Il cavolfiore è un ortaggio ricco di sostanze benefiche per la salute e poi non dimentichiamo che
stiamo andando verso la fine dell'inverno ed il cavolfiore è una verdura della stagione fredda, quindi valido secondo la nostra filosofia di rispettare la stagionalità dei prodotti ed evitare, per quanto possibile, che i nostri ingredienti percorrano migliaia di chilometri prima di finire nella nostra cucina!
Quindi stufi ricette di di pollo, salsicce di maiale e proteine nobili del genere animale, rivolgiamo la nostra attenzione a qualcosa di diverso.
Ingredienti: (per 4/6 persone) cavolfiore 1 (da circa gr 800/1000); uova 3; burro gr 50; latte intero fresco cc 200; farina 3 cucchiai colmi; parmigiano o grana grattugiato gr 100; sale.
Procedimento: lavare sotto acqua corrente il cavolfiore, eliminare tutte le foglie e tagliare a pezzetti le effiorescenze bianche. Eliminare i pezzi troppo duri del torsolo centrale. Metterlo in una pentola con acqua e un poco di sale e farlo bollire per non più di cinque minuti, quindi scolarlo.
Preparare ora la besciamella mettendo in una pentolina il burro, la farina, mescolare un minuto sul fuoco dolce, quindi iniziare a aggiungere il latte un poco per volta, sempre mescolando, fino a che tutto il liquido non si sia assorbito.
Aggiungere un mezzo cucchiaino di sale ed il formaggio grattugiato e mescolare ancora.
Imburrare accuratamente una pirofila da forno, con il buco al centro.
Sbattere accuratamente le tre uova in una terrina e quando la besciamella si è raffreddata abbastanza, aggiungere prima i pezzetti di cavolfiore ormai freddi, quindi le uova sbattute e fare amalgamare il composto, mescolando lentamente.
Versare il tutto nella pirofila e adagiarla in un altro recipiente, un poco più grande, nel quale verserete un paio di dita di acqua, mettendo sul fondo un foglio di carta da cucina (in tal modo si eviteranno gli schizzi). Mettere in forno il tutto, a 180° per 40 minuti, cuocendo così a bagnomaria, senza mai aprire il forno, per evitare che con l'abbassamento della temperatura lo sformato rischi di smontarsi.
Tirare fuori dal forno la pirofila, distaccare con la punta di un coltellino il preparato dal bordo e capovolgerlo sul piatto di portata.
P.S. Per impreziosire la pietanza, potreste mettere dei pisellini finissimi cotti in umido, nel buco centrale.
Questi gli ingredienti necessari: pisellini finissimi surgelati gr 400 (1 confezione piccola); olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai; cipolla gr 100 tagliata a velo; sale fino 1/2 cucchiaino oppure, al posto del sale, 1/3 di dado da brodo vegetale.
In una padellina mettere la cipolla tagliata a velo, l'olio, unirvi i pisellini ancora surgelati, il sale fino o il dado, (come preferite), mezzo bicchiere d'acqua e far cuocere con il coperchio per quindici minuti a fuoco dolce, poi togliere dal fuoco e tenere in caldo.
Quando avrete sformato il cavolfiore nel piatto di portata, riscaldare i pisellini e prima di portare in tavola versarli nel buco centrale.
E' un gradevole accostamento: il bianco del cavolfiore con il verde dei pisellini.
4 commenti:
Buonissimo questo sformato ed ottima e colorata l'idea dei pisellini, complimenti, un bacione e buona Domenica
Salve Sergio, come stai? é sempre un piacere leggerti. Condivido pienamente la scelta di seguire la stagionalità degli ingradienti e allo stesso tempo quindi mi piace molto questo sformati di cavolfiore. Sta per uscire di scena e quindi merita un tributo per la sua bontà e per la sua fantastica dote nutritiva. Un saluto. Deborah
Cara Luciana,
ti ringrazio del commento. Anche sa fra qualhe settimana verranno fuori i piselli freschi, spesso hanno differenti diametri tra di loro e quindi il grado dicottura varia. Puoi trovare dei piccoli pisellini e delle palle di cannone. Pr questo consiglio ormai da tempo i surgelati, finissimi del buongustaio. Ciao Sergio
cara Deborah,
grazie sempre per le tue graditissime visite. A volte sono fuori Napoli e non ho materialmente il tempo di rispondere ai vostri comenti. Non ho ancora l'abitudine di viaggiare con il computer portatile. Mi basta già quello di casa, altrimenti il tempo per leggere non lo trovo più. Il viaggio in treno è l'ideale (o in corriera), sempre se non ti capita vicino un marmocchio piagnone capriccioso!
Ciao Sergio
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