Non c'è nulla di cui meravigliarsi se un napoletano come me vi riporta una ricetta che proviene dal lontano e gelido Alto Adige. Infatti mi è giunta una cartolina con la seguente scritta: "Il menestrello Bernardo mi ha rallegrato la vacanza !" (Si riferiva al mio libro "Le follie del menestrello Bernardo" - Vedere i Post di qualche mese fa) Cordialità e saluti . Laura.....
Dal Lago di Braies. Sul davanti vi è il ritratto di una simpatica donnina di circa 90 anni e poi: I canederli della Sig.ra Emma, albergatrice della zona.
Lo scorso anno, in una mia trasmissione televisiva sul Canale 416 di SKY CASA ALICE, mi ero cimentato a realizzare dei canederli, piccoli piccoli, e messi all'interno di uno sformato di spinaci a forma di ciambella a due colori, ricoperti da una leggera vellutata a base di funghi e marsala. Ma questo è un altro fatto, e quindi per oggi mi limito a darvi questa ricetta dei canederli che messi a cuocere una decina di minuti in un brodo bollente (sia pure di dado se non disponete di verdure o di carni adatte, o non avete la voglia ed il tempo di prepararlo), possono essere molto graditi in una sera di freddo. E poi così potete utilizzare del pane vecchio che, a noi non più giovani, ci è stato sempre insegnato che non deve essere mai gettato nella pattumiera. E' un bene di Dio ! (Prescindendo dal tipo di religione che praticate! )
I canederli di Frau Emma:
Ingredienti per 4 persone: 3-4 panini raffermi (o delle fette di pane raffermo); speck a fettine gr 175; uova 3; prezzemolo tritato 1 cucchiaino; latte intero cc 125 (misuratelo riempendo un bicchierino vuoto di yogurt monoporzione); cipolla 1 piccola gr 50; burro 1 cucchiaio gr 30; farina gr 80; sale fino 1 pizzico; (una macinata di pepe fresco se gradita) .
Procedimento: Tagliare a tocchetti il pane e metterlo in una terrina. Tagliare a minuti quadratini lo speck (dopo avere eliminato il bordo esterno scuro) e distribuirlo sul pane insieme al prezzemolo tritato. Sbattere le uova con il latte freddo ed il pizzico di sale e distribuire l'impasto sul pane. Sbucciare la cipolla e ridurla a minuti pezzetti, rosolarla nel burro in un tegamino e unirla poi, insieme alla farina, all'impasto di pane, ed alla macinata di pepe se gradita.
Lavarsi le mani e impastare con forza per un paio di minuti, quindi fare riposare l'impasto per 20 minuti.
Con le mani umide (perchè le avrete lavate un'altra volta) e perchè l'impasto in tal modo non si attacca alle mani, formare 8 o 12 canederli. Fare bollire a fuoco basso il brodo per almeno 10 minuti con dentro i canederli e servirli caldi. In tavola mettere la formaggiera con grana o parmigiano grattugiato, per chi lo gradisce.
(D'ora in poi scriverò sia "grana" che "parmigiano" perché mi hanno incolpato di non essere imparziale o con l'uno o con l'altro !! Meno male che i produttori di formaggio "pecorino" che è più forte di sapore, non si sono ancora accorti del mio blog !! )
P.S. Subito dopo aver toccato i gusci delle uova bisognerebbe lavarsi accuratamente le mani, perché voi certamente ben sapete da dove vengono fuori le uova delle galline. E proprio da lì che possono venir fuori dei germi poco simpatici. Anche dopo aver toccato la pelle di un pollo crudo bisognerebbe lavarsi ancora più accuratamente le mani . Anche lì altri germi sono in agguato!!
3 commenti:
Bell'idea, che non conoscevo: grazie!
Cara Barbara,
grazie per il tuo commento, ma vorrei sapere a quale idea ti riferisci: ai batteri coliformi che possono esere sul guscio dell'uovo o ai germi che sono sulla pelle del pollo, usata da Apelle , il quale essendo un semidio non poteva infettarsi? O forse non conoscevi i canederli da buona triestina? Il mio blog non é tra i tuoi visitati !? Sergio
Ciao, sono Catia.
Sono approdata sul tuo blog cercando la ricetta della marmellata di arance.
Ti ho lasciato un commento, con degli appunti.
Con la tua ricetta è uscita buonissima.
questa ricetta di riciclo deve essere buona, ma scusa l'ignoranza, cosa sono i canederli?
potresti spiegarmelo.
Cia a presto
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