venerdì 20 gennaio 2012

LE ARANCINE DI RISO O SUPPLI'

Tanti e tanti anni fa, quando si andava in Sicilia con il treno, poi per il trasbordo dal Continente alla Sicilia e viceversa si saliva sul FerryBoat, che in circa 30 minuti attraversava lo stretto, da Villa San Giovanni a Messina, portandovi a destinazione.
Era consuetudine allora , durante la breve traversata, lasciare nello scompartimento del treno uno della comitiva, di solito era una persona anziana che temeva il salire e scendere dalle scalette sempre un pò scivolose e quindi certi che nel corso della traghettata il bagaglio sarebbe stato al sicuro, si andava nel Bar dove sul bancone facevano bella mostra degli arancini di riso e dei cannoli che ovviamente erano preparati a terra e consegnati alla nave ad ogni viaggio.

Gli arancini di riso erano allora gustati con gran piacere, ben fritti, con un ottimo ripieno e poi il riso era cotto alla perfezione, insomma erano proprio buonissimi.

Oggi gli arancini di riso dei Ferryboat sono divenuti immangiabili, è un vero peccato che non vi sia un'Autorità superiore che effettui un controllo di qualità, mentre ancora buonissimi sono rimasti gli arancini preparati dalla buvette della stazione ferroviaria di Messina. Sono proprio consigliabili.

Ma poichè non è cosa di tutti i giorni recarsi in Sicilia con il treno prendendo poi il famoso Ferryboat , ho deciso di illustrarvi la ricetta per preparare voi, a casa vostra , degli ottimi arancini di riso.
Non è cosa di tutti i giorni, è vero, però ogni tanto è lecito sbizzarrirsi ai fornelli e preparare qualcosa di diverso, fuori dal normale.

Voglio comunque assicurarvi che essendo stato cancellato (lo spero proprio) il progetto di costruire il ponte sullo stretto, potrete anche negli anni futuri (almeno una cinquantina) andare a Messina a comprare gli arancini di riso nel bar della stazione, evitando di farvi avvelenare da quelli serviti sui ferryboat.

Ho motivo di credere che vi sia un particolare accordo tra le Ferrovie dello Stato e la gestione del Bar della stazione di Messina, perché il treno che arriva a Messina perde sempre una dccina di minuti prima di ripartire, proprio per consentire ai viaggiatori di correre al bar della stazione ed acquistare un vassoio di arancini di riso che poi si possono mangiare comodamente in treno, durante il lungo viaggio.

Allora se con questo lungo discorso non vi è venuta la voglia di saggiare questi arancini di riso, chiamati in maniera moderna SUPPLI' nella capitale (che è sempre Roma, nonostante le proteste dei Leghisti) vi elendo gli ingredienti necessari ed il relativo procedimento.

Armatevi di pazienza perché non è una cosa semplicissima. Diventa semplice se vi è avanzato un bel pò di risotto e non sapete cosa farne.

INGREDIENTI per 6 persone: riso Ribe o Arborio Superfino gr 400; burro gr 75; parmigiano reggiano grattugiato gr 100; mozzarella tagliata a dadini (o fiordilatte, è preferita se vecchia di un giorno perché ha meno liquido all'interno) gr 150; carne di manzo macinata gr 300; pomodoro pelato gr 480 (una scatola incluso liquido di vegetazione); cipolla gr 50 tritata finemente; sedano 1 gambo tritato finemente; vino bianco secco cc 100; brodo 1/2 tazza; olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; uova 4; farina gr 200; pangrattato gr 200; sale; olio per friggere q.b.

PROCEDIMENTO: soffriggere a fuoco medio in un tegame la cipolla ed il sedano tritati finemente con l'olio, due minuti dopo aggiungere la carne tritata e rimestare per un minuto, aggiungere il vino e farlo evaporare, aggiungere il brodo, il pomodoro schiacciando con i rebbi della forchetta i pelati e cuocere per 10 minuti, aggiungendo un pizzico di sale. (nota 1)
In una pentola con acqua salata, lessare il riso, scolarlo al dente e condirlo con la salsa di pomodoro e carne, aggiungendo il burro ed il formaggio parmigiano. Mescolare accuratamente.

Sul tavolo da lavoro spargere il riso con un mestolo di legno e farlo raffreddare. Quando ha perso il calore rimetterlo in una ampia ciotola, aggiungervi due uova sbattute e amalgamatele rimestando accuratamente. Saggiare di sale.
Tagliare a piccoli dadini la mozzarella o il fiordilatte e metterli in un piattino.

Mettere in un piatto fondo la farina, in un altro il pangrattato e infine in un altro le due rimanenti uova sbattute.

Deporre un piccolo quantitativo di risotto (prelevato con un cucchiaio) nel palmo di una mano, mettere al centro due pezzetti di mozzarella, sopra va un altro poco di risotto e formare una palla con le mani.
E' importante che il quantitativo di riso sia sempre lo stesso, altrimenti le dimensioni delle arancine differiranno tra loro, potendo provocare dei litigi tra i commensali. (perché hai preso il più grande e perché tu quello più tondo, e così via fino a poter degenerare in una rissa)

Terminate queste operazioni di formatura , mettere sul fuoco una capace padella con l'olio per friggere. Io consiglio sempre l'olio extra vergine d'oliva, perché alla salute dei miei cari ci tengo, ma c'è anche chi preferisce quello di semi, o altro (un tempo si friggeva con la sugna di maiale, ma l'età media di allora era di anni 35 !). Comunque fate voi.

Allora passare ogni arancino nella farina, farlo rotolare un momento e poi scrollando quella in eccesso, passarlo nell'uovo sbattuto e poi facendolo sgrondare un momento, nel pangrattato.
Poi va delicatamente accompagnato nella padella con l'olio bollente (altrimenti vi schizzate!)
Quando si è imbiondito, con una schiumarola tirarlo su e deporlo su carta da cucina.

Andare avanti così fino a terminare. Servirli ancora caldi. Di solito non ne resta neanche uno, quindi il vostro tenetelo da parte ben nascosto, altrimenti rimarrete all'asciutto!

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