Ingredienti per 6/10 persone: Uova 4; lievito di birra 1 panetto; burro gr 150; zucchero 1 cucchiaino; sale fino 1 pizzico; fior di latte o provola gr 300; prosciutto cotto affettato gr 150; grana grattugiato gr 50; pecorino grattugiato gr 50.
Procedimento: In una capace ciotola mescolare con la mano il burro fuso, la farina, il lievito, il sale, lo zucchero e le uova, lavorando e sbattendo con forza l'impasto per almeno 10 minuti, per imprigionare al suo interno le bolle d'aria che faciliteranno la lievitazione.
Mettere la ciotola in luogo tiepido, coprendola con un panno di lana, facendo lievitare la pasta per due ore. (Il forno appena un pò riscaldato e poi spento, andrà benissimo) . Trascorso il tempo, aggiungere all'impasto lievitato il prosciutto cotto tagliato a sottili listerelle, il fior di latte o la provola a piccoli tocchetti, i formaggi grattugiati e mescolare lentamente, facendoli ben incorporare. Imburrare e infarinare accuratamente lo stampo (che deve avere una capacità doppia rispetto all'impasto originario, perché raddoppierà di volume nella seconda lievitazione, e perciò onde evitare che fuoriesca). Far lievitare per altre due ore, quindi infornare a 180° per 45 minuti , in forno già a temperatura. Sfornare e tirare fuori dallo stampo con delicatezza, quindi servirla sia calda che fredda. E' ottima comunque!
3 commenti:
caro sig sergio (solo sergio?)
non ci credevo.. ho provato a farla domenica per un pranzo di famiglia... e mi è riuscita! per la prima volta in vita mia non si è sgonfiata, nè indurita come una pietra!
complimenti a me e grazie a te per scrivere sempre ricette alla portata di tutti.
mariella, gemona in friuli
Cara Mariella,
il forno può spesso fare dei brutti scherzi e talvolta se non lo si conosce bene, può rovinare una pietanza, sia una brioche che un roastbeef. Quindi fare sempre attenzione e ricordarsi la temperatura, se era di già caldo quando si è introdotto il composto da cuocere. E' meglio prendere appunti ogni volta. Comunque complimenti.
Segui le mie ricette che sono scritte in maniera molto pedissequa. Quando le scrivo, dopo averle sperimentate più volte, è come se le stessi per davvero realizzandole. La mia grande maestra Jean Carola Francesconi, provava una nuova pietanza ben cinque volte prima di farla scrivere alla sua segrearia. Mi ricordo che spesso al té del pomeriggio a casa sua (aveva nel 1984 già oltre ottant'anni) mi faceva saggiare invece dei soliti biscottini dolci, una fetta di timballo di maccheroni con una particolare crosta di formaggi e poi diceva: cosa te ne pare, lo possiamo modificare, se sì lo scriviamo!!
Continua a seguirmi e se hai da chiedere delle particolari cose non indugiare!
Grazie del commento
Sergio
Chiedo scusa, ma quanta farina bisogna usare?
Grazie.
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