Una mia lettrice - oserei dire affezionata - mi ha richiesto con un suo commento che precede questa ricetta, come si cucinano i "Maccheroncelli lardiati" .
L'aggettivo "lardiati" lascia intendere che il condimento base sarà il "lardo", ormai quasi del tutto scomparso dalle nostre cucine, ma ho preferito indagare a fondo e raggiungere le fonti del sapere antico. Ho così scoperto questa simpatica ricetta, mai da me fino ad oggi realizzata, (ma giuro che la preparerò la settimana ventura, quando tornerò dal convegno internazionale dei Delegati dell'Accademia Italiana della Cucina che si terrà a SanRemo il 29,30,31 maggio) , e sono certo che dato il particolare sapore delle buone cose di un tempo passato, sarà molto apprezzata da tutti.
Ed ecco la traduzione in italiano del testo:
Ingredienti: (Dose per 4 persone) : maccheroncelli o mezzanelli gr 500; pomodorini del piennolo gr 450 cioè un barattolo : (normalmente reperibili in tutti i negozi di alimentari) ; lardo bianco gr 100 affettato; aglio 1 spicchio; olio extra vergine d'oliva 1 cucchiaio; sale fino 1 pizzico; parmigiano o grana grattugiato gr 150; pepe nel macinino (a chi piace); un ciuffo di prezzemolo lavato ed asciugato.
Procedimento: Mettere sul fuoco una capace pentola con acqua e 1 cucchiaio colmo di sale grosso. Nel bicchiere del frullatore mettere l'olio, il lardo a fettine privato dell'eventuale crosta di sale, lo spicchio d'aglio sbucciato e frullare per un minuto, quindi trasferire questo composto in una padella di dimensioni tali da poter accogliere poi anche la pasta. Aggiungere i pomodorini con il loro liquido di governo, schiacciarli con i rebbi della forchetta per facilitare la loro cottura, il pizzico di sale e su fuoco medio fare soffriggere il tutto per circa 7/8 minuti .
Quando l'acqua bolle mettervi dentro la pasta e scolarla al dente, (mentre nel frattempo la salsa sarà pronta). Versare la pasta nella padella, alzare la fiamma e rimestarla per un paio di minuti per farla ben impregnare di condimento grazie all'elevata temperatura. Aggiungere il prezzemolo spezzettato e servire subito. Portare in tavola la formaggiera con il formaggio grattugiato e la pepiera (per chi lo gradisce).
E poi fatemi sapere se la avete gradita !
Sergio Corbino
4 commenti:
Grazie! Mai avrei pensato di chiederti una ricetta da te mai provata!!!
Presto la sperimenterò. Sono solo un pò scettica sull'uso del frullatore... (ma non era una ricetta antica?)
Glo
Cara Glo,
se hai la voglia di mettere il lardo sul tagliere, magari di teflon, lo spicchio d'aglio e lavorarci qualche minuto con un affilato coltello, puoi riuscire ad ottenere una "lardiata" decente. Comunque con il frullatore si ottiene una particolare cremosità del condimento, mentre con il tagliere può sfuggire qualche pezzetto di lardo non tagliato. La ricetta comunque rimane antica. Allora ci erano gli schiavi che mettevi a lavorare sul tagliere, e poi le quantità erano maggiori. Oggi parliamo di un etto di lardo!!!
>Allora se è antica perché non illuminare la sera la cucina con una lampada a petrolio, o con una lucerna ad olio di epoca romana???
Pur avendo tanti anni sul groppone non posso aver cucinato tutte le ricette del mondo!!
Tra l'altro questa crema di lardo, spalmata su delle fettine di pane e messe per pochi momenti nel piccolo forno sono degli snack stupendi, altro che salatini. Solo che dopo non devi baciare tutti i commensali, per motivi di aglio!!
Sergio, e abbi fede !!
Cara Glo,
ora aspetto il tuo commento al mio secondo commento. Mi comincio a divertire! Non fai parte di faceboock ? O di skype ? Lì si può colloquiare più agevolmente !
sergio
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