Ero stato leggermente criticato da una delle mie affezionate lettrici, dandomi la colpa di non curare in maniera particolare le descrizioni di "dolci" , e così oggi, per fare ammenda, mi accingo a descrivere uno dei classici dolci nostrani.
In coppia con la "sfogliatella riccia" , il BABA' in porzioni singole o di dimensioni grandi e poi tagliato in fette, è effettivamente un nostro simbolo. Ad una persona buona di carattere si è soliti dire in lingua partenopea: " Voi siete buono come un BABA' "
Ma ad essere onesti, è necessario chiarire che il babà non era nato a Napoli, ma in Francia, ad opera di un geniale Magistrato, letterato e gastronomo Anthelme Brillat-Savarin, nato verso la metà del 1700 e morto nel 1826.
Si ritiene che poi qualche cuoco francese, al seguito della corte reale che si era trasferita a Napoli, abbia tramandato questa ricetta, che , come vedrete, non è poi così difficile da realizzare.
Tra l'altro il babà si può impastare, infornare, togliere dalla forma, conservare anche per giorni, e poi poche ore prima di servirlo si può irrorare di "bagna" e quindi non appena è rinvenuto e si è gonfiato, si può tagliare a fette ed offrirlo così com'è ,oppure affiancandolo ad una pallina di gelato di vaniglia o di panna, o ad una macedonia di frutta, o guarnito da un ricciolo di crema pasticciera.
Ed allora, golosi di tutto il mondo accingiamoci a questa fatica e seguitemi attentamente:
Ingredienti: per l'impasto: farina gr 260; burro gr 80; zucchero gr 25; lievito di birra gr 20; uova 5; sale fino 1 pizzico. Per la "bagna" : acqua cc 100; zucchero gr 100; liquore Limoncello o Aurum cc 25/50 (a secondo del gusto).
Procedimento: In una ciotola mettere gr 50 di farina, il lievito sbriciolato e mezza tazzina da caffè di acqua tiepida. Mescolare insieme ottenendo una pastella molto densa e lasciarla lievitare in luogo tiepido per un paio di ore. Trascorso il tempo, in una terrina molto più grande, mettere il resto della farina, il sale, le uova, il panetto lievitato. Mescolare energicamente con la mano e lavorare fino a che la pasta non si distacchi dal bordo della terrina. Aggiungere lo zucchero ed il burro fuso e lavorare ancora facendoli amalgamare bene.
Imburrare ed infarinare una teglia da forno dal bordo molto alto, perchè l'impasto lieviterà ancora una volta raddoppiando il suo volume, dopo un altro paio d'ore.
Quando è cresciuto accendere il forno portandolo a 180° e far cuocere il "babà" per 30 minuti. Tirarlo fuori dal forno e lasciare che si raffreddi, quindi delicatamente distaccare l'impasto dal bordo passandovi una sottile lama, e capovolgerlo su di un piatto da portata di adeguate dimensioni.
Preparare ora la "bagna" sciogliendo lo zucchero in acqua calda, quindi aggiungere il liquore, mescolare e versarlo a cucchiate sul babà, fino ad imbibirlo del tutto.
Nel caso doveste destinare il dolce ad i bambini, per evitare l'uso di alcolici, bollire in un pentolino cc 200 d'acqua una buccia di limone e di un arancia (ben lavati mi raccomando) ed anche di un mandarino se disponibile, aggiungere lo zucchero, mescolare e bagnare il dolce.
In questo caso, le sole fette di dolce destinate "ai grandi" potrete aromatizzarle con qualche goccia di Rhum, o di Contreau o di Limoncello.
Fatemi sapere se vi è riuscito !!
Sergio Corbino
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