domenica 24 luglio 2011

LO STRUDEL DI MELE (RICETTA DELL'ALTO ADIGE)

Lo strudel è un dolce che adoro, se fatto come si deve. Un tempo a Napoli vi era un pasticciere la cui consorte era dell'Alto Adige e preparava degli strudel di mele che erano la fine del mondo. Poi non so per quale arcano motivo è andato via. Aveva due figlie e la moglie che lo aiutavano nella conduzione della pasticceria, nel quartiere Vomero e poi un giorno non lo ho trovato più!
A Napoli sono pochi i pasticcieri che lo preparano per bene. Io qualche volta a casa lo cucino, ma ci vorrebbe una macchina per stendere bene la sfoglia, perché di solito i più usano quella già pronta che non va per niente bene.

Proprio oggi sono stato invitato da un amico a pranzo con mia moglie in un locale (di cui mi guardo bene dal fare il nome) e e dopo un ottimo piatto di spaghetti al pomodoro e peperoncini verdi fritti ( si chiamano "friarielli", dal verbo "friere" che vuol dire friggere in napoletano), una fettina di carne al vino bianco con patate al forno, ho preso come dessert lo strudel di mele, illudendomi che il cuoco pasticciere fosse di Bolzano o di Trento!
Mal me ne incolse, forse sarà stato sorrentino o di Amalfi, e quindi profondamente deluso, per rinfrescarmi la memoria vi voglio descrivere qui di seguito la vera ricetta per sperare che qualcuno la faccia leggere a costui.

INGREDIENTI per 6 persone: Per la pasta da stendere: farina gr 300; burro fuso gr 60; uovo 1; zucchero 1 cucchiaino colmo; un pizzico di sale; acqua tiepida 1 bicchierino.
Per il ripieno: mele gialle gr 1000; pangrattato gr 30 (da soffriggere appena appena in un tegamino con una noce di burro); un pizzico di vera cannella in polvere; la sola scorza grattugiata di un limone e di un'arancia; zucchero a velo una bustina; uvetta sultanina gr 60 ammollata in un bicchierino di rhum; zucchero gr 60; pinoli gr 60; 1 tuorlo d'uovo mescolato ad un cucchiaio di latte per il lucido finale.

PROCEDIMENTO: sul piano da lavoro impastare tutti gli ingredienti e lavorarli fino ad ottenere un amalgama liscio e morbido, aggiungendo acqua tiepida solo se necessario.
Ricoprire la pasta con la pellicola alimentare e lasciarla riposare per un'ora circa dentro una pentola capovolta scaldata con acqua bollente ed opportunamente vuotata.
Intanto lavare, asciugare le mele, sbucciarle e tagliarle a fettine sottili, metterle in una fondina, ricoprirle con lo zucchero, con la cannella e con le scorze grattugiate del limone e dell'arancia,
aggiungere l'uvetta rinvenuta nel rhum (con il liquido rimasto), i pinoli e il pangrattato (già passato in un padellino con una noce di burro sul fuoco per un paio di minuti).

Ora riprendere la pasta, spolverare con la farina il piano da lavoro, eliminare la pellicola che la ricopre, assottigliando la sfoglia con il mattarello (ma che fatica !!), infarinandola se necessario durante la lavorazione, poi adagiatela sopra un canovaccio (pulito) .
Mescolare ancora una volta il ripieno, distribuirlo con un cucchiaio su tutta la superficie, tranne che nei bordi e cominciate ad arrotolare strettamente lo strudel come se fosse un tappeto, aiutandovi con il canovaccio per evitare che si rompa. Schiacciare i bordi per evitare che in cottura fuoriesca il succo delle mele unito allo zucchero.
Adagiare lo strudel sopra un foglio di carta da forno. In una tazzina da caffè sbattere insieme il tuorlo ed il latte e con un pennello bagnare il lato superiore del dolce, quindi metterlo in forno già caldo a 180° per 30/40 minuti fino a che non si sia cotto e dorato .
Toglietelo quindi dal forno, spolveratelo con lo zucchero a velo e servitelo tagliato a fette, quando si è raffreddato.

Uno dei suggerimenti è di servire le singole fette, disposte nei piattini, decorate con uno spruzzo di panna di latte fresco, (NON VEGETALE) montata.

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