Su questo grave problema, l'Assessorato alla Sanità del Comune di Firenze ha organizzato di recente un incontro che prendeva spunto da un'opera di un biologo nutrizionista, Gabriele Buracchi, dal titolo "Occhio alle merendine!" pubblicato dalla Casa Editrice Bracciali di Arezzo.
Pur non essendo io né biologo, nè nutrizionista, negli anni passati avevo più volte affrontato l'argomento, e talvolta avevo incontrato notevoli difficoltà a far pubblicare i miei scritti da parte degli editori. (Si vedano alcuni miei vecchi blog !)
Oggi, finalmente si cominciano ad aprire i veli sull'argomento, e sul numero di dicembre dell'organo ufficiale dell'Accademia Italiana della Cucina, "CIVILTA' DELLA TAVOLA" compare un articolo sul tema, a firma della Prof.ssa Donatella Lippi, accademica e consultrice della Delegazione di Firenze Pitti.
Il Dr Buracchi parte dalla constatazione che l'obesità, una delle più gravi cause di malattia della nostra società, è il frutto di un'educazione alimentare sbagliata, modellata sul modello americano, dove, com è ben noto, non esiste più la coltura della convivialità.
Televisione, computer, giochi sedentari hanno poi soppiantato il mondo dello sport e dell'aggregazione, privando i giovani di quell'impegno fisico che compenserebbe l'introito calorico giornaliero.
L'autore propone tra l'altro di sostituire le merendine, ancora offerte in alcuni distributori automatici all'interno delle scuole, con idee di sapore antico, pane e olio, frutta, torte di ricotta, dolce di carote, etc.
Nel libro vi sono una serie di invitanti ricette che le mammine dovrebbero realizzare.
E' particolarmente lodevole l'iniziativa della Delegazione Firenze Pitti, che deve servire a spronare i genitori a questo cambio di tendenza, rendendoli consci dei danni che di giorno in giorno, procurano ai loro figli, questi snack-spazzatura.
Speriamo che altre Delegazioni decidano di affiancarsi a questa crociata, e poi, dopo aver convinto i genitori, non sarà cosa facile mandare i piccoli a scuola, senza soldini in tasca, ma con una sana merenda nello zaino.
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