Qualche settimana fa avevo scritto poche parole sulla differenza tra "ortaggi" e "verdura".
Oggi voglio cominciare a raccontare un pezzetto di storia sull'origine della verdura.
Tanti e tanti secoli fa, mentre gli uomini si dedicavano alla caccia ed alla pesca, le donne selezionavano e coltivavano la "verdura" nei rudimentali orti realizzati intorno ai loro villaggi.
In realtà le prime verdure comparvero sul desco alimentare 5000 anni fa, ovvero a partire dal Neolitico, che segna il passaggio da un'economia nomade ad una di tipo stanziale, basata sulla manipolazione delle piante selvatiche e consistente nella raccolta e nella conservazione in luoghi protetti, dei prodotti della terra.
I popoli della Mesopotamia sperimentarono per primi la cottura delle verdure, ignari della perdita di componenti tipici delle verdure quali enzimi, vitamine e sali minerali, che con una cottura dai 60° in su precipitano nell'acqua di cottura. Anche i prodotti degli orti delle valli del Nilo, ritrovati nelle tombe, dimostrano la presenza di ortaggi nella dieta dell'epoca.
Furono però in realtà i Greci ad addomesticare la natura per produrre i frutti dell'agricoltura che rappresentavano gran parte del loro apporto calorico quotidiano.
Padre della dietetica classica, Ippocrate dimostrò gli effetti benefici di carote, sedani, e di molte altre verdure.
I Romani mangiavano diversi tipi di ortaggi: rape, barbabietole, carote, ravanelli, bulbi, cipolle, aglio, porri,asparagi, funghi, cavoli, lattuga, cicoria o indivia, carciofi, cetrioli, fave, lenticchie, piselli.
Per ora mi fermo qui ! La continuazione prossimamente !!
3 commenti:
sono un umano affamato
A ok
A ok devi essere povero o no perché ai un cellulare e il Wi-Fi
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