In tutte le trattorie romane è quasi sempre presente nel menù questa classica pietanza, che un tempo era disponibile soltanto nel periodo di Pasqua, quando gli agnellini maschi non adatti alla produzione del latte, venivano sacrificati. Oggi, con l'avvento della surgelazione e con la libera importazione dai paesi dell'est europeo, questa carne è di facile reperibilità per tutto l'anno.
DOSE per 6 persone : cosciotto e/o costolette di agnello gr 1600 (per buona parte è osso); patate gr 800; rosmarino 2/3 rametti; aglio 3 spicchi; vino bianco secco 2 bicchieri; olio EVO 8 cucchiai; sale; pepe (se gradito).
PROCEDIMENTO : tritare in un piatto l'aglio, aggiungere gli aghi dei rametti di rosmarino, unirvi un cucchiaino di sale, mezzo di pepe macinato, 2 cucchiai di olio e mescolare insieme. Con un sottile coltello praticare dei tagli a croce nelle carni del cosciotto, infilandovi poi con l'aiuto di un dito, un poco degli aromi preparati. Sistemare le carni in una teglia o in una pirofila da forno e sopra spargervi il resto della mistura.
Lavare le patate, sbucciarle e tagliarle a piccoli spicchi, sistemandole intorno alla carne. Ungerle con il resto dell'olio dopo avere sparso sopra qualche pizzico di sale fino e una buona macinata di pepe.
Mettere in forno a 200° per 30 minuti, bagnando un paio di volte, sia le carni che le patate con il fondo di cottura e rigirarle.
Versarvi sopra il vino e continuare la cottura per altri 30/45 minuti. rimestando carni e patate.
Tenere al caldo la pietanza fino al momento di portarla in tavola.
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