sabato 31 ottobre 2009

IL FINTO PESCE D'UOVA ovvero "LU PISCI D'OVA"

Forse non tutti sanno che la cucina popolare di un tempo era quasi sempre improntata ad una frugalità dovuta ad una povertà che affliggeva buona parte delle famiglie, fatta eccezione per il clero, per la nobiltà e per i facoltosi proprietari terrieri. I più anziani ricorderanno che per utilizzare i resti del pane secco, vi era "la pappa col pomodoro" oppure "il pan cotto" in acqua calda con una foglia di lauro, un pizzico di sale ed appena qualche goccia di condimento.
Tanti sono stati i libri scritti sull'argomento: il "riciclo" esiste da sempre !!.

Quindi è lecito pensare che un costoso pesce da mangiare a trance fosse stato per costoro una pia illusione. Da qui nei secoli scorsi la nascita di pietanze sostitutive quali "la gallina finta" (a quei tempi anche il mangiare un pollo era un desiderio irrealizzabile) o nel nostro caso "'lu pisci d'ova" , (come era chiamato in Sicilia) creato dalla fertile inventiva delle nostre antenate.

Gli ingredienti per realizzare questa pietanza, che potrete considerare come piatto di mezzo o anche come secondo piatto, se accompagnato da un buon contorno di verdure, sono di solito presenti in tutte le case: uova, pangrattato, formaggio, latte, aglio, prezzemolo, olio.
E' necessario soltanto possedere tra gli arnesi di cucina una grande padella antiaderente in "teflon" per poter avvolgere su se stessa la frittata, meglio ancora se di forma quadrata come oggi facilmente si trovano nei negozi specializzati.

Durante i miei corsi di cucina, spesso rivolti a giovani future novelle spose, ho quasi sempre inserito tra le ricette il "pesce d'uova" , accolto sempre con grande successo. Non si faceva a tempo a terminare le sequenze finali della frittura dei singoli tranci, che saggiato il primo boccone ancora infocato dalla fanciulla più intraprendente, nel giro di un paio di minuti ogni porzione veniva spazzata via dalle altre allieve con gridolini di entusiasmo. E così ero costretto a preparare la particolare frittata una seconda volta, per consentire loro di mostrare a casa qualcosa di concreto sulla lezione del giorno.

Se il mio scritto vi ha sufficientemente incuriosito, vi elenco gli ingredienti necessari. Vi avverto che ci vuole un bel pò di pazienza e di manualità...

Ingredienti: (per 4 o 6 persone) uova 6; sale fino 1/2 cucchiaino; spicchio d'aglio 1; 1 ciuffo di prezzemolo; latte intero fresco cc 50 (1/2 bicchiere); 4 cucchiai di grana o parmigiano grattugiato; 2 cucchiai di pecorino grattugiato; 8 cucchiai colmi di pangrattato; olio extra vergine d'oliva q.b. per friggere.
Procedimento: In un'ampia terrina aprire le sei uova, sbattere energicamente con due forchette per qualche minuto, quindi unirvi il sale, il pan grattato, i formaggi, il latte, l'aglio tritato sottilmente e il prezzemolo tritato con le forbici. Mescolare il tutto accuratamente. Mettere sul fuoco medio la padella con 4 cucchiai d'olio e quando sfrigola versarvi dentro il composto. Pareggiare con una spatolina e dopo 5 minuti di cottura la parte a contatto con il calore comincerà ad indurirsi ed allora iniziare a spostare con la spatola il composto non ancora solidificato verso un settore della padella e tentare di iniziare ad avvolgere il primo lembo di frittata, come se fosse un tappeto.
Spingere allora in avanti tutto il composto, compresa la prima piccola parte già avvolta, attendere un paio di minuti che la solidificazione vada avanti e ripetere l'operazione di allontanare il composto tentando di far fare un altro mezzo giro alla futura frittata. Ripetere ancora un paio di volte l'operazione, e il rotolo sarà quasi completato, ma avrà non una sezione rotonda ma ovale ed all'interno il composto sarà certamente ancora crudo.
Allora con un coltellino tagliente, senza rovinare il rivestimento della padella in teflon tagliare la frittata a tranci da cm 3/4. Adagiare questi tranci sul fondo della padella, aggiungere appena un poco di olio e cuocere a fuoco medio i lati del taglio, dove compare la parte ancora cruda. Passati tre minuti rigirare i tranci e fare cuocere l'altro lato. Il piatto è così pronto e con una schiumarola tirare su i vari pezzi e ricomporre il pesce.
Guarnirlo intorno con delle fette di pomodoro con su appena un filo d'olio, o con un contorno di peperoni in padella fritti con capperi e olive nere , o con degli spinaci appena scottati, strizzati e passati in padella con un pò più di una noce di burro.
Comunque fate voi, i pezzi che eventualmente dovessero restare metteteli in frigo, e la sera montate la guardia, perché qualcuno nel cuore della notte di certo li farà sparire.

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