In questi giorni l'ultimo libro della "collana di cultura gastronomica" edito dall'Accademia Italiana della Cucina con la fattiva collaborazione del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute - N.A.S. (Nucleo anti sofisticazioni), sta facendo molto parlare di se. L'argomento è sulle bocche di tutti, anzi direi che interessa particolarmente le bocche di tutti, amanti della buona cucina, buongustai e persone che vogliono salvaguardare il proprio organismo, facendo particolare attenzione alle sofisticazioni che spesso ci circondano.
Ma quali sono le insidie più frequenti nelle quali corriamo il rischio di incappare? Sono dietro ogni prodotto alimentare: Olio di semi venduto per olio d'oliva extra vergine, con l'aggiunta di un pò di colorante alla clorofilla; panettoni falsi, confezionati in contenitori di cartone falsi non più usati dall'azienda da anni e riciclati.
E poi le maggiori truffe sono riscontrate nei mercati generali ortofrutticoli ed ittici: agrumi provenienti da altri Paesi d'oltremare, spacciati come calabresi o siciliani; il famoso pomodoro cinese illecitamente immesso in Italia con etichetta falsa ed ottenuto dalla lavorazione di prodotti non adatti al consumo umano; "novellame" di pesce cinese venduto come "bianchetto " nostrano; pompelmi provenienti dal Sud Africa, trattati in superficie con prodotti tossici; prodotti contenenti il "sudan 1" (vedi nota 1) vietato dall''Unione Europea perchè ritenuto cancerogeno e dannoso per la salute.
E poi formaggi, salumi,oli e vini a marchio Dop,Igp, Doc, non certificati dagli organismi di controllo.
Anche i prodotti di agricoltura biologica sono oggetto di frode per mancata conformità documentale nei confronti degli organismmi di controllo, perchè tra l'altro i prodotti BIO sono venduti a prezzi maggiorati rispetto ai normali prodotti.
Inoltre tra le contraffazioni più diffuse che sono state scoperte vi sono: sostituzione di sigilli e bolli riguardanti l'anno di produzione; origine e provenienza spacciate come "produzione propria" invece che da industria convenzionale; presenza di ingredienti vietati, come additivi chimici o contraffatti; frodi sul peso; prodotti destinati al consumo animale venduti per l'alimentazione umana; animali macellati e non registrati, privi di marchi di riconoscimento; alimenti abusivamente congelati e venduti come freschi; false dichiarazioni circa la data di confezionamento, e tante altre.
L'importante è tenere sempre gli occhi ben aperti quando si effettuano gli acquisti e se avete qualche dubbio su di un prodotto sceglietene un altro di un'altra marca, oppure evitate di comprarlo.
Ricordatevi che quando siete alla Cassa del negozio e pagate con una banconota, il cassiere osserva bene ciò che gli avete consegnato e magari lo passa anche sotto il rivelatore a Luce di Wood, per controllare che non sia contraffatta. Voi pagate quindi con moneta buona e perciò esigete e siate certi che vi stiano vendendo dei prodotti altrettanto buoni!
Sergio
(Nota 1) Il "Sudan 1 " è un colorante di origine indiana, ottenuto dall'essiccazione e quindi dalla macinatura di un particolare peperoncino rosso, non ammesso al consumo dall'Unione Europea, che viene clandestinamente inserito nelle miscele di spezie e condimenti.
Consumato anche in Italia e scoperto a seguito di ispezioni in molti salumifici. E' una specie di "paprika" che può trovarsi nei sughi pronti piccanti, nei quali vi sia del pomodoro, del peperone, e poi nei salami forti, nei "pesti" rossi.
Abbiamo già tanta paura per l'ambiente inquinato che ci circonda! La diossina è dietro ogni colonna di fumo di un copertone d'auto bruciato nei campi, e noi siamo così matti da mangiare un prodotto che già sappiamo sia cancerogeno? Facciamone a meno. Comprate dal verdumaio dei peperoncini rossi, forti, ma interi e fatevi da voi l'olio forte. Tutt'al più se ne mettete troppo nella minestra vi potrà bruciare per un pò la lingua !
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