto l'occasione di saggiare questo secondo di carne abbastanza nuovo, di preparazione estremamente veloce ma di ottima riuscita. Non amo la carne, ma talvolta te la trovi nel piatto e devi mangiarla per non fare brutta figura con chi ti ospita. 

Poi lo so bene che ora non siamo in tempo di zucchine perchè quelle oggi in commercio vengono dalla Sicilia e sono prodotte in serra, ma se io perdo l'appunto della ricetta che mi sono fatto illustrare, ci dimenticheremo del piatto di sicuro.

Quindi io ve lo illustro, poi voi conservatevi la ricetta, (tanto rimane sul mio blog) e al momento opportuno, quando le zucchine sono prodotte nelle vostre campagne, cioè a chilometro zero e sono di prezzo accettabile, realizzatela e fatemi sapere come è venuta. Va bene così ??? .

INGREDIENTI per 4 persone  :  straccetti di vitella gr 500; zucchine gr 400;  olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; aglio 1 spicchio; cipolla gr 50; vino bianco secco cc 50; burro gr 30; sale fino.

PROCEDIMENTO   : tagliare a piccoli pezzi gli straccetti, metterli  in una padella, con l'aglio schiacciato, un pizzico di sale fino e metà dell'olio e  farli appena rosolare a fuoco medio, rimestandoli. Bagnare con il vino, farlo evaporare e togliere subito dal fuoco. Eliminare l'aglio e tenere da parte.

Lavare le zucchine, tagliare via il pezzetto di punta (dove si trovava il fiore) e di coda (il collegamento con la pianta madre), lavarle, asciugarle, affettarle a rondelle sottili (tutte di uguale spessore, mi raccomando) ed in altra padella, friggerle insieme con la cipolla tagliata a velo, il resto dell'olio ed il burro.  Farle imbiondire a fuoco forte, rimestando. Non  appena iniziano ad imbiondirsi, dopo cinque minuti circa, togliere dal fuoco ed unire le zucchine con il loro fondo di cottura alla padella con gli straccetti.
Al momento di andare a tavola rimettere sul fuoco, aggiustare di sale,  fare cuocere per tre minuti a fuoco sostenuto rimestando, quindi trasferire la pietanza nel piatto di portata e servirla.

VI SONO TANTI BAMBINI SOVRAPPESO, MA ANCHE TANTI CHE SONO SVOGLIATI NEL MANGIARE, INAPPETENTI O PERCHE' ALCUNE PIETANZE DI CASA NON PIACCIONO ??

E' vero, abbiamo sempre parlato di bambini obesi, sovrappeso che mangiano troppo o mangiano cibi non adatti.

Ma un altro fenomeno è quello dei bambini inappetenti, che non amano la frutta, le verdure, non gradiscono masticare e forse sono stati mal abituati dagli alimenti già pronti in barattolino, rifilati per comodità dal genitore che non gradisce cucinare per lui e non può perdere troppo tempo ad imboccarlo.
Ed allora anche se non si tratta più di neonati,  ritorna il barattolino con sapori orribili, pur di nutrirlo e di fare presto.

Comprendo che spesso i genitori  non possono disporre di tempo illimitato da dedicare loro, ma bisognerebbe ogni tanto  pensare che anche i bambini hanno il senso del gusto, che gradiscono i cibi buoni, saporiti, invece di quegli orribili alimenti al Plasmon, utilissimi invero, ma testati forse da persone che ritengono che il bambino sia un essere senza palato, come uno scarico di lavandino che tutto manda giù, basta distrarlo con un giocattolino, e così la coscienza è a posto!

Posso affermare con la dovuta esperienza, avendo cresciuto con mia moglie due figli, svogliati da piccoli nel masticare, uno dei quali  mi ha dato tre nipoti anche loro svogliati nel mangiare, che anche in tenera età, hanno sempre gradito saggiare il cibo dei grandi.

Ed eccovi un esempio: i capellini sono un tipo di pasta che si possono mandare giù senza masticare e che nutrono come un normale piatto di maccheroni. In una padellina mettete un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva, un pizzico di sale, un mezzo spicchio d'aglio e poi due o tre pomodori pelati,  accendere un fuoco medio e con i rebbi di una forchetta schiacciarli.

Mentre la salsa è pronta cuociono i capellini, in tre minuti, scolarli, passarli subito in padella, eliminare l'aglio e rimestare la pasta su fuoco forte per un minuto. Passarla nel loro piatto e sono certo che la mangeranno tutta in un minuto.

E poi preparare delle morbide polpettine di carne, comprando un paio di etti di manzo e maiale triturato dinnanzi a voi,
poi passato in padella un minuto con un goccio d'olio, frullato nel mixer e tenuto un momento da parte. Con un cucchiaio di farina ed una noce di burro, in un padellino su fuoco dolce, rimestare la farina, poi dopo un minuto di cottura aggiungere un mezzo bicchiere di latte fresco intero, fare cuocere ancora rimestando, unire il resto del latte, continuare la cottura, aggiungere la carne passata nel frullatore, un cucchiaio di parmigiano grattugiato, togliere dal fuoco ed aggiungere ora un uovo, rimestando velocemente. Formare delle polpettine aggiungendo un pò di pangrattato, schiacciate ai lati e friggerle in un poco di olio.       

Se si tratta di un solo bambino basteranno gr 50 di capellini con relativo condimento ed un totale di tre polpettine morbide che avranno contenuto metà uovo, gr 100 di carne e mezzo cucchiaio di formaggio, oltre al latte della veloce  besciamella .
Avrà così ingerito un pasto completo, e le polpette che restano andranno bene per la sera o per il giorno dopo.

Il mio è uno dei tanti esempi che si possono fare per spingerli a mangiare in maniera regolare.

 Poi quando saranno più avanti negli anni, riusciranno di certo a convincersi che i denti esistono anche per masticare la carne.

UNA SEMPLICE TORTA DI PERE E YOGOURT PER IL PRANZO DELLA DOMENICA

Oggi è domenica, fuori piove e fa freddo. O magari qualcuno di voi ha la neve, così bella ma fredda e umida e non invoglia di certo ad uscire di casa.
Ed allora perché non divertire i bambini mostrando loro come si prepara una veloce e semplice torta con le cose che abbiamo in casa ed in frigo?

Osservate l'elenco degli ingredienti e vi accorgerete che è davvero semplice:

INGREDIENTI  per 4/6 persone :  farina gr 200; zucchero gr 100; uova 2; yogourt bianco 1 vasetto gr 125; bustina di lievito per dolci 1/2 ; pere 3 .
Un pò di burro per imburrare la teglia e poi un pò di farina per infarinarla .
E in fine lo zucchero a velo da spargere sulla torta uscita dal forno, con un passino.

Ma se non avete lo zucchero a velo volete prepararlo voi senza alcuna spesa ?? Allora avete un bel frullatore con le lame? Bene, allora mettete tre cucchiai di zucchero nel bicchiere, azionate il motore per due minuti e lo zucchero a velo è pronto. Va conservato in un barattolo di vetro ben pulito ed asciutto ed utilizzato quando necessario, spargendolo con un passino sottile..

PROCEDIMENTO : in una terrina mettere la farina, le uova, lo zucchero, mescolare bene con la frusta, anche se a mano, poi aggiungere lo yogourt e mescolare ancora.  Quando tutto si è bene amalgamato aggiungere la mezza bustina di lievito e mescolare ancora bene.
Lavare, asciugare e sbucciare le pere, eliminare il torsolo e tagliarle a tocchetti. Aggiungerle al composto e mescolare per un minuto.
Imburrare accuratamente la teglia ed infarinare poi con un paio di cucchiai di farina, facendo cadere quella in eccesso.

Mettere in forno freddo con termostato a 180° facendo cuocere per 30/35 minuti.  Tirare fuori la teglia, sformare la torta e spargervi sopra lo zucchero a velo, quindi servirla.

P.S.  Consiglio sempre di utilizzare le teglie da forno con chiusura a cerniera per facilitare la uscita dalla forma senza rotture. 

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P.S.  : Se non avete delle pere, ma delle mele, vanno bene lo stesso. Come pure, se avete in casa un paio di cucchiai  di uvetta sultanina, bagnatela, poi asciugatela e aggiungetela al composto. La torta sarà ancora più buona.

sabato 19 gennaio 2013

PICCOLI INSETTI NELLE CONFEZIONI DALLA PASTA E/O DI BISCOTTI

Può capitare, specialmente in quesa stagione in cui il riscaldamento delle case è in funzione, che si sviluppino piccoli insetti all'interno delle confezioni di pasta e di biscotti, pur essendo il prodotto ancora nei limiti della conservazione riportati sulle confezioni.

Le cause possono essere molteplici: può trattarsi di uno stoccaggio in magazzino non corretto da parte dei distributori, o di scarsa igiene dello scaffale del supermercato o anche dello stesso stabilimento di produzione e così  l'ambiente caldo-umido delle cucine contribuisce al loro veloce sviluppo..

Come si notano questi insetti ? Dentro la confezione potete trovare o delle larve, o dei piccoli bruchi e poi dei sottili filamenti che denunciano la infestazione avvenuta.  Nel caso dei biscotti, potrete trovare delle tracce di rosicchiature sulle parti interne più tenere da attaccare e poi sul fondo una specie di farina grossolana.

In tale caso conviene gettare via il prodotto e pulire con una spugnetta imbevuta di aceto con poche gocce di acqua tutti gli scaffali della dispensa.
Ma se notate delle farfalline, è ora di sgombrare tutto l'armadio e di pulire ben a fondo, controllando tutte le confezioni, sia quelle già aperte che quelle ancora chiuse.

I piccoli intrusi riescono a perforare i sacchetti o le confezioni, passando da una all'altra, e conviene in tale caso gettare via il prodotto danneggiato che comunque non sembra sia dannoso per le persone.
Comunque qualcuno potrebbe essere allergico alla loro presenza quindi è consigliabile NON ingerirli.

Si suggerisce di limitarsi nell'acquistare grosse quantità di pasta e o biscotti, (non siamo in tempo di guerra accaparrando provviste) , ma consumando le confezioni più vecchie, riducendo così i tempi di permanenza  in  ambienti troppo riscaldati.

E' ovvio che NON bisogna impiegare insetticidi per pulire gli armadi, ma un vecchio rimedio raccomanda di mettere un piattino con dentro un batuffolo di ovatta bagnato con olio essenziale di eucalipto o foglie di alloro fresche che sembra  agiscono come repellente.

Vi sono in commercio dei fogli di carta moschicida che attraggono le farfalline che circolano indisturbate in una credenza, ma quando trovate le farfalline appiccicate vuol dire che dalle larve sono nati i bruchi e che poi si sono trafsformati in farfalline, quindi l'infestazione è già avvenuta.

Quindi pulizia generale e se potete, conservate i pacchi già aperti di pasta e biscotti, in barattoli di vetro con chiusura ermetica.. Lì NON riusciranno ad entrare!

P.S. Ricordo ancora una volta che se avete acquistato dei funghi secchi, conviene metterli subito nel freezer perchè soltanto così eviterete che i piccoli insetti vi rovinino un così costoso prodotto. 

venerdì 18 gennaio 2013

LA PIZZA ALLA CAMPOFRANCO - UNA SECONDA SCUOLA DI PENSIERO, PIU' MODERNA

La pizza alla Campofranco, secondo alcuni gastronomi  moderni, deve avere una diversa finitura nella preparazione finale, che forse può ovviare a qualche problema che potrebbe oggi  presentarsi quando la si mette in forno, carica di tutti gli ingredienti dell'imbottitura, come da me illustrato nella ricetta di ieri!

La versione di ieri,  in realtà potrebbe lasciare  poco cotta la parte inferiore della pietanza, a causa dell'umidità presente nella mozzarella (o fiordilatte ) che potrebbe talvolta  impedire una sua completa cottura.  (Con la pizza napoletana ripiena di scarole già insaporite in padella da capperi, olive, alici salate, aglio e olio questo inconveniente spesso si verifica nei normali forni ad aria calda, a meno ché la teglia NON venga poggiata direttamente sul fondo).

La ricetta illustrata ieri  risaliva all'inizio del secolo 1900 ed era consigliata dalla famosa Ada Boni, autrice di importanti libri di cucina.  Forse a quell'epoca  le teglie con dentro le pietanze da cuocere, venivano poggiate direttamente sul "suolo" del forno che era riscaldato generalmente a legna, poi quando il cuoco riteneva che la temperatura raggiunta  fosse giusta osservando il colore biancastro della cupola interna, spostava di lato le braci ardenti ed al centro metteva la teglia da cuocere. E' difficile oggi sapere a quale temperatura effettiva la pizza veniva cotta a quel tempo non essendo disponibili dei termometri in tutte le cucine, come invece oggi avviene !

Ed allora ecco la versione adottata da alcuni appassionati della cucina che riesce ad ovviare all'inconveniente prima illustrato.

Gli ingredienti rimangono gli stessi, il procedimento di preparazione della pasta rimane lo stesso, soltanto la lievitazione è unica e sola.

Quando la lievitazione è avvenuta, si trasferisce la pasta sul piano di lavoro, mentre si imburra accuratamente la teglia. Si consiglia anche in questo caso la teglia con chiusura a cerniera.

Si prende la pasta  e si trasferisce tutta nella teglia, quindi si inforna, sempre a forno freddo.  Sono necessari 30/40 minuti con termostato a 170° . E' ovvio che la temperatura precisa può variare da forno a forno, ma insomma quando si vede che si è abbastanza colorita sulla sommità, si fa la prova dello spiedino di legno, lo si infila e se la punta esce bagnata si continua ancora la cottura  per una decina di minuti.

Quindi si tira fuori la teglia, si apre la cerniera e si sforma, (altrimento si deve capovolgere con cautela la teglia, senza scottarsi le mani e passarla in un piatto.)

Tutta l'imbotttitura è già pronta ! Allora con un affilato coltello si taglia la pizza in senso longitudinale, non proprio a metà spessore, ma per 1/3 la parte alta del "top" , e per 2/3 la parte di base;   volendo si può scavare delicatamente l'interno della base  per un centimetro.  Si adagiano sullo scavo  le fettine di mozzarella (o fiordilatte), poi di prosciutto, poi qualche cucchiata di filetti di pomodoro, qualche fogliolina di basilico, una spolverata di formaggio parmigiano (tutto), altri filetti di pomodoro e poi si sistema sopra il coperchio.

Al momento di andare a tavola, riaccendere il forno a 170° , sbattere in una terrina l'uovo rimasto, spennellare il coperchio,  poggiare sul piatto del forno un foglio di carta da forno e sopra  la pizza così ricostruita e fare cuocere per 15 minuti, per dare il tempo alla mozzarella di sciogliersi e di amalgamarsi con gli altri componenti.

Quindi tirarla fuori dal forno, sempre con estrema cautela e trasferirla sul piatto di portata, quindi servirla molto calda.            

giovedì 17 gennaio 2013

LA PIZZA ALLA CAMPOFRANCO (Ancora non so il perchè di tale nome, ma indagherò e vi informerò)

E' in realtà una pizza, anzi una brioche rustica abbastanza alta di spessore, che deve lievitare  in due tempi.

Campofranco è un Comune in provincia di Caltanissetta, in Sicilia, dove nel 1300 circa vi furono aspre battaglie tra due opposte fazioni.  Non credo che il nome sia stato dato a questa focaccia da qualcuno dei governanti di allora, oppure che  non abbia niente a che fare con le battaglie!  E poi a quell'epoca il pomodoro non era stato ancora importato in Italia. Dobbiamo attendere che dal 1492 (scoperta dell'America) si arrivi quasi al 1600 per far sì che la popolazione si abitui all'uso del pomodoro in cucina.

Comunque è una pietanza di ottimo effetto e buonissima. Bisogna mangiarla ancora calda .

A naso credo che sia stata inventata tra la fine del 1700 e l'inzio del 1800, comunque provatela e resterete contenti.

Bisogna soltanto seguire attentamente tutte le istruzioni.

INGREDIENTI  per  4/6 persone :  farina gr 250; burro gr 150; uova 5; lievito di birra gr 20 (un panetto) ; zucchero 1 cucchiaio; fiordilatte gr 300 (oppure mozzarella del giorno prima perchè contiene meno liquido all'interno);  prosciutto crudo affettato sottile gr 150; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai; parmigiano grattugiato gr 100; pomodori pelati gr 480; basilico 10 foglie ; aglio 1 spicchio; sale.

PROCEDIMENTO :  tenere fuori dal frigo il burro, mettere la farina a fontana sul tavolo da lavoro, al centro due uova intere, il burro, un pizzico di sale ed il lievito disciolto in una tazzina di acqua tiepida (che non sia troppo calda perchè danneggerebbe l'azione del lievito).
Cominciare ad impastare con un mano, raccogliendo mano a mano la farina. Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati aggiungere altre due uova, e cominciate a lavorare con forza la pasta, sollevandola e sbattendola contro il tavolo, fino a che divenuta elastica, si staccherà in un sol pezzo. A qusto punto unite lo zucchero e impastate ancora per un minuto.

Spolverate di farina una terrina abbastanza capiente  e deponetevi dentro la pasta che lievitando crescerà più del doppio.
Coprire la terrina con un tovagliolo e fare lievitare in luogo caldo per due ore.

Mentre la pasta lievita, tagliare a striscioline il fiordilatte (o la mozzarella), e tagliare a striscioline anche tutto il prosciutto; grattugiare il parmigiano.

In una padella mettere l'olio, l'aglio schiacciato con il palmo della mano, i pelati ben sgocciolati dal liquido di governo ed aperti a metà, oltre ad un pizzico di sale.  Fuoco forte ed evitare di rimestare la salsa per non danneggiare i filetti dei pelati che devono restare quasi interi.  Cuoere in tutto per cinque minuti, quindi togliere dal fuoco ed eliminare l'aglio.

Trascorso il tempo della prima lievitazione, tirare fuori la pasta dalla terrina e adagiarla sul tavolo da lavoro dopo averla spolverata di farina per evitare che si attacchi. Stendere appena la pasta e dividerla in due parti: un terzo e due terzi.

Imburrare accuratamente ora una teglia da forno del diametro di circa cm 20  e stendervi dentro la pasta  ( i 2/3) sul fondo e formando un robusto cordone sul bordo , spianandola con due mani.  Otterrete così una specie di scodella.

Stendere ora sul fondo la metà delle fettine di mozzarella (o fiordilatte), sopra vanno i filetti di pomodoro cotti. Sopra va qualche foglia di basilico fresco: se non è stagione e non ce lo avete non fa niente !!

Sopra ancora vanno le listerelle di prosciutto e un secondo strato di fettine di mozzarella.

Sopra distribuire equamente il parmigiano grattugiato.

Riprendere il terzo di pasta rimasto e con il mattarello stendere un disco e ricoprite la pizza. Pigiate il bordo del disco con il bordo della base. pizzicandolo  per ben saldare il tutto, e mettere di nuovo la pizza a lievitare il luogo tiepido.

Appena la pizza sarà di nuovo cresciuta ,  e ci passerà circa un'ora,  sbattete l'uovo rimasto in una ciotolina e con il pennello dorate tutta la superficie, con delicatezza per evitare che la pressione del pennello la faccia sgonfiare.

Mettere in forno freddo  con termostato a a 170° e fare cuocere per 30/35 minuti.

Quando sarà ben cotta e dorata tirarla fuori dal forno capovolgerla (se non avete la chiusura a cerniera) e metterla sul piatto di portata.

Servirla ancora ben calda.

P.S. Io raccomando sempre di utilizzare una teglia con chiusura a cerniera pr agevolare la sformaura ed evitare danni!
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mercoledì 16 gennaio 2013

FILETTO DI MANZO AL PEPE VERDE - UN SECONDO CLASSICO DI VELOCE PREPARAZIONE

Una mia assidua lettrice mi ha chiesto ieri la ricetta del filetto di manzo al pepe verde.  Ero convinto di avere già inserito una ricetta così classica, elegante e veloce, e poi controllando sul "motore di ricerca" mi sono dovuto convincere che lo avevo dimenticato.

Voglio perciò riparare a questa dimenticanza e qui di seguito vi specifico la ricetta, veramente di facile realizzazione.

INGREDIENTI   per 4 persone :   filetti di manzo da gr. 150/cad (piuttosto spessi) 4;  pepe verde 4 cucchiai; Brandy o Cognac cc 150; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; burro gr 40; panna liquida (senza conservanti, cioè NON a lunga conservazione) cc 100; sale.

PROCEDIMENTO :  quando acquistate i filetti NON fate battere la carne dal macellaio, perchè si rovinano le fibre.
In un mortaio pestare 3 cucchiai di pepe verde.  Spalmare con le dita la poltiglia di pepe verde sulle due facce del filetto.
Mettere in una padella il burro e l'olio, ed a fuoco forte rosolare i filetti sui due lati, poi abbassare la fiamma e cuocere in totale per 10 minuti, rigirando i filetti più di una volta.  Togliere la carne e sistemarla nel piatto di portata precedentemente riscaldato in forno a 80°.

Nella stessa padella versare il Brandy, farlo scaldare e fare attenzione perchè può infiammarsi. Muovere la padella per farlo spegnere dopo un paio di minuti. Unire allora la panna, il pepe rimasto in grani, un paio di pizzichi di sale e cuocere per qualche minuto per fare rapprendere la salsa.

Versarla sui filetti, portare subito in tavola e servire caldissimo.

P.S. Ovviamente nel caso i convitati fossero in numero maggiore, aumentare in proporzione gli ingredienti, considerando un paio di filetti in più, nel caso qualcuno ne desideri ancora un pezzetto.

lunedì 14 gennaio 2013

RICETTA PER SINGLE : PETTO DI POLLO A FETTINE AL MARSALA : DIETETICO E VELOCE

 Disquisendo di ricette per single, stamani ho controllato che in precedenza NON avevo mai inserito la semplice ricetta delle fettine di petto di pollo al marsala.
E' realmente velocissima da realizzarsi e dietetica, perchè sembra che ogni tanto un pò di carni bianche bisogna mangiarle.

Io vi confesso che a parte la coscia del pollo, cucinata in maniera saporita cioè avvolta nella pancetta  e cotta senza pelle in forno, difficilmente riesco a mandare giù il petto di pollo o di tacchino.
Dovrei essere proprio tanto malato, dentro un letto ed incapace di reagire.

Comunque vi accenno alla ricetta, destinata ad un single o ad una single che vuole conservare la linea:

INGREDIENTI  per una persona :  petto di pollo già tagliato a sottili fettine gr 180/200; olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; sale fino; farina 2 cucchiai colmi (per infarinare le fettine) ; marsala secco cc 50.

PROCEDIMENTO : in una padella antiaderente mettere i due cucchiai d'olio. In un piatto mettere la farina, adagiare una fettina per volta nella farina, batterla con le punte delle dita per farla ben aderire, quindi rigirarla e ripetere l'operazione.

Scrollare la farina in eccesso e poggiare la fettina in un canto. Andare avanti così fino a terminare. Spargere sulle fettine un pizzico di sale fino.

Accendere il fuoco e quando l'olio è bollente calarvi dentro tutte le fettine , rigirandole.  Quanto tutte sono state rosolate sui due lati, abbassare la fiamma,  versarvi sopra il marsala, rigirarle e togliere dal fuoco la padella, quindi trasferire il tutto in un piatto.  Mangiarle subito accompagnandole con piccole e sottili fettine di pane.


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 In tutto ci vogliono cinque minuti !   

RICETTE PER SINGLE - NEI PRIMI MESI DI VITA DEL MIO BLOG HO INSERITO TANTE E TANTE RICETTE PER SINGLE

Ogni tanto, parlando con amiche e/o amici divisi o mai sposati, mi vengono richieste delle ricette proprio per loro, cioé per piccole quantità di cibo.

Se andate sul mio motore di ricerca (prima pagina del blog in alto a destra) troverete tante ricette, sia di primi che di secondi o contorni.  Consumare un pasto dinnanzi al televisore o con un bel libro in una mano e nell'altra un ....panino, è cosa molto deprimente.  E lo dico per mia esperienza perchè per ben undici anni sono vissuto a Torino, dove dirigevo una azienda e abitando vicino allo stabilimento andavo a casa per una veloce sosta e poi il sabato e la domenica , tornavo a Napoli,  in famiglia e allora mangiavo sul serio.

E' vero che stando soli ci si annoia a cucinare, ma i "precotti" sono pieni di conservanti e non hanno la bontà anche di una semplice forchettata di vermicelli con una veloce salsa di olio e pomodoro, ma sempre preparata da voi !! Ricordate che anche i "condimenti pronti" hanno i conservanti e poi chissà che olio utilizzano! ( che poi vi fanno bruciarlo lo stomaco per una mezzora, allora prendete una pillola antiacido e passa) ! Ma potete campare di pillole?

Allora ricordatevi che cucinare per gli amici, di qualunque sesso siano, è un atto di amore. E  voi per prima cosa dovete essere amico di voi stesso, quindi non fatevi del male e poi, in ultima analisi, imparare a cucinare qualche piatto può essere utile un giorno, non si sa mai !| Potreste riuscire a catturare una nuova anima gemella.......prendendola per la gola.!    

domenica 13 gennaio 2013

FARFALLE AI PISELLINI PRIMAVERA (SURGELATI) CON PROVOLA AFFUMICATA

Siamo ormai in pieno inverno,  ma non rimpiango per niente uno dei vegetali primaverili, il pisello, perché quando li comprate freschi in Primavera   ne viene uno piccolo ed uno grande, con cotture diverse e sapori diversi. Io invece sono un grande fautore e consumatore dei pisellini finissimi Primavera surgelati, perché sono tutti di uguale misura e sono davvero ottimi.

Un piatto simile in inverno,  va benissimo sia a pranzo che a cena e si prepara in pochi minuti. 

INGREDIENTI   per 4 persone:  farfalle gr 400; pisellini finissimi gr 450, (la confezione piccola); olio extra vergine d'oliva 2 cucchiai; pancetta gr 100; aglio 1 spicchio; cipolla gr 50; provola affumicata gr 250.

PROCEDIMENTO :  in una padella mettere l'olio, tritare nel frullatore la pancetta, l'aglio, la cipolla , aggiungere il trito  e su fuoco dolce fare cuocere per due minuti, aggiungere i pisellini ancora  surgelati, un bicchiere d'acqua, coprire e cuocere per 15 minuti. Intanto mettere sul fuoco l'acqua con il sale per cuocere le farfalle, scolarle al dente  e passarle nella padella per completare la cottura.  Tagliare a pezzetti la provola affumicata,  unirla alla pietanza, rimestare e trasferirla subito  nel piatto di portata.

AVETE MAI LETTO CHE CAPPUCCETTO ROSSO VA A CHIEDERE NEL BOSCO LA STRADA .....AL LUPO ????

Eppure una simile "follia" avviene da noi, leggete quanto avviene !
Il periodico Altroconsumo di questo mese riporta questo gustoso ma assurdo fatto: A luglio il Ministero dell'Istruzione ha firmato un'intesa con Federalimentare per insegnare  nelle scuole i principii della sana alimentazione e dei corretti stili di vita attraverso l'inziativa "Il gusto fa scuola".

A seguito di questo accordo l'industria alimentare italiana entrerà nelle scuole e proporrà visite alle aziende e si occuperà della formazione degli insegnanti !   Ed il periodico così continua :   Sentite odore di un conflitto di interessi ?

Sembra infatti che il Ministero nel suo accordo NON abbia costretto l'industria alimentare a trasmettere messaggi corretti e  trasparenti , anche se possono andare contro il suo tornaconto.

Riflettete un poco : Nei messaggi de Il Gusto fa scuola si parla positivamente della salubrità dei salumi (eppure su 100 grammi, ben 6 sono di sale e 32 sono di grassi), sui vantaggi delle bibite analcoliche quali succhi di frutta (che però sono particolarmente ricche di zuccheri), e si parla dei benefici.....degli snack salati,  quasi invitando i genitori  a non demonizzarli (quali patatine, salatini, ed altro) .

Insomma informazioni parziali e fuorvianti che poco hanno a che fare con l'educazione dei bambini nè con la prevenzione alla obesità!

C'è da sperare che quanto prima il Ministero si accorga di quanto sottoscritto e si affretti a cambiare le norme, riservandosi una stretta censura preventiva per fermare queste dannose informazioni.

venerdì 11 gennaio 2013

TAGLIATELLE ALL'UOVO SOTTILI AL LIMONE E BURRO

Tempo addietro avevo mangiato queste tagliatelle in un ristorante appena fuori Sorrento, ma non ero riuscito ad appropriarmi delle ricetta che il cuoco, anzi una giovane cuoca figlia del Patron, non aveva  voluto per niente spiegarmi. Oggi, sfogliando un nuovo libro sui maccheroni che mi è stato regalato in occasione delle feste, ho scoperto questa ricetta da realizzarsi ovviamente con limoni non trattati, che spero si avvicini molto a quella da me ricercata.
Prevedo di provarla nei prossimi giorni, quindi in questo momento non so dirvi quale sarà il risultato finale, ma prometto di tenervi informati sugli esiti che spero siano positivi e sulle eventuali aggiunte o modifiche da apportare .

INGREDIENTI  per 4 persone: tagliatelle all'uovo sottili gr 400; limoni 3; farina un cucchiaio raso; aglio 1 spicchio; burro gr 100; sale; pepe (che io non metto); parmigiano reggiano grattugiato gr 100.

PROCEDIMENTO  :  lavare accuratamente i tre limoni. Con un affilato coltellino distaccare  tutta la buccia a strisce, senza intaccare il "bianco" e ridurre a piccolissimi pezzetti tutte le strisce, tenendole da parte per la finitura. 
Premere i tre limoni e mettere il succo filtrato in una ciotolina. Incorporarvi la farina, un pizzico di sale e con una piccola frusta (o con una forchetta), lavorare il composto fino a che non diventi cremoso.
In un'ampia padella mettere a sciogliere il burro, facendovi rosolare lo spicchio d'aglio, aggiungere il composto di limone e farina, rimestando subito energicamente  e fare cuocere a fuoco medio per due minuti.  Eliminare l'aglio.

Lessare in acqua salata i tagliolini, scolarli al dente, tenendo da parte una tazza di acqua di cottura della pasta, trasferirli in padella e su fuoco forte rimestare per farli ben unire al condimento.  Dopo due minuti,  aggiungere il formaggio grattugiato ed eventualamente utilizzare un poco dell'acqua tenuta da parte, per mantecare  meglio la pietanza.   Trasferire le tagliatelle nel piatto di portata e sopra spargere i minuti pezzetti di buccia di limone, tenuti in serbo.
Una spruzzata di pepe fresco,  se gradita e portare subito in tavola..

lunedì 7 gennaio 2013

UN MIO ANNUNCIO CHE INTERESSA I RESIDENTI IN NAPOLI: UNA MIA BRAVISSIMA ALLIEVA, SI OFFRE COME CUOCA PER PRANZI O SERATE IN ABITAZIONI PRIVATE OPPURE PREPARA SU RICHIESTA PARTICOLARI PIETANZE

Una delle mie prime allieve di Napoli, Gabriella, oggi di mezza età, dispone di tempo libero ed ha una grande passione ed abilità in cucina.

E' disponibile a cucinare per pranzi o serate in case private,  oppure su richiesta prepara nella sua cucina particolari pietanze e poi le consegna al domicilio.

Mia moglie ed io la conosciamo da oltre 30 anni e spesso ho saggiato delle sue cose straordinarie, sia rustiche che dolci.

Ci siamo sentiti di recente in occasione degli auguri di Natale e siccome mi ha detto di disporre di parecchio tempo,  le ho offerto il mio blog allo scopo di ampliare la sue rete di famiglie presso le quali va a realizzare delle riunioni gastronomiche.

Riporto qui di seguito il suo numero telefonico : 081.628.826 .

Grazie dell'attenzione
Sergio

DOPO L'ULTIMO COLPO INFERTO DAI DOLCIUMI RICEVUTI DALLA BEFANA, RITORNO A PARLARE DI BAMBINI OBESI E IN SOVRAPPESO

E' un triste argomento che già lo scorso anno mi ha spinto a visitare più volte alcune scuole elementari della mia città, illustrando ai bambini delle classi quarta e quinta elementare, i pericoli connessi con il dilagare dell'obesità e del sovrappeso. 
Spesso la leggerezza dei genitori o l'ignoranza del futuro che sarà riservato ai propri figli ingrassati prematuramente, spinge a trascurare la loro alimentazione, noncuranti di ciò che ingeriscono:  la pubblicità ingannevole, la sedentarietà dinnanzi ad un televisore a loro concessa, (spesso per comodità dello stesso genitore), la balorda alimentazione suggerita dagli spot televisivi che quotidianamente ed incessantemente invadono tutte le case, sono la fonte principale di questa dannata "epidemia silenziosa" (così chiamata da un autorevole esponente del settore alimentare).
Le conseguenze negli anni a venire, oltre a portare un notevole aggravio dei costi per la spesa sanitaria regionale, provocheranno con molte probabilità problemi di tipo psicologico negli adolescenti, oltre a disturbi al loro sistema cardio-circolatorio. 

Secondo i recenti risultati dell'ISTAT, confrontando i dati nazionali della media italiana, che denuncia una media dell'11 % di bambini obesi, in Campania sono ben il 20 % . I bambini in sovrappeso in Italia sono il 23 %  mentre in Campania superiamo il 28 %.   E dopo di noi segue la Calabria con il 15%  di obesi ed il 26 % di sovrappeso.

Le istituzioni, il mondo della scuola, pediatri e medici di famiglia dovrebbero mettersi tutti insieme per tentare di sconfiggere o almeno di arginare questo grande nemico che però è molto potente.

Gli incauti genitori non sanno che é in gioco la salute delle loro generazioni future  e di ciò dovrebbero farsi carico anche i futuri governanti.

Purtroppo spesso, a parlare di questi inconvenienti, ci si rende antipatici proprio agli occhi dei  genitori e quindi simili argomenti vengono accuratamente evitati per la paura dei candidati alle elezioni, di perdere ed inimicarsi  qualche potenziale voto di  preferenza.  

OSSOBUCO ALLA MILANESE VEDERE 27 DICEMBRE 2009. UNA MODIFICA ESEGUITA IERI 6 GENNAIO NELLA "GREMOLATA" FINALE CHE HA MIGLIORATO ULTERIORMENTE IL RISULTATO FINALE DEL PIATTO

Quando a Napoli entrate in una buona macelleria e chiedete degli ossobuchi di vitello, prima vi guardano come se foste un marziano, poi si convincono che non state scherzando, vi chiedono quanti ne volete e vi comunicano che per prepararli ci vogliono tre o quattro ore, quindi dovete tornare più tardi a prenderli.
Fin qui tutto bene!   Il prezzo è poi di mercato, quindi niente da eccepire, ma ciò vuole significare che nella mia città è davvero raro che qualcuno si accinga a preparare un così complicato piatto.

Sarà che forse nelle macellerie non sono più attrezzati con la sega elettrica per tagliare lo spessore dell'osso, ritengo per un discorso collegato all'infortunistica, perché in realtà bisogna sapere davvero far funzionare un simile attrezzo, che è come una sega a nastro da falegname, un pò più piccola, ma che facilmente può portarvi via una mano o un dito se non state attenti. 

Ma poi preparare un buon ossobuco in realtà NON è così complicato, ci vuole un pò di buona volontà, ed il successo è assicurato.

Io ieri, giorno della Befana ho preparato per 10 convitati sia un risotto che l'ossobuco e così , alla fine ho perfezionato la gremolata finale modificandola.

La mia ricetta di ossobuco la trovate cliccando 29 dicembre 2009, vi sono fotografie esplicative e forse anche un piccolo filmato, a distanza di tre anni non posso ricordarlo, ma ieri provando il sugo dell'ossobuco ed un piccolo pezzetto di carne, mi sono accorto che non sapeva di molto, non aveva niente di particolare ed allora ho cambiato la formula della gremolata finale.

Eccola qua, per i miei lettori NON ho segreti !

Ci vogliono per 12 ossobuchi i seguenti ingredienti; se sono di meno andate in proporzione:
Arance mature 2 , limone 1; filetti di alici salate 8; olio extra vergine d'oliva un cucchiaio; marsala dolce (NON all'uovo) o malvasia o passito cc 100; un paio di rametti di prezzemolo.  Niente aglio . Io non metto mai PEPE.

Procedimento: Lavare accuratamente le arance ed il limone e con un affilato coltellino tagliare tutta la buccia in maniera sottile, senza intaccare il bianco.  Nel bicchiere del frullatore mettere l'olio, tutte le bucce (serve per fare ben smuovere le bucce all'interno) , il marsala o altro vino da dessert dolce, il prezzemolo lavato ed asciugato, e fare frullare per due minuti e tenere da parte.

Quando siete pronti per portare in tavola gli ossibuchi, riscaldate sul fuoco FORTE la teglia, distribuire sulla pietanza  tutto il contenuto del bicchiere del frullatore, rigirare ancora i singoli pezzi nel loro condimento e dopo cinque minuti trasferire nel piatto di portata i singoli  ossibuchi, versando sopra tutto il condimento bollente, quindi servirli subito.

Vi accorgerete che è tutto cambiato e che l'aroma degli agrumi unito al dolce liquore e grazie alla forte temperatura, sia pure in soli cinque minuti,  è riuscito a modificare radicalmente  l'odore di carne e di grasso animale che in precedenza permaneva nella pietanza .

Un vero successo, sempre con poca modestia ! Vi invito a provarlo e poi fatemi sapere  il risultato!      

sabato 5 gennaio 2013

PERE E MELE AL FORNO ALLO ZUCCHERO ED AI FONDI MISTI DI VINO RIMASTO NELLE BOTTIGLIE DOPO UNA LUNGA CONVIVIALE CON ABBONDANTI LIBAGIONI

Sono andati tutti via, siamo alle prime ore del 1° giorno dell'anno ed i padroni di casa, stanchi ma soddifatti della riuscitissima serata, stanno andando in giro a raccogliere qualche bicchiere rotto, un paio di tovaglioli "buoni" finiti sotto un tavolo, scambiandosi i commenti sulle varie portate: Tutto è stato ottimo, peccato per il cotechino che è rimasto:  dovremo mangiarlo per tre giorni, e poi la pasta al forno era tanta, ma ora  metto tutto via in frigo in due contenitori, sai che non bisogna sprecare niente, così per un bel pò non dovrò cucinare.
Si, fa lei, ma i dolci domani regaliamoli alla nostra collaboratrice domestica perchè altrimenti li mangio tutti io ed i vestiti dello scorso anno già non mi vanno più!
E' un momento di terrore: "Si regaliamoli subito tutti perchè altrimenti la tentazione è grande!"

Questo è  più o meno quello che accade in ogni casa, e poi rimane il problema del vino: ci sono sei o sette bottiglie non finite , tutte di vino ottimo, portato dai vari ospiti, ed allora cosa fare? Riempirne un paio mischiando tutti i resti, i bianchi con i bianchi, i rossi con i rossi, serviranno per cucinare!  Attento a quello  che è un passito dolce!

E così avendo a disposizione un paio di bottiglie bastarde  da NON poter offrire agli ospiti della Befana, ecco come utilizzarle.
Comprare un chilo di pere "Abate Fetel" o pera coscia, o pera "Kaiser", un chilo di piccole mele, e lavarle, tagliarle a metà per lungo, eliminare il torsolo ed adagiarle in una pirofila da forno, con la buccia in alto.

 Sopra ogni metà mettere un buon cucchiaio di zucchero, poi intorno versare il vino e mettere la pirofila in forno per un'ora a 180° . Poi tirarla fuori, sistemare adeguatamente e simmetricamente in un piatto di portata tutte le mezze pere, alternate con le mezze mele. Fare ridurre sul fuoco della metà il vino (rosso o bianco che sia) e versarlo a cucchiaiate sulle mezze parti. Spargervi sopra un altro poco di zucchero e conservare il piatto in frigo per domani.

 Se non mangiate anche lo sciroppo insieme alla frutta è forse.....abbastanza dietetico, altrimenti fate questo ulteriore peccato di gola, ma poi pentitevi amaramente e giurate di non farlo più !!!  

L'EPIFANIA TUTTE LE FESTE (E LE MANGIATE FOLLI) PORTA VIA

Dopo la folle sortita di questo studio degli USA sul "Grasso è bello!"  e la opportuna risposta con smentita  del Prof. Giorgio Calabrese, da me riportata ieri, passandoci una mano sulla coscienza ed anche sull'addome (leggasi pancia) mi sembra opportuno invitare tutti ad una moderazione nell'ultima abboffata di domani, giorno della Befana, e poi di pensare seriamente a mettere giudizio ed a ridurre drasticamente le razioni giornaliere di cibo. 
Sto scrivendo questi nefasti pensieri mentre vi confesso che ho smesso un momento di cucinare, perché domani a pranzo siamo in dodici e preparerò un risotto allo zafferano, l'ossobuco in umido con la gremolata finale, un contorno di funghi porcini (che non hanno alcun profumo di fungo) , un'insalata mista e mia moglie ha preparato la Creme Caramel . Basta, da domani resteremo a pane e acqua: tanta acqua e poco pane !!  

Un poco di movimento e di ginnastica farebbe davvero bene al nostro organismo, ma siamo già a conoscenza che se ci iscriviamo ad una palestra, ci andremo i primi giorni, poi quando cominceranno a farsi vivi i dolorini di quei muscoli che erano stati a riposo per tanto tempo e che mai si sarebbero sognati di tornare in esercizio in maniera così violenta, incominciamo a rimpiangere quel dannato momento in cui avevamo pagato l'iscrizione, più un mese intero di utilizzo della palestra!

Ma bando ai terribili proponimenti  mai più portati a termine e pensiamo a qualcosa di meno doloroso, di meno stancante e di meno stressante (è un termine che ora si usa molto spesso e che colpisce abbastanza)  che possiamo raggiungere con maggiore facilità e minore fatica: Ed allora ecco delle semplici istruzioni da seguire !
Mettere nel caffè appena una punta di cucchiaino di zucchero o anzi niente del tutto e poi subito dopo un bel bicchiere di acqua del rubinetto (magari filtrata nell'abbattitore di impurità), niente acqua minerale nè gassata.
Poi ridurre le porzioni, facendo piccolissimi bocconi e masticandoli lentamente prima di mandarli giù. Tentiamo così di ingannere lo stomaco.
Delle grandi insalate, anche se siamo in inverno, con appena un poco di sale, aceto a volontà e pochissimo olio d'oliva extra vergine. Potete mischiare finocchi ben lavati e tagliati a lamelle, carote affettate, spinaci sempre crudi (ben lavati mi raccomando), cimette di cavolfiore, rape rosse (si comprano nei negozi di verdura già cotte e sigillate).
A questo proposito, quando mangiate le rape rosse, non spaventatevi quando dopo qualche ora andate in .....bagno, perché il rosso tingerà la vostra pipì ...ed altro.....e penserete subito ad una emorragia interna o a qualche altro  raro malanno!
    
Bandite del tutto il pane o al massimo tagliatelo a sottilissime fettine, quasi delle ostie, quando si è un bel pò indurito.

Niente panettone, dolci vari, vini dolci e superalcolici ed anche limitate il vino o la birra perché contribuiscono certamente ad aumentare le calorie.  Anche con la frutta andateci piano: va bene una mela, ma le arance e le clementine ne sono ricche, quindi evitatele.

E i maccheroni ???   Solo qualche forchettata piccolissima, poco condita, masticata a lungo e poi inghiottita quasi con dispiacere!
Per ora chiudo e torno ai fornelli  . Più tardi vi scriverò una qualche ricetta, ma non cucinatela, tenetela in serbo per quando  sarete calati di peso.

A presto e non piangete troppo !

venerdì 4 gennaio 2013

BUGIE DI MARKETING PER VENDERE SEMPRE PIU' "CIBO SPAZZATURA" - UNA PROVOCAZIONE CHE CI GIUNGE DAGLI STATI UNITI

Uno studio americano (è la cavolata di inizio d'anno) avrebbe scoperto che qualche chilo in più  può allungare la vita!

Ed infatti il noto nutrizionista il prof. Giorgio Calabresi  smentisce categoricamente questa fandonia: "Essere grassi NON  aiuta a vivere più a lungo.  Pubblicizzare il contrario è solo una strategia di marketing per continuare a vendere prodotti grassi che rendono gli americani sempre più obesi" e così continua : "Essere in sovrappeso, invece, ci espone a tutta una serie di rischi e di malattie, che possono portarci ad una morte prematura."

"Più si è obesi e più  si accumula il grasso nelle arterie. Il grasso va ad intaccare le pareti delle arterie aumentando il rischio che si formino trombi e che si subisca un infarto del miocardio.
Invitare le persone ad accumulare chili di troppo può essere molto pericoloso ".

Secondo un recente rapporto dell'ISTAT il 54,1% della popolazione Italiana  ha un peso normale,  il 33,6% è in sovrappeso, ed il 9% è obeso.

Il sovrappeso si ripartisce così  sul nostro territorio : il Nord-ovest 38,5 % , il Nord-est 42,6%, il Centro 41,6% , le Isole 45,6% ed il Sud 46,0%

PER UN GUASTO ALLA CENTRALE, LA TELECOM CI HA LASCIATO SENZA TELEFONO E SENZA INTERNET DAL SABATO 29 DICEMBRE AL POMERIGGIO DEL GIOVEDI' 3 GENNAIO

Era quasi ovvio che la centrale della TELECOM  che collega il nostro quartiere dovesse guastarsi il sabato sera 29 dicembre!  La domenica i tecnici non lavorano, poi il lunedì tornano al lavoro,  prendono gli ordini e li mettono in fila, ma non possono ancora lavorarci perchè il martedì  1° gennaio è festivo e quindi avendo, secondo il regolamento, 48 ore di tempo per riparare il guasto, hai voglia di protestare. E finalmente giovedì pomeriggio, alle 16,30, squilla il telefono!!   Che piacevole suono dopo tanto silenzio!!

E' la stessa cosa che mi era successa una decina di anni fa, quando cadendo per uno scalino scivoloso, mi ero slogato una caviglia.   Ed era il 14 di agosto, quando tutti erano ormai pronti per andare in ferie ed in ospedale mi ha detto il guardiano sottovoce: "Sentite a mmè, tornate tra una settimana, il sostituto del traumatologo non mi pare molto esperto. Nel vostro letto, a casa,  state certamente  più sicuro!"      

Comunque con rinnovato vigore riprendiamo il nostro compito di tenere accesa la fiammella della gastronomia ! Auguri a tutti.