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giovedì 10 dicembre 2009

UNA RISPOSTA AL COMMENTO DI GLO SUI BUCATINI ALLA PROVOLA AFFUMICATA - LA RICETTA DELLA SALSA VERDE PER CONDIRE IL POLPO LESSO O ALTRO PESCE

L'anonima GLO, in calce alla ricetta dei bucatini di cui sopra dell'8 dicembre scorso mi ha chiesto tra l'altro una veloce ricetta per condire il polpo lesso, sia fresco che congelato(purché sia stato lessato e non crudo). La ho subito accontentata, rispondendo al suo commento, con una mia ricetta di "salsa verde" adatta sia ai pesci che alle carni lesse, e che si può anche consumare dopo un certo tempo, a patto che sia ben chiusa ed in frigo. Quindi se dovesse tornarvi utile questa ricetta, andate in calce alla ricetta dell'8 dicembre. Grazie, così mi evitate di riscriverla.

SONO STATO IL RELATORE AL CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA DELEGAZIONE DI BRESSANONE DEL 15 NOVEMBRE 2009

Nel mese di novembre si è tenuto un interessante incontro tra le Delegazioni di Trento, Merano, Bolzano e Bressanone in occasione della mia visita nell'Alto Adige durante la quale ho illustrato le caratteristiche della nostra cucina meridionale.
Inoltre mi sono a lungo soffermato sui pericoli dell' ANISAKIS , parassita dei pesci, dei mammiferi marini e degli uccelli marini. La moda introdotta dalla cucina giapponese del SUSHI di mangiare pesce crudo, sta provocando grossi problemi, in particolare ai popoli orientali.


La caccia vietata ai mammiferi marini, quali orche, delfini, balene, lamantini, etc. ha fatto crescere a dismisura nei nostri mari la presenza di questo parassita. Infatti, come già denunziato mesi or sono su questo blog, il parassita cresce nello stomaco di mammiferi e si riproduce. Con le deiezioni dei mammiferi, le larve, le uova ed i vermi vengono espulsi ed entrano in circolo nell'acqua di mare, dove sono divorati sia dal krill, il piccolo crostaceo, che da piccoli pesci. I piccoli pesci sono a loro volta mangiati da quelli più grandi e così va avanti la catena alimentare, fino a che i pesci non vengono pescati dagli uomini.
Vi è un obbligo di legge che impone ai pescatori di eviscerare subito il pescato, prima di metterlo sotto ghiaccio, proprio per evitare che il parassita emigri dalla sacca dello stomaco e si impianti in uno dei fianchi del pesce, dove difficilmente può essere visto.
Inoltre i ristoratori hanno un altro obbligo di legge, che impone loro o di cuocere il pesce, (perché oltre i 70° il parassita, le sue uova e le sue larve cessano di vivere), o di surgelare il pesce oltre i 18° gradi (sottozero) . Poi il pesce si può mangiare liberamente crudo dopo che sia stato di nuovo scongelato.
Molti ristoratori, anche giapponesi, non rispettano tali norme e così le infezioni da Anasakis stanno cominciando a provocare molte vittime anche in Italia.





In questa foto il Prof. Dottor Andreas Plangger , Delegato di Bressanone, (in piedi) mi ringrazia per avere così esaurientemente illustrato il problema ancora sconosciuto a molti. Alla mia sinistra il Dr. Prof. Roberto Zanghì, Bailli Delegué D'Italie della Chaine des Rotisseurs di Parigi. Alla mia destra la accademica-segretaria della Delegazione di Bolzano Dott.ssa Isabella Jone Beretta.







martedì 8 dicembre 2009

UN PO' DI STORIA SULL'ORIGINE DELLA VERDURA COMMESTIBILE

Qualche settimana fa avevo scritto poche parole sulla differenza tra "ortaggi" e "verdura".

Oggi voglio cominciare a raccontare un pezzetto di storia sull'origine della verdura.

Tanti e tanti secoli fa, mentre gli uomini si dedicavano alla caccia ed alla pesca, le donne selezionavano e coltivavano la "verdura" nei rudimentali orti realizzati intorno ai loro villaggi.
In realtà le prime verdure comparvero sul desco alimentare 5000 anni fa, ovvero a partire dal Neolitico, che segna il passaggio da un'economia nomade ad una di tipo stanziale, basata sulla manipolazione delle piante selvatiche e consistente nella raccolta e nella conservazione in luoghi protetti, dei prodotti della terra.

I popoli della Mesopotamia sperimentarono per primi la cottura delle verdure, ignari della perdita di componenti tipici delle verdure quali enzimi, vitamine e sali minerali, che con una cottura dai 60° in su precipitano nell'acqua di cottura. Anche i prodotti degli orti delle valli del Nilo, ritrovati nelle tombe, dimostrano la presenza di ortaggi nella dieta dell'epoca.

Furono però in realtà i Greci ad addomesticare la natura per produrre i frutti dell'agricoltura che rappresentavano gran parte del loro apporto calorico quotidiano.

Padre della dietetica classica, Ippocrate dimostrò gli effetti benefici di carote, sedani, e di molte altre verdure.
I Romani mangiavano diversi tipi di ortaggi: rape, barbabietole, carote, ravanelli, bulbi, cipolle, aglio, porri,asparagi, funghi, cavoli, lattuga, cicoria o indivia, carciofi, cetrioli, fave, lenticchie, piselli.
Per ora mi fermo qui ! La continuazione prossimamente !!

lunedì 7 dicembre 2009

IL TRAGUARDO DI 20.000 VISITE DALLA NASCITA DEL MIO BLOG

Dedicarsi con amore ed attenzione al blog , ricercando nei ritagli di tempo qualche notizia gastronomica o qualche ricetta un poco particolare, ripaga sempre, perché noto con grande piacere che i miei lettori o lettrici crescono di giorno in giorno.
Purtroppo rilevo anche che i commenti alle mie notizie ed alle mie ricette, sono sempe più scarsi, eppure non è difficile colloquiare alla base del Post ,per commentare se una pietanza sia riuscita bene e se non vi siano state da parte mia scarsità di informazioni.
Insomma, per dirla in breve, sarei molto più soddisfatto se il contatto con i miei lettori fosse non solo unilaterale, cioé un monologo, ma un dialogo a due !!
Vi è forse da parte vostra un poco di timidezza, o forse quello che scrivo soddisfa tutti i desideri di ognuno ?? Se non me lo dite voi, rimarrò per sempre nel dubbio !!

Comunque un grazie a tutti voi, seguitemi e non ve ne pentirete, ma non dimenticate ogni tanto di dare una sbirciatina alle ricette di qualche mese addietro.
Non possono stare tutte insieme sempre in prima fila, e tutte meritano una vostra visita !!
Soltanto pochi mesi fa ero a quota 10.000 visite e credo che per fine settimana supererò
le 20.000.

Aspetto ansioso i vostri commenti ed ancora una volta vi ringrazio !

Sergio Corbino

sabato 5 dicembre 2009

RITORNIAMO A PARLARE DI OBESITA DEI BAMBINI'

Una indagine del Ministero della Salute di pochi mesi fa, ha evidenziato ancora una volta il terribile fatto che in Italia vi sono oltre 1 milione di bambini, tra 6 ed 11 anni di età, sovrappeso o obesi, mentre in Europa vi sono 14 milioni di bimbi sovrappeso e 3 milioni di obesi. Sovrappeso è un bimbo che ha un 10% di peso in più rispetto al peso ideale, ed obeso è quando questa percentuale sale al 20% in più.
Sembra che questa volta le nostre Autorità vogliano davvero fare la guerra e togliere di mezzo queste "merendine", chiamate junk food (cibo spazzatura), ad alto tasso calorico, basso potere nutritivo, che domina la dieta dei più giovani.
La crociata del mangiar bene è faticosa ed è difficile contrastare l'abitudine cui i più piccoli sono ormai avvezzi, spinti a ciò da un martellamento televisivo continuo, per cui dietro ogni snack c'è un cartoon di riferimento, un gadget, una sorpresa.
Da parte delle Autorità le iniziative sono molteplici, la mobilitazione del BIO si fa strada ovunque, in arrivo ci sono fondi Comunitari, il supporto della Coldiretti, per sostituire le merendine e le patatine con il progetto "frutta a scuola" .

Pensate che per gr 100 di cibo queste sono le calorie che vengono ingerite:
Patatine Kcal 504 . Merendina farcita Kcal 445 . Merendina al cacao o farcita al latte Kcal 441.
Bibita gassata alla Cola Kcal 42.

In una mela da gr 100 invece vi sono Kcal 59.
Quindi ben venga la "frutta a scuola", purché non si tratti di quella immangiabile e congelata , che magari resta settimane nei distributori e che di certo non sarà competitiva rispetto ad una barretta di cioccolato o a un pacchetto di patatine.

Una importante psicologa "sul fronte alimentare" ha di recente asserito che, ancorpiù dei piccoli
sarebbero da rieducare i genitori, spesso anche loro cresciuti a merendine e cibo pronto, che non hanno più il tempo nè la voglia di trasmettere ai figli il gusto delle cose buone !!

Nei giorni scorsi, al primo Forum del Barilla Center for Food and Nutrition si è parlato della complessità dell'alimentazione, in rapporto all'economia, la salute, l'ambiente, la cultura.
Queste le conclusioni : Meno carne, più frutta e verdura, stop alla dieta occidentale e più spazio alle cucine locali, cibo da consumare in pasti veloci ma non distratti, riscoprendo il piacere di mangiare in compagnia, l'importanza del rito e della convivialità, con rispetto delle tradizioni locali.